Radoff, la startup che combatte il radon fa un accordo con Linkem
L’intesa siglata servirà per la distribuzione dei prodotti. La società di Domenico Cassitta, che ha all’attivo 3 brevetti internazionali, punta a un incremento del giro d’affari dagli attuali 1,5 milioni del 2021 a quasi 24 milioni nel 2025
di Laura Cavestri
I punti chiave
3' di lettura
In Italia 18,6 milioni di edifici sono a rischio radon, un gas incolore, inodore, e radioattivo che ogni anno, solo nel nostro Paese, provoca oltre 3mila decessi. È la prima causa al mondo di tumore al polmone per i non fumatori, la seconda per i fumatori, dopo il tabacco. Dopo sei anni di ricerca e sviluppo e tre brevetti internazionali, Domenico Cassitta ha creato nel 2018 insieme ad altri professionisti la Newco Radoff e ha sviluppato diversi sistemi in grado di monitorare la qualità dell’aria negli ambienti indoor, di bonificare gli ambienti dal gas radon e dalle polveri sottili in tutti gli edifici. Tutti sistemi che utilizzano l’IoT che non richiedono interventi complessi e che riducono i costi. Plus tecnologico dei dispositivi è il sensore proprietario per la rilevazione del gas radon, in grado di fornire valori affidabili con tempi di risposta più rapidi rispetto ai radon-detector convenzionali.
La società
Sviluppato grazie ad un trasferimento tecnologico con l’Università di Modena e Reggio Emilia e l'Università degli Studi di Trento (che ha aperto alla collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler), la società ufficializza oggi un’intesa con Linkem, con l’obiettivo di avere un partner con cui investire nella distribuzione dei prodotti.
Con due sedi a Bologna e Calangianus (Sassari), Radoff sta per sbarcare anche nel mercato canadese grazie ad una partnership con eliquidMEDIA International, sul mercato Usa, grazie al supporto di uno studio legale internazionale, nel mercato sudamericano grazie ad un accordo con la società InvVal Capital e può contare su un network di 70 persone con competenze provenienti da più settori. Dalla sua nascita, Radoff ha chiuso 10 round di finanziamento per un valore complessivo di circa 3 milioni di euro ed è ora pronta per le prossime fasi di sviluppo.
La disciplina europea e i piani di sviluppo
«A spingerlo c’è una legislazione più stringente, già deliberata a livello europeo, – ha spiegato Domenico Cassitta – che impone l’obbligo di monitorare il gas radon e attuare soluzioni di bonifica». Il Dlgs 101/2020 in materia di radioprotezione ha recepito le indicazioni contenute nella direttiva 2013/59/Euratom.
Radoff può far leva, inoltre, su un mercato dalle grandi potenzialità e in forte crescita.
«Il valore del solo settore delle tecnologie di monitoraggio della qualità dell'aria indoor – ha aggiunto Cassitta – è stimato dagli analisti fra i 7 e i 10 miliardi di dollari entro il 2025. Se poi si guarda nel dettaglio ai trend degli ultimi anni in Italia, il mercato del wellness abitativo è cresciuto in media del +64% l’anno e toccava nel 2017 quota 1 miliardo di euro , quello della smart home del +25,8% l’anno per un totale di 530 milioni di euro e quello delle smart city del +18% l’anno attestandosi a 5 miliardi di euro nel 2019. Tutti fattori che incoraggiano il nostro piano di crescita, che da qui al 2025 prevederà l’ampliamento del team, l’internazionalizzazione sia nel mercato europeo che oltreoceano, oltre che la continua attività di ricerca e sviluppo per migliorare la tecnologia Radoff. Una strategia che vedrà in un incremento del giro d’affari che passerà dagli attuali 1,5 milioni di euro circa del 2021 fino a quasi 24 milioni di euro nel 2025.
Oggi la società propone 4 dispositivi e annovera, tra i soci, Intesa San Paolo Spa, CDP Venture Capital Sgr, un team di business angel e la società Linkem Spa, operatore 5G specializzato in Italia nel settore della banda ultralarga, che oltre a essere uno dei principali investitori, si occuperà anche della distribuzione delle soluzioni Radoff attraverso la propria rete di punti vendita.
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