Quando la suite si trasforma in business room: la riconversione dell'alta hotellerie in tempi di Covid
Dai Caraibi alle città d’arte le proposte alternative per lavorare in luoghi diversi dalla propria casa
di Sara Magro
5' di lettura
Verde, giallo e rosso. Possiamo muoverci secondo le nuove regole dell'ultimo dpcm, rispettando inoltre il semaforo governativo. Ma a prescindere dal grado di libertà concesso alle regioni italiane, è il momento per riflessioni più ampie e a lungo termine sul nostro stile di vita. Fino all'arrivo di un vaccino efficace, il lavoro da remoto sarà inevitabile per molti di noi, anche se nella prospettiva di un ritorno alla normalità. Secondo uno studio del Politecnico di Milano, nel 2019 solo 570mila italiani lavoravano da casa. Con la pandemia da Covid-19 sono saliti a 6,5 milioni. Lo studio fa anche qualche previsione su cosa accadrà quando torneremo alla normalità, e pare che continueranno a lavorare fuori sede circa 5,35 milioni, per mandato o per scelta.
L'ipotesi esotica: i Caraibi
Qualcuno ha pensato all'assurdità quando l'ente del turismo di Anguilla ha lanciato ai WFH (Workers From Home) la proposta di trasferirsi sull'isola per qualche mese (al massimo 12, ndr) per sfuggire alla pandemia. Dal 1° novembre l'isola caraibica ha infatti riaperto ai viaggi internazionali come destinazione Covid free, forte della dichiarazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, e del rischio di contagio “molto basso” secondo il Centro per il controllo delle malattie CDC. Nell'immaginario comune, i Caraibi sono la rappresentazione più vicina al paradiso in terra, a maggior ragione in questi tempi oscuri: 28 °C tutto l'anno ventilati dagli alisei, un mare meraviglioso. «Oggi, circa il 40% di chi chiede di venire qui è interessato a soggiorni lunghi, attratto dall'ambiente sicuro e privo di stress, dalla connessione efficiente», ha affermato Quincia Gumbs Marie, Segretario Parlamentare per il Turismo. «Se aggiungiamo 33 spiagge bellissime, la cucina creola e la musica, possiamo concludere che c'è tutto per lavorare e star bene». La proposta nasce anche grazie alla collaborazione con i più bei resort, come Belmond, Four Seasons, Relais & Chateaux, Auberge Collection, Hilton Luxury Collection che offrono l'uso di sale conferenze, centri business e tecnologie all'avanguardia. Le società di telecomunicazioni locali forniscono invece pacchetti e servizi opzionali che includono collegamenti internet affidabili ad alta velocità, chiamate internazionali a prezzi accessibili, pagamenti online, copertura cellulare sicura ovunque». I requisiti d'ingresso sono il test negativo ottenuto da tre a cinque giorni prima dell'arrivo, e un'assicurazione sanitaria di viaggio che copra anche le cure per il Covid-19. Per garantire la sicurezza in tutta l'isola, i visitatori vengono sottoposti a un test PCR all'arrivo, e di nuovo dopo 10-14 giorni, a seconda del livello di rischio del paese di provenienza. Dopodiché, sono liberi di muoversi ovunque. Per coprire i costi dei test, la sorveglianza, la presenza aggiuntiva per la salute pubblica, il prolungamento del tempo/ingresso per l'immigrazione e il permesso di lavoro digitale è stata stabilita la cifra di 2000 $ a persona, o 3000 $ per una famiglia di 4 persone.
L’ipotesi borghi- Il caso di San Casciano dei Bagni
Rimandando l'ipotesi paradiso esotico a un futuro prossimo, possiamo escogitare fughe al momento più plausibili. Senza allontanarci troppo, anche l'Italia ha i suoi rifugi temporanei, dove trascorrere un lockdown più sostenibile. Qualcuno ha già optato per la casa di villeggiatura, ma chi non ce l'ha continua valuta l'opportunità di affittarne una isolata in campagna o in uno dei tanti piccoli borghi italiani dalle Alpi al mare.
