Reale Immobili punta a senior living e case di lusso per affitti brevi
La società ha un patrimonio di 1,6 miliardi di euro suddiviso tra residenziale, uffici e retail
di Paola Dezza
2' di lettura
Diversificazione, con un occhio al tema residenziale che si concretizza in diverse declinazioni, è la parola d’ordine per Reale Immobili, realtà che fa capo al gruppo Reale Mutua. Dagli affitti brevi al senior living i progetti in cantiere crescono di numero.
A farsi strada è il segmento delle locazioni di lusso. Il gruppo ha già realizzato appartamenti destinati alla gestione a breve termine.
La linea si chiama Prestige e ad oggi ha dieci appartamenti nella struttura La Torre a Torino, 21 a Milano in piazza Sant’Ambrogio e cinque a Roma in via del Babbuino gestiti da Rocco Forte hotels, che in un edificio di Reale Mutua accanto a Trinità dei Monti ha realizzato anche l’hotel de La Ville.
«Il nostro obiettivo è valorizzare fabbricati cielo-terra, dato che nel nostro business plan l’attenzione è sempre volta all’equilibrio tra ricavi e investimento – dice Alberto Ramella, direttore generale di Reale Immobili – pertanto non abbiamo target in termini di numero appartamenti da realizzare, ma target di redditività complessiva del nostro patrimonio, che oggi viaggia intorno al 5% netto». Altro segmento in crescita è quello delle case destinate alla terza età. «Stiamo partendo con il senior living a Torino – racconta –. Si tratta di un edificio storico nel centro città che avrà più di 40 appartamenti destinati ad anziani autosufficienti, con servizi accessori dalla palestra alla bar. Questo il primo progetto, stiamo valutando infatti di aprire a Milano».
Il portafoglio immobiliare vale 1,6 miliardi di euro e il 95% delle proprietà è situato tra Torino, Milano e Roma. Gli asset – 69 in tutto - sono equamente suddivisivi tra i settori residenziale, retail e uffici. E gestiti direttamente fino a gennaio 2021, mese in cui sono stati conferiti 11 fabbricati residenziali a un fondo di Investire Sgr. «Si tratta di un patrimonio di qualità elevata – tiene a sottolineare Ramella -, un punto di forza dal quale partiamo per sviluppare progetti di riqualificazione». Con l’obiettivo di ottimizzare la gestione in termini di efficienza. Il mercato italiano ha un enorme bisogno di prodotto. «Questo ci consente di immaginare ecosistemi efficaci e nei quali molte anime del nostro gruppo possono trovare spazio – sottolinea Ramella -. Per esempio l’ampia gamma di servizi alla persona e assistenziali con società del gruppo specializzate».
Gli effetti della pandemia sul real estate hanno modificato le esigenze e le ambizioni in termini di utilizzo degli spazi. «Ho una convinzione, che è anche speranza: la pandemia avrà una sua scadenza. Ha però accelerato tendenze e progettualità già avviate – dice Ramella -. Avremo città in cui già si stavano sperimentando innovazioni come la policentricità, il potenziamento delle infrastrutture, le reti e così via. Questo avrà una ricaduta, su scala ridotta, sull’edificio».
E il mondo hotel? «La nostra attenzione su questa asset class è alta - dice ancora -. Abbiamo recentemente inaugurato a Roma l’Hilton Double tree in piazza dell’Esquilino, mentre a Milano realizzeremo il nuovo hotel Rocco Forte in via Senato (ex Baglioni), la cui apertura è prevista nel gennaio 2023».
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