Rai: Olimpiadi 2020 solo in tv, il digitale resta a secco
L’azienda di viale Mazzini ha presentato la copertura per i Giochi olimpici che si terranno a Tokyo l’anno prossimo. Si parla di oltre 200 ore di tramissione. Il dettaglio? Saranno tutte, e solo, accessibili via Tv
di Andrea Biondi
2' di lettura
Il conto alla rovescia per Tokyo 2020 è appena iniziato visto che manca poco meno di un anno all’accensione della fiaccola olimpica, ma alla presentazione dei palinsesti di Rai e Discovery di qualche settimana fa il top management di entrambe le aziende ha comunque già ricordato come sarà possibile seguire i Giochi. Ebbene, se da un lato Discovery ha sottolineato come con Eurosport Player (il servizio Ott a pagamento) sarà possibile vedere tutte le discipline e tutti gli atleti (circa 3500 ore), Rai, forte di un accordo di sublicenza con la stessa Discovery (che detiene i diritti dei Giochi fino al 2024 conquistati per la cifra monstre di 1,3 miliardi di dollari) ha affermato che da Tokyo saranno 200 le ore che i telespettatori potranno seguire sulle proprie reti oltre alla copertura radio, anche se non in esclusiva.
Il digitale resta a secco
Un numero di ore che garantisce comunque una buona copertura di alcune delle discipline più seguite, anche se è meno di un quindicesimo del totale. Tutto bene, quindi? Beh, a essere omesso in questa descrizione è un particolare non proprio secondario: le ore che Rai potrà trasmettere saranno visibili su un solo canale lineare e nessun contenuto olimpico potrà andare sulle properties digitali. Niente Raiplay, quindi, per intenderci, così come niente sul web.
Una decisione destinata a far discutere visto che i Giochi si disputano in un periodo (24 luglio – 9 agosto) dove molte persone sono in vacanza e l’uso dei dispositivi mobili diventa spesso vitale per seguire i propri contenuti preferiti, in particolare lo sport in diretta fra cui anche quelle discipline che, sulla base degli ultimi risultati, stanno contribuendo ad aumentare il medagliere italiano: dal nuoto della star emergente Benedetta Pilato, alla scherma, alla ginnastica. Senza contare l’entusiasmo generato attorno al movimento olimpico dall’assegnazione dei Giochi a Milano-Cortina 2026. Al di là di questo, quella della Rai va a configurarsi come una decisione destinata a far discutere anche perché nelle parole dello stesso amministratore delegato, Fabrizio Salini, Raiplay è stata segnalata come centrale nelle strategie future del servizio pubblico, come testimoniato dalla stessa operazione Fiorello.
Per il digitale sarebbero serviti 20 milioni in più
Alla fine – questo il prezzo della decisione – ci sarebbero voluti 20 milioni in più. A quanto Il Sole 24 Ore ha infatti potuto ricostruire, Rai avrebbe pagato circa 40 milioni per questo pacchetto e aggiungendo altri 20 milioni circa avrebbe avuto più ore di trasmissione (si parla di altre 100 ore e i diritti radio in esclusiva) ma soprattutto la titolarità condivisa anche dei diritti digital, e quindi di trasmettere i contenuti anche su Raiplay.
Venti milioni ritenuti insomma una somma eccessiva da parte di Viale Mazzini. Non che questo voglia dire che Raiplay non sarà riempita di contenuti anche originali da qui in avanti, magari sfruttando anche parte dei soldi risparmiati in questa operazione. Ma all’atto pratico quello che per il digital poteva essere un primo importante banco di prova, rimane sulla carta.
loading...