Rai Way scatta con Dpcm, Rai può scendere sotto il 51%
La mossa era ampiamente attesa e sarebbe un passo chiave verso il consolidamento del settore, in particolare con la fusione tra Rai Way e Ei Towers
di Stefania Arcudi
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2' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - A Piazza Affari, in una seduta di buoni rialzi per il FTSE MIB, scatta il titolo di Rai Way, che in avvio era arrivato a guadagnare più del 9% ed era stato fermato in asta di volatilità e ha toccato un massimo di giornata di 5,31 euro, tornando ai livelli di metà gennaio scorso. A quanto si apprende da fonti di Governo, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha firmato il Dpcm che autorizza la controllante Rai a scendere sotto il 51% nell'assetto proprietario della società. La norma che stabiliva che il controllo di Rai Way dovesse rimanere nelle mani della Rai era stata introdotta nel 2014 dal Governo Renzi e bloccò l'offerta pubblica di acquisizione e scambio lanciata da Ei Towers nel 2015.
«Se confermata, sarebbe una notizia positiva, perché il Dpcm spianerebbe la strada alla combinazione, attesa da tempo, con Ei Towers. La questione diventerebbe il come, non il se», sottolineano gli analisti di Intesa Sanpaolo. Infatti, secondo il Sole 24 Ore, l'obiettivo sarebbe creare le condizioni per il consolidamento nel settore delle torri broadcasting e quindi un'integrazione con Ei Towers (F2i al 60% e Mfe al 40%). La strada scelta dal Governo sarebbe quella già sperimentata con le reti energetiche (Terna e Snam), ovvero mantenere un'adeguata partecipazione pubblica nella società con eventuali meccanismi di governance a tutela della stabilità azionaria.
«La mossa era ampiamente attesa e sarebbe un passo chiave verso il consolidamento del settore, in particolare con la fusione tra Rai Way e Ei Towers», spiegano gli esperti di Banca Akros, sottolineando che la firma del Dpcm sarebbe «una notizia positiva, anche se attesa, con potenziali implicazioni significative sulla remunerazione degli azionisti e un upside delle valutazioni derivato da eventuali sinergie». Secondo indiscrezioni di stampa, grazie all'operazione Rai potrebbe incassare le risorse per un vero piano di digitalizzazione. Ci sarebbero però delle opposizioni dal mondo politico e il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi avrebbe presentato un'interrogazione parlamentare per bloccare il decreto. «Riteniamo che l'operazione Rai Way-Ei Towers avrebbe molto senso per le sinergie operative (15% degli opex, spese operative, della eventuale società combinata) e soprattutto per il potenziale re-leverage della società, realizzabile distribuendo un dividendo straordinario, che stimiamo potrebbe essere superiore a un euro per azione», sottolineano gli analisti di Equita.
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