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Ravenna, il caso del museo che si fa per il territorio

di Giuseppe Sassatelli

2' di lettura

Classis Ravenna Museo della città e del territorio, allestito nell' ex zuccherificio della città, recuperato e restaurato, è stato inaugurato nel 2018 e nel suo primo anno di vita ha avuto oltre 50.000 visitatori. Il Sole 24 ore ne diede a sua tempo notizia e bella evidenza.
Poi c'è stato il Covid che ha interrotto e rallentato in modo brutale la sua crescita più che promettente, visto l'esordio. E proprio questo anno, in tutte le nostre previsioni, dovrebbe essere- e sicuramente sarà- l'anno del rilancio e della ripresa.
Poi in questi giorni la catastrofe del maltempo e delle assolutamente imprevedibili esondazioni che hanno messo in ginocchio la città e i suoi dintorni. In questa situazione drammatica e molto difficile l'esigenza più importante era quella di avere luoghi per dare ospitalità a tutti coloro che per precauzione sono stati invitati ad abbondare le proprie abitazioni. Il Museo Classis in pieno accordo col Sindaco della città ha messo immediatamente a disposizione spazi e strutture con una operazione molto complicata sul piano organizzativo e gestionale resa possibile dalla straordinaria disponibilità e collaborazione dei dipendenti della Fondazione RavennAntica da cui dipende il Museo. In questi giorni abbiamo accolto fino a 800/1000 persone al giorno che hanno trovato nel Museo un rifugio in sostituzione delle loro abitazioni al momento indisponibili a seguito delle evacuazioni predisposte dal Comune in via precauzionale. E fino qui direi tutto normale o quasi nel senso che la messa a disposizione degli spazi è il minimo che una struttura come la nostra possa fare in circostanze come questa. Ma c'è un piccolo (grande) valore aggiunto di cui siamo molto orgogliosi. Abbiamo messo a disposizione dei nostri ospiti temporanei i servizi che normalmente il Museo offre ai turisti e ai suoi visitatori.
Per gli adulti un servizio di visite guidate in modo tale che i rifugiati avessero l'occasione di vedere con tutta calma il museo cogliendone gli aspetti fortemente innovati; per i bambini una serie di piccoli laboratori didattici sul mosaico e sull'archeologia anche per distrarli, e non con banali spettacoli di taglio televisivo, dalla situazione drammatica in cui si trovano. I riscontri sono stati più che postivi e ne siamo tutti molto contenti
In buona sostanza Classis Ravenna Museo della città e del territorio (il suo tiolo ufficiale) è oggi a buon diritto Classis Ravenna Museo per la città e per il territorio

Presidente della «Fondazione RavennAntica»

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