giro d’italia

Quintana stacca Nibali al Blockhaus. Squalo colpito ma non affondato

di Dario Ceccarelli

Nairo Quintana è la nuova maglia rosa del Giro d’Italia del centenario (Space24)

3' di lettura

Colpito ma non affondato. Dopo nove giorni di corsa, e di apparente quieto tran tran, Vincenzo Nibali va per la prima volta al tappeto sulla micidiale salita del Blockhaus. Qui nel tratto più duro, con salite secche fino al 14 %, Nairo Quintana, il favorito del centesimo Giro d'Italia, già maglia rosa nel 2014, sferra il suo attacco. Previsto ma ugualmente distruttivo. Una serie di colpi cui Nibali risponde per tre volte. Alla quarta, a circa 4 km dall'arrivo, il siciliano s'arrende lasciando andare il colombiano verso il traguardo e verso la maglia rosa.

È l'unica cosa che Nibali può fare. Seguirlo sarebbe un suicidio. Perché Quintana è uno scalatore puro che su queste rampe non dà scampo. Il siciliano è di un'altra categoria. Una cilindrata più pesante. Più adatta alle salite lunghe e progressive in programma nell'ultima settimana del Giro.

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Alla fine Vincenzo arriva quinto con circa un minuto di ritardo. Meglio di Nibali, il francese Thibaut Pinot, secondo a una trentina di secondi. Poi due olandesi: Tom Dumoulin (terzo) e Bauke Mollema (quarto) staccati di 30 e 50”.
Sorprendenti i due tulipani. In particolare Tom Dumoulin, ottimo cronoman che cercherà di strappare la maglia rosa a Quintana nella prossima prova a cronometro di martedì in Umbria.

Lunedì infatti si riposa, come tutti i lunedì di questo Giro che finalmente, dopo un avvio fin troppo scontato, ha dato il suo primo responso in una giornata piena di colpi di scena, non ultimo la rocambolesca caduta in cui hanno avuto la peggio il gallese Thomas (Sky), il britannico Yates e il basco Landa, praticamente già tagliati fuori dalla vittoria finale.

Una rovinosa caduta provocata da una moto della polizia stradale inopinatamente ferma sul ciglio della strada a circa 15 km dall'arrivo. Mancando lo spazio per passare il primo del gruppo che ha urtato la moto ha fatto poi cadere chi veniva dietro.

Tutti giù per terra, come a bowling! Una comica se non fosse una cosa seria. I tre big faticosamente risalgono in sella riportando però distacchi pesanti. Il capitano di Sky, nonostante contusioni e sbucciature varie, è arrivato con quasi cinque minuti di ritardo.

«Un incidente del genere, in una corsa importante come il Giro d'Italia, non dovrebbe mai succedere! È quasi ridicolo», ha detto Thomas con rabbia.
Ne ha ben donde. Per Sky è una tegola pesante. Se il Giro non è finito, poco ci manca. Una specie di maledizione per lo squadrone britannico che, nonostante la profusione di mezzi, finora non è mai riuscita a portare a Londra la maglia rosa.

Proviamo ora a tirare le fila. Nairo Quintana, ben supportato da tutta la Movistar, non solo è la nuova maglia rosa del Giro (il lussemburghese Jungles è precipitato a oltre tre minuti e mezzo), ma ha dimostrato che tutto quello che si dice su di lui è vero.

Non solo è in grande forma, non solo in salita è quasi imprendibile, ma può contare su un super team inattaccabile quando la strada s'impenna.
Intendiamoci: Nulla è ancora deciso perché la Corsa Rosa è lunga e Quintana punta addirittura alla doppietta Giro e Tour, impresa dopo Pantani (1998) mai più centrata. Forse troppo ambiziosa. Non sarà facile per il colombiano. Anche perché vincere al Blockhaus di solito non porta bene. Nelle precedenti cinque scalate chi ha vinto quassù non ha poi vinto alla fine. Quindi è meglio che il colombiano faccia gli opportuni scongiuri

NIBALI. Colpito, ma non affondato. In effetti è così. Un minuto di distacco non è la fine del mondo. Ci sono ancora due settimane, tantissime montagne e due cronometro, una delle quali il penultimo giorno. Nibali può già rosicchiare qualcosa nella prova di martedì. Nella gestione della sconfitta è sembrato lucido reagendo al colombiano solo quando rischiava di andare fuori giri.
«Quintana è più scattante di me, ed è anche più leggero», ha detto il siciliano dopo l'arrivo. «Sapevo che avrei sofferto, ma ho risposto con la testa. Stavo bene, non ho avuto crisi di fame. La cronometro? Beh, posso già recuperare qualcosa...». Insomma, lo Squalo non è morto. Diciamo che andrà meglio al prossimo round. Dovrà stare molto attento invece ai due olandesi, in particolare Tom Doumolin, uno che quando scattano le lancette diventa imprendibile. In classifica ha solo mezzo minuto da Quintana. Facile che la prossima maglia rosa l'indossi l'olandese. Del resto maggio è il mese dei tulipani.

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