Alcuni borghi hanno intuito i nuovi bisogni e cercano di adeguarsi alle nuove richieste “smart”. Agnese Carletti, sindaca di San Casciano dei Bagni, è una sostenitrice del ritorno alla vita in paese. «A inizio ottobre abbiamo approvato dei bandi a sostegno di chi si trasferisce qui: offriamo un contributo mensile a chi affitta o compra casa nel nostro Comune tra le colline senesi. L'obiettivo è trattenere i giovani, ma anche attirare persone da fuori. Dopotutto siamo a un'ora e mezza da Roma e da Firenze, e a Chiusi-Chianciano Terme si fermano i treni ad alta velocità». La sindaca ci tiene a sottolineare che non è solo nell'emergenza che si sta bene. «Abbiamo ottimi prodotti, cultura, un paesaggio meraviglioso: appena c'è il sole, si mangia all'aperto». E anche una discreta mondanità, dovuta soprattutto all'intraprendenza di Federica Damiani, direttore Italia di Leading Hotels of the World e presidente dell'associazione culturale La Terrazza, che già da due anni invita intellettuali e attori a parlare di attualità nel suo amato borgo. E capita che qualcuno si innamori di questo posto, e decida di restare più a lungo. Anzi, c'è già chi ha fatto un passo decisivo, come l'attrice Cristiana Capotondi e il suo compagno Andrea Pezzi, imprenditore nel digital marketing, che dallo scorso febbraio si sono trasferiti a San Casciano lasciando Milano. «Per nostra fortuna, abbiamo già la fibra per internet veloce in tutto il paese, e uno spazio di coworking della cooperativa di comunità Filo e Fibra. Inoltre siamo stati contattati dalla start up Anima Living, che sviluppa nuovi prodotti turistici, per creare una piattaforma che raggruppa tutti i servizi che possiamo offrire qui per potenziali WFH». Sul fronte ospitalità e affitti, il borgo toscano offre diverse soluzioni, dal nuovo casale country Podere La Piscina con sorgente termale privata, al complesso residenziale eco compatibile Fonteliving con 9 appartamenti moderni e un servizio di local assistant per muoversi più agilmente in zona, al cinque stelle Fonteverde, con spa e terme.
L’ipotesi albergo di lusso nelle città d’arte
Anche nelle città d'arte, alcuni hotel di alto livello propongono di soggiornare nelle loro sontuose camere, per sfruttare l'accesso a spa, centri business hi tech, e mixare lavoro e relax. Lo fa Rocco Forte al De Russie e al De La Ville a Roma, con il pacchetto Carpe Diem per soggiornare in suite, con pranzo o cena inclusi e 20% di sconto su tutti i servizi (9000 € per due persone per 3 settimane). Four Seasons ha lanciato le Workstation valide in tutti i resort del gruppo, compresi quelli di Milano (da 768 € a persona al giorno) e Firenze (da 794 €): la proposta è un soggiorno in suite, colazione e business lunch (anche in camera), uso scanner e stampanti da richiedere tramite App, parcheggio e personal trainer tutte le mattine. Anche l'Hotel Massimo d'Azeglio, a due passi dalla Stazione Termini di Roma, si offre come “ufficio lontano dall'ufficio” con la Business Room, una suite di 50 mq appena rinnovata con tavolo per le riunioni, schermo per presentazioni, coffee station.
A metà tra il resort di lusso e il compound residenziale, l'Argentario Golf Resort davanti alla Laguna di Orbetello, tra ulivi centenari, querce da sughero e 18 buche di un campo da golf con accademia per principianti e campioni. La formula che propongono è in suite con terrazza panoramica, wifi, stampante e coffee station, più un'ora di benessere a scelta, dalla bici al persona trainer oppure green fee giornaliero (4410 € per due persone, per 7 notti). L'alternativa è affittare una villa indipendente a basso impatto ambientale e usufruire di tutti i servizi del resort.
Mentre scriviamo ci potrebbe essere un cambio colore al semaforo dei nostri spostamenti. Ma le offerte non scadono e qualora tornasse il verde, si può valutare di spostarsi, eventualmente anche per un periodo lungo, per esempio finché un vaccino o un nuovo corso ci permetteranno di tornare alla vita di prima. Sempre che nel frattempo non abbiamo deciso di rivoluzionarla per sempre, trasferendoci in un borgo smart o chissà in qualche isola esotica senza tuttavia perdere i contatti con la nostra realtà.
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