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Reato vendere bottiglie d’acqua tenute al sole

Con l’esposizione diretta al calore rischio di reazioni chimiche dannose per la salute. Previsto anche l’arresto, o in alternativa una sanzione pecuniaria

di Patrizia Maciocchi

(IMAGOECONOMICA)

I punti chiave

1' di lettura

Rischia l’arresto, o in alternativa una sanzione pecuniaria, il commerciante che vende bottiglie di acqua minerale che ha tenuto esposte alla luce solare. Il calore sulla plastica, può infatti provocare delle reazioni chimiche potenzialmente dannose per la salute dei cittadini. Partendo da queste motivazioni la Cassazione ha confermato la condanna per il reato di vendita di alimenti in cattivo stato di conservazione a carico della titolare di un locale che teneva all’esterno nove bancali con le bottiglie di plastica.

Sequestro e ammenda

La Suprema corte conferma il reato. I giudici di legittimità ricordano che «la detenzione per la vendita, la somministrazione o comunque la distribuzione per il consumo, di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione, atteso che l’esposizione, anche parziale, di prodotti destinati al consumo umano alle condizioni atmosferiche esterne, tra cui l’impatto con i raggi solari, può costituire pericolo per la salute dei consumatori, in quanto sono possibili fenomeni chimici di alterazione dei contenitori e di conseguenza del loro contenuto». Viene dunque confermato il sequestro della merce e inflitta una sanzione pecuniaria di 2 mila euro al posto dell’arresto. Una somma a cui vanno aggiunte le spese legali e altre 3 mila euro per aver proposto il ricorso malgrado fosse del tutto prevedibile l’esito sfavorevole alla ricorrente.

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