17 morti nel rogo

Ragazzi italiani dispersi nell’incendio della Grenfell Tower: «Nessuna speranza di trovarli vivi»

di Redazione online

Incendio alla Grenfell Tower, i soccorsi nella notte

4' di lettura

Sono Gloria Trevisan e Marco Gottardi, entrambi veneti, i due italiani dispersi nel devastante incendio della Grenfell Tower di Londra, ma le speranze di trovare i due giovani vivi si riducono sempre di più. «Ho sentito la registrazione della telefonata di Gloria alla mamma. Le dice grazie per quello che ha fatto per lei. Stavano dando un addio. Non ci sono motivi per sperare che Gloria e Marco siamo ancora vivi”: a dirlo l'avvocato Maria Cristina Sandrin, legale della famiglia di Gloria Trevisan. «Gloria - ricorda la legale - si era laureata il 18 ottobre ed è andata a Londra perché qui non ci sono possibilità professionali neanche per chi si laurea con 110». «Siamo stati al telefono con i ragazzi fino all'ultimo istante, poi ci hanno detto che l'appartamento era invaso dal fumo e le comunicazioni si sono interrotte. Speriamo solo in un miracolo» ha detto all'Ansa Giannino Gottardi, il papà di Marco, architetto di San Stimo di Livenza (Venezia). L’uomo ha riferito che la Farnesina lo ha contattato pochi minuti fa dicendogli che il figlio e la fidanzata, Gloria Trevisan, «non risultano tra le persone ricoverate negli ospedali di Londra».

Che ci fossero degli italiani nella torre lo aveva affermato Beatrice Antonini dell'agenzia immobiliare Real Estate Genius ai microfoni di Radio 24, aggiungendo: «Nella torre abbiamo cinque appartamenti affittati e alcuni clienti sono italiani», in particolare sono «due famiglie italiane con bambini. Al momento non abbiamo saputo niente di loro». Dalla Farnesina è stato dichiarato che al momento «risultano dispersi due connazionali sulla cui identità viene mantenuto il più stretto riserbo». Anche se poi l’Ansa ha ottenuto i due nomi dei ragazzi veneti da fonti informate.

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Il bilancio
Intanto è salito a 17 il numero delle vittime dell'incendio alla Grenfell Tower di Londra. Lo ha detto in conferenza stampa il portavoce di Scotland Yard. Al momento nulla fa pensare al terrorismo, ha aggiunto rispondendo alla
domanda di un giornalista. La Grenfell Tower, grattacielo residenziale di edilizia popolare di 27 piani a North Kensington, ha preso fuoco per cause ancora da accertare verso l'una locale (le 2 in Italia) come una gigantesca torcia nella notte: 24 i livelli coinvolti, dal secondo piano in su.

Nessuna ipotesi al momento sulle cause dell'incendio. La priorità, per i vigili del fuoco, è stata completare l'azione di spegnimento dei focolai prima ancora di ispezionare ciò che resta del grattacielo. E già fioccano le polemiche per gli allarmi lanciati nei mesi scorsi in merito alla sicurezza dell’edificio, che sarebbero rimasti inascoltati.

Scioccanti le testimonianze di chi ha assistito con i propri occhi a una scena che ha riportato la paura nella capitale britannica, anche se questa volta il terrorismo non sembra avere nulla a che fare e al momento si parla di «incidente».

Sarebbe salvo un bambino lanciato da una finestra della Grenfell Tower da una donna, probabilmente la madre, che disperata tentava di sottrarlo alle fiamme. Lo hanno detto alcuni testimoni all'agenzia Pa, secondo cui un uomo ha preso al volo il piccolo che era stato lasciato cadere da un appartamento al «nono-decimo piano». «Ho visto gente ovunque che urlava chiedendo aiuto», ha detto Samira Lamrani. «Io con altre persone cercavamo di rassicurarli, dicendo loro che avevamo chiamato i soccorsi, ma nelle loro facce si vedeva la morte».

Testimoni raccontano di aver visto con i loro occhi alcuni residenti di Grenfell Tower saltare dalla finestra per sfuggire alle fiamme. In particolare una ragazza citata da SkyNews ha detto di aver visto con i suoi occhi una persona lanciarsi nel vuoto. Molti hanno visto cadere detriti e i timori di un crollo, quasi come una ripetizione in piccolo del collasso delle Torri Gemelle di New York, non paiono ancora scongiurati, sebbene l'intensità delle fiamme si sia ridotta dopo oltre 4 ore di rogo e di lavoro senza sosta dei vigili del fuoco. Intanto, un'altissima colonna di fumo plumbeo si levava all'alba nel cielo della metropoli, visibile in buona parte del centro.

Inferno di cristallo a Londra: in fiamme la Torre Grenfell

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Sul posto hanno lavorato tutta la notte oltre 200 pompieri, con una quarantina di mezzi e autoscale, dalle quali sono stati indirizzati i getti d'acqua, mentre venivano evacuati numerosi inquilini. Presenti anche decine fra ambulanze, pattuglie della polizia e squadre di soccorso speciale. Si calcolano approssimativamente in circa 450-500 le persone in teoria residenti nella Grenfell Tower: non si sa tuttavia quante persone fossero presenti nell'edificio nel momento in cui sono divampate le fiamme.

IL LUOGO DELL'INCENDIO A NORTH KENSINGTON
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La Grenfell Tower, costruita nel 1974, ospita in totale circa 140 appartamenti. Si trova nel Borough (Municipalità) di Kensington and Chelsea, non lontano dalla popolare area di Notting Hill, e ha uno dei sui affacci su Latimer Road, di fronte all'omonima stazione della metropolitana. Di recente era stato avviato un ampio progetto di restauro e risistemazione. E, fra le tante ipotesi, non si esclude che il disastro possa avere a che fare proprio con i lavori.

Fuoco divora Grenfell Tower a Londra

«Profondamente rattristata per la perdita di vite». Così la premier britannica Theresa May ha commentato la tragedia dell'incendio alla Grenfell Tower, nell'ovest di Londra. Il primo ministro è costantemente aggiornata sulla situazione e ha convocato nel pomeriggio una riunione d'urgenza delle autorità coinvolte per assicurare la migliore risposta alla nuova emergenza nella capitale.

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