ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùIl braccio di ferro nella maggioranza

Rebus nomine per il governo: attesa per i vertici di Gdf e Polizia

La settimana si chiuderà con la prova delle urne: per la maggioranza che sostiene l’esecutivo l’appuntamento elettorale fornirà l’occasione per misurare il grado di consenso di cui gode tra gli italiani

di Andrea Carli

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4' di lettura

La nomina dei vertici di Polizia e Guardia di Finanza. Il confronto sulle riforme. Le strategie per rilanciare la natalità e arginare il costante invecchiamento della popolazione. E poi, ancora, il d-day per Ita Airways: venerdì prossimo la nuova compagnia di bandiera, nata dalle ceneri di Alitalia, dovrebbe fare il suo ingresso nell’universo Lufthansa. Infine, la tornata elettorale del 14 e 15 maggio, che fornirà un’indicazione sul consenso di cui gode la maggioranza. Per tutti questi motivi, la settimana che si apre oggi si preannuncia particolarmente risolutiva. I dossier, come detto, non mancano.

Tempi stretti per la nomina dei nuovi vertici di Gdf e Polizia

Il primo è quello che riguarda la nomina dei vertici di Polizia e Guardia di Finanza. Il tema dovrebbe essere affrontato dal Governo in un Consiglio dei ministri che potrebbe svolgersi già nelle prossime ore (la riunione non è stata ancora convocata, difficile che si svolga già oggi).

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Dopo lo scontro di giovedì scorso tutto interno alla maggioranza sul nuovo comandante generale delle Fiamme Gialle, è corsa contro il tempo per evitare che la Gdf si trovi senza un vertice nel momento in cui l’attuale comandante, Giuseppe Zafarana, sarà nominato presidente dell’Eni. L’assemblea dei soci è convocata per mercoledì 10 maggio.

Nel governo non c’è ancora intesa su chi prenderà il suo posto come comandante della Guardia di finanza, ma nella triangolazione fra Palazzo Chigi, Mef e ministero della Difesa si cerca di trovarla, anche accantonando i nomi fin qui risultati divisivi. Nel fine settimana sono proseguiti gli approfondimenti, e non è escluso che nelle prossime ore la premier proverà a convincere i suoi ministri. L’attuale comandante in seconda delle Fiamme gialle Andrea De Gennaro (fratello dell’ex capo della Polizia Gianni De Gennaro) resta un’ipotesi concreta, ma si valutano anche altri profili alla ricerca di una soluzione di mediazione. Circola una rosa di generali: Fabrizio Cuneo, Fabrizio Carrarini, Ignazio Gibilaro, Francesco Greco e non sarebbero fuorigioco Bruno Buratti e Michele Carbone.

Se De Gennaro non dovesse spuntarla, la sua traiettoria potrebbe incrociarsi con un’altra poltrona fondamentale del comparto sicurezza in predicato di sostituzione: quella del capo della Polizia. Lamberto Giannini sembra destinato a lasciare il posto all’attuale vicedirettore dell’Aisi, Vittorio Pisani. Giannini, si racconta nella maggioranza, sