RadioTER, Silvestri: «Noi unico riferimento». Al lavoro con UPA e UNA
Il Tavolo Editori Radio conferma il lavoro con Upa e Una per evolvere al modello Jiic (comprensivo di tutte le componenti del mercato». Il presidente Silvestri: «La nostra indagine resta l’unico riferimento del mercato»
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L’indagine RadioTER è «l’unico riferimento di misurazione della radiofonia italiana». E in più la società sta lavorando con Upa (investitori pubblicitari) e Una (imprese che si occupano di comunicazione e advertising) per passare al modello JIC (Joint Industry Committee) con l’obiettivo di «costruire il JIC nel corso del 2024 per dare vita alla nuova indagine nel 2025» adeguandosi alle indicazioni Agcom.
Sono questi i punti fermi del comunicato di Tavolo editori Radio (Ter) – società che cura la rilevazione degli ascolti radiofonici in Italia e di cui fanno parte gli editori delle varie emittenti – che dopo mesi di silenzio interviene nella vicenda riguardante la rilevazione degli ascolti messa pesantemente in discussione dalla Rai che si è messa fuori dalla società contestando la pubblicazione dei dati di misurazione.
La prima puntualizzazione è sulla stessa rilevazione: «TER – si legge nella nota – è partecipata dalla quasi totalità delle componenti produttive pubbliche e private, nazionali e locali della radiofonia italiana. Tra gli scopi statutari, il principale è quello di curare la rilevazione degli ascolti radiofonici in Italia. Conseguentemente, TER, realizza l’indagine avvalendosi di primari istituti di ricerca: GfK Italia Spa e Ipsos Srl (quanto all’indagine principale) e Doxa Spa (quanto all’indagine parallela). L’Indagine è inoltre soggetta a controllo da parte di un soggetto terzo, PWC Advisory Spa, tra i principali player a livello mondiale. Le attività di ricerca avvengono nel pieno rispetto, da parte dei soggetti realizzatori, delle regole indicate dall’Autorità che, a tal fine, è stata costantemente informata - nel corso degli anni – dell’assetto partecipativo, del sistema di governance adottato e dei criteri metodologici della ricerca».
L’indagine dunque è da sempre condotta «in osservanza dei criteri di correttezza metodologica, trasparenza, verificabilità, inclusività e soggetta a certificazione da parte di soggetti indipendenti». Ter quindi «è l’unico soggetto dotato della massima rappresentatività dell’intero settore di riferimento e nel tempo ha costantemente mantenuto una condotta improntata al pieno rispetto dei criteri indicati. Quanto alle «iniziative giudiziarie finalizzate all’inibizione della pubblicazione dei dati dell’Indagine nella loro complessità e/o dei dati di alcuni singoli editori», sono state «integralmente rigettate da parte della competente autorità giudiziaria. Ter ritiene quindi opportuno sottolineare come - allo stato e sino all’individuazione condivisa di una evoluzione - l’Indagine RadioTER sia l’unico riferimento di misurazione della radiofonia italiana».
«È però importante evidenziare come lo spirito che muove l’attività di TER sia improntata al futuro e alla continua ricerca di quelle evoluzioni che potranno accompagnare la Radio ad offrire la maggior profondità di analisi al mercato ed a tutti gli stakeholder» ha dichiarato il Presidente di TER Federico Silvestri (che è anche Direttore Generale Media & Business del Gruppo 24 Ore che edita questo sito web) «ed è questo quello che abbiamo anticipato all’Autorità, confermando la nostra volontà e disponibilità ad adeguarci alle indicazioni e prescrizioni di AGCOM relativamente alla necessità della tempestiva adozione del modello e della struttura del JIC e a recepire le indicazioni relative alla evoluzione metodologica dell’indagine».
Un tavolo di lavoro con Upa e Una per passare dal modello Moc a quello Jic (con le componenti del mercato anche) è già attivo «ed è già stato dato il via a una fitta serie di incontri, in uno spirito costruttivo ed in una comunanza di obiettivi, per la definizione di una road map utile a favorire un ideale passaggio di testimone tra le due currency. Il nostro obiettivo è costituire il JIC nel corso del 2024 per dare vita alla nuova indagine nel 2025»
«Mentre lavoriamo – ha chiosato Silvestri – tenendo anche presente che tra poco apriremo la campagna di adesione all’indagine RadioTer 2024, la cosa più bella ed importante è lo stato di salute che sta dimostrando la radiofonia; rispetto al primo semestre 2022, gli ascoltatori sono aumentati di quasi 3 milioni, con un +8,8% nel giorno medio e un +17,7% nel quarto d’ora medio: un trend positivo che, associato all’aumento dei fatturati pubblicitari, evidenzia la capacità del mezzo di calamitare gli ascolti e attrarre gli investimenti».
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