Realizzi su St in Borsa, pesa il downgrade di Goldman Sachs
Il broker ha abbassato la valutazione da neutral a sell e ha tagliato l'obiettivo di prezzo da 39 a 31 euro. Le azioni del gruppo dei semiconduttori hanno comunque iniziato bene l'anno e, rispetto all'ultima seduta di dicembre, salgono dell'11% circa
di Stefania Arcudi
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2' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Seduta di ribassi a Piazza Affari per Stmicroelectronics, con il titolo che, dopo avere toccato nelle prime battute un minimo di 36,11 euro per azione (-2,6%), ha ridotto i ribassi. Pesa il taglio di rating da parte di Goldman Sachs, che ha abbassato la valutazione da neutral a sell e ha tagliato l'obiettivo di prezzo da 39 a 31 euro. Le azioni del gruppo dei semiconduttori hanno comunque iniziato bene l'anno e, rispetto all'ultima seduta di dicembre, salgono dell'11% circa.
«Pur considerando che le aziende del settore probabilmente subiranno impatti negativi da un più debole contesto macroeconomico atteso nel 2023, notiamo che alcuni titoli sono per natura più difensivi o hanno più catalizzatori positivi nel breve termine. In questo contesto, pensiamo che Asml, Infineon e Nokia siano ben posizionati e confermiamo il buy, mentre tagliamo la valutazione di St e Stillfront a causa di una maggiore esposizione al settore consumer», spiegano gli analisti di Goldman. Gli esperti ricordano che il mercato consumer rappresenta circa il 30% delle vendite di St.
Guardando a tendenze di più lungo periodo, secondo Goldman «ci sono varie aree cruciali in cui le aziende tech hardware forniscono tecnologie che agiscono come importanti digital enabler (Asml, Infineon, St, Asmi, Logitech). Questo, a nostro avviso, porterà potenti elementi a sostegno di un margine di rialzo rispetto al consenso per gli utili a medio termine e di una crescita delle vendite e degli utili superiore alle stime di lungo termine». Sul settore pesano anche le indiscrezioni riportate da Bloomberg, secondo cui Apple starebbe pianificando di iniziare a usare propri display a partire dal 2024 con l’obiettivo di ridurre la dipendenza da partner come Samsung e Lg. Il primo dispositivo interessato dal cambiamento sarebbe l'iWatch, con l'opportunità in futuro di guardare anche ad altri device, incluso l'iPhone. «L'internalizzazione del design o il cambiamento di fornitore per le componenti presenti nei dispositivi è il rischio principale nelle relazioni con Apple data la dimensione. Per St, Apple rappresentava circa il 20% del fatturato totale nel 2021 (nel 2022 non ci aspettiamo un aumento)», spiegano gli analisti. Va notato che St non fornisce la componente display ad Apple e, per altro, la volontà di Cupertino di internalizzare la realizzazione di questo componente è nota dal 2018. In questo senso, secondo gli osservatori, la notizia evidenzia il rischio con un concept negativo, ma nel caso specifico non ha impatti per St.
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