Ragionieri ed esperti contabili: rateizzazione lunga per i debiti tributari
La proposta è emersa durante un webinar dedicato al lavoro agile svoltosi l’11 giugno. Boom degli smart workers durante il lockdown: da 570mila a otto milioni di addetti
di Annarita D'Ambrosio
3' di lettura
Rinvio degli adempimenti fiscali oltre il 30 giugno. È la richiesta arrivata nel corso del webinar «Dopo l'emergenza Covid-19 quale sarà il nuovo ruolo dello smart working», organizzato dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, ospite il sottosegretario al ministero dello Sviluppo Economico Alessandra Todde.
L’impegno del Governo
Proprio da quest’ultima sono arrivate precise rassicurazioni: «Cercheremo di non penalizzare oltremodo le imprese »- le sue parole - garantendo che sono allo studio « tutte le ipotesi di rinvio che contemplino anche le esigenze del bilancio dello Stato». Quanto allo smart working post Covid, la Todde lo ha definito un « un plus vincente a patto che ci siano obiettivi chiari e rapporto di fiducia piena». In presenza di questi elementi - ha proseguito il sottosegretario - questa modalità lavorativa è destinata a svilupparsi ulteriormente, soprattutto nella pubblica amministrazione. Necessari investimenti in tecnologie e banda larga».
Il ruolo dei professionisti
Intermediari tra cittadini, imprese e istituzioni, così li ha definiti Luigi Pagliuca, presidente della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili: «Nell'emergenza Covid-19 siamo stati avamposto in trincea» ha detto, ricordando che da questa grande emergenza si è riusciti - in termini lavorativi - a trarre anche elementi positivi, quale l'adozione dello ‘smart working'.
La Cassa dei ragionieri e degli esperti contabili - è stato sottolineato - proseguirà ad utilizzare il lavoro agile potendo contare anche sulle «caratteristiche professionali dei suoi iscritti. Professionisti giovani, nativi digitali, con un percorso formativo all'avanguardia» – ha rimarcato Pagliuca.
Le opportunità del lavoro agile
L'emergenza sanitaria si è dunque trasformata in un trampolino per la transizione verso il lavoro agile, come affermato dal presidente dell'Istituto nazionale degli Esperti contabili, Giuseppe Scolaro. Sottolineati, nel suo intervento, i meriti delle videoconferenze che hanno salvaguardato la relazione con il cliente dello studio professionale.
Ricordati da Scolaro i dati diffusi dal Politecnico di Milano: negli ultimi due mesi la popolazione lavorativa che svolge la sua attività ricorrendo a lavoro agile è passata dai 570 mila addetti nel periodo pre-Covid agli 8 milioni di addetti nel periodo del lockdown. Un multiplo di crescita di 16 volte nello spazio di poche settimane.
La proposta: rateizzazioni lunghe per i debiti tributari
Sulla crisi economica innescata dal coronavirus l’intervento di Elbano de Nuccio, presidente dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Bari e docente universitario. « Stante l'acclarata impossibilità del Governo di intervenire nell'erogare ingenti contributi di liquidità a fondo perduto – ha sostenuto - l'unico modo per intervenire, cercando di ridurre la tensione finanziaria che attanaglia imprese e professionisti, è spostare l'attenzione sul fronte dei debiti».
Introduzione di un meccanismo premiale
«Una misura di sostegno finanziario per le imprese in difficoltà potrebbe essere, infatti, un accordo con il fisco per spalmare i debiti tributari consolidati al 23 febbraio 2020 in 20/30 anni. Il provvedimento rappresenterebbe, infatti, una ghiotta e irripetibile occasione per dare ossigeno ai contribuenti oberati dai debiti con un meccanismo di premialità volto a riconoscere una riduzione del debito tributario, in misura inversamente proporzionale alla tempistica di pagamento. Della serie prima paghi più risparmi».
De Nuccio ha anche sottolineato che «con la concessione di rateizzazioni più lunghe per il pagamento dei debiti fiscali, ci sarebbe da un lato un evidente vantaggio anche per l'erario che inizierebbe ad incassare immediatamente i propri crediti, con conseguenti benefici per la liquidità del bilancio statale, dall'altro verrebbe scongiurato il rischio di mancato recupero dei crediti tributari per effetto del fallimento dei contribuenti».
Andrea Benetti, direttore dell'Istituto nazionale degli esperti contabili ha ribadito le difficoltà per le imprese di procedere al pagamento di circa 29 miliardi di scadenze fiscali entro il 30 giugno, sollecitando uno slittamento «che va gestito e rapportato all'erogazione della liquidità che le banche concederanno alle aziende».
Maggiore coinvolgimento dei professionisti
Anche Luigi Capuozzo, presidente dell'Unione commercialisti ed esperti contabili di Milano, ha posto l'accento sul ruolo dei professionisti nell'economia post Covid, in Lombardia trovatisi « in mezzo a contrasti tra Regione e Governo che hanno causato non pochi problemi alla professione», ma sempre operativi.
Capuozzo ci tiene però ad evidenziare l’esclusione« da qualsiasi tavolo tecnico di concertazione o trattativa, nonchè dalle agevolazioni, come accaduto ad esempio per l'accesso al fondo perduto».
«Ancora oggi - le conclusioni di Capuozzo - tantissimi imprenditori in Lombardia non hanno ricevuto nemmeno i 25mila euro. Tante agevolazioni e belle idee si bloccano per intoppi burocratici e intanto le aziende soffrono».
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