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Rcf, il polo dell’audio-tech procede verso la Borsa

di Carlo Festa

2' di lettura

Procede verso la Borsa il polo dell’audio professionale che fa capo alla società emiliana Rcf Group. Sarebbero infatti in corso, proprio in questi giorni, discussioni per la scelta del consorzio di global coordinator e sponsor dell’operazione, un pool dove ci potrebbero essere una banca italiana e una banca internazionale. L’obiettivo sarebbe lo sbarco sul segmento Star di Borsa italiana. Per Rcf Group si studia quindi un ritorno a Piazza Affari, dove l’azienda era presente prima di essere delistata nel 2013. Rcf Group è leader a livello internazionale nella progettazione, produzione e vendita di prodotti e soluzioni per sistemi audio professionali e sistemi di installazione.

Il gruppo, che vede come azionista di spicco Palladio Holding insieme alla francese Amundi Private equity Funds, è cresciuto per acquizioni negli ultimi anni, dopo l’ingresso dei soci-private equity.

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Due mesi fa l’azienda ha infatti rilevato Dpa Microphones dal fondo di investimento Riverside Company. Dpa, con sede a Allerod in Danimarca, è il marchio premium nel mercato dei microfoni professionali di alta fascia per gli spettacoli dal vivo.

L’acquisto della società danese è arrivato dopo pochi mesi da quello, realizzato a settembre 2018, di Eaw, azienda americana iconica nel settore dell’installazione e musica live da concerti.

Palladio è diventato socio di Rcs nel 2017. Il gruppo finanziario guidato da Giorgio Drago aveva messo sul piatto a quel tempo più o meno 60 milioni di euro per diventare un azionista di rilievo della società di Reggio Emilia.

Sempre nel 2017, anche Amundi ha rilevato una quota di minoranza della newco costituita da Palladio Holding per acquisire una quota del 30% del capitale nella società emiliana.

Negli ultimi anni l’azienda è cresciuta a doppia cifra sia per linee interne sia esterne. La società realizza oltre l'80 per cento del fatturato all'estero in oltre 120 paesi,con filiali negli Stati Uniti e in Germania.

Rcf ha chiuso il 2017 con un fatturato di 130 milioni e un ebitda di oltre 25 milioni. Nel 2018 il giro d’affari, senza considerare l’inserimento nel perimetro aziendale di Eaw e Dpa, potrebbe raggiungere i 150 milioni, proiettato quindi verso i 200 milioni di euro, se si considerano le ultime acquisizioni. In vista della quotazione, il margine operativo lordo potrebbe avvicinarsi a quota 40 milioni di euro.

Da rilevare, appunto, che Rcf Group era già quotata in Borsa. Era stata infatti delistata da Piazza Affari nell’aprile 2013, a seguito dell’opa da parte di Tremmea srl, la società veicolo dei soci-manager

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