Agricoltura

Ravenna e Padova si candidano a diventare l’hub dell’ortofrutta per la Cina

La prima mette a disposizione il porto, la seconda il mercato ortofrutticolo. Obiettivo Pechino: è il terzo importatore al mondo di frutta e verdura fresca

di Micaela Cappellini

(Imagoeconomica)

2' di lettura

Il mercato ortofrutticolo di Padova e il porto di Ravenna si candidano a diventare l’hub logistico per l’interscambio tra Italia e Cina. La proposta è emersa durante The China Day, il forum digitale Italia-Cina che ha anticipato Macfrut, la fiera internazionale dell’ortofrutta dhe si apre a Rimini martedì 7 settembre. Nel 2020 la Cina è stata il terzo Paese importatore di ortofrutta al mondo, per 14 miliardi di dollari, e nei primi sette mesi del 2021 le importazioni sono aumentate del 33,8%, grazie all’innalzamento del reddito delle famiglie e al consolidamento della classe media. Per l’Italia, si tratta di un mercato potenziale interessante: «Il nostro Paese, e in particolare il Nordest, può fungere da piattaforma per le merci deperibili cinesi destinale al Centro e all’Est Europa - ha detto il presidente di Macfrut, Renzo Piraccini - così come possiamo divenire un hub strategico per le merci europee destinate in Cina attraverso il canale di Suez, che è la via più breve di collegamento».

Al momento i tempi di trasporto tra Italia e Cina sono più lunghi di 5-7 giorni rispetto a quelli della Spagna dal porto di Algeciras, e questo penalizza l’export del nostro Paese. «Il nostro porto - ha detto Daniele Rossi, presidente del Porto di Ravenna - ha relazioni con la Cina da molti anni e alcune aziende cinesi sono insediate da noi con strutture e persone. Ravenna è anche il porto riferimento del Centro-Nord Italia per l'agroalimentare e sta affrontando un piano di espansione per ammodernare gli impianti, realizzare nuove banchine e approfondire i fondali fino a 14,5 metri. Nei prossimi 4 anni investiremo circa un miliardo di euro per fare del porto l'hub commerciale più importante dell'Adriatico. Il tandem con il mercato ortofrutticolo di Padova è dettato da ragioni geografiche: «La nostra piattaforma - ha aggiunto Maurizio Saia, presidente del Mercato ortofrutticolo di Padova - è già il primo per import-export con i paesi dell'Est, Sudafrica, Sudamerica. Il fatturato è di 400 milioni, cifra che ha subito una flessione per l'interruzione dei rapporti con la Russia compensata però dall'ampliamento degli scambi con il Nord e l’Est europeo e con i Balcani. In proiezione abbiamo richieste da Spagna e Sud Italia di avere in affitto capannoni frigo, e su questo abbiamo investito per dare nuove offerte per il settore ortofrutta».

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