Rame, al via il future «made in China» aperto agli stranieri
Entrerà in contrattazione a Shanghai, sulla stessa borsa dove si scambia (con crescente successo) il future cinese sul petrolio. Il nuovo contratto ha ottime possibilità di affermarsi, considerato che il gigante asiatico consuma oltre metà del rame mondiale
di Sissi Bellomo

Entrerà in contrattazione a Shanghai, sulla stessa borsa dove si scambia (con crescente successo) il future cinese sul petrolio. Il nuovo contratto ha ottime possibilità di affermarsi, considerato che il gigante asiatico consuma oltre metà del rame mondiale
2' di lettura
Il London Metal Exchange per anni ha provato invano a conquistare la Cina. Ora è la Repubblica popolare a lanciare un guanto di sfida, quotando un future sul rame accessibile agli investitori stranieri, ma denominato in yuan. Il contratto debutterà giovedì 19 alla Shanghai International Energy Exchange (Ine), la stessa borsa su cui da due anni è scambiato – con crescente successo – il future cinese sul petrolio.
Voler spodestare la borsa metalli londinese sarebbe una velleità. E nessuno si aspetta...
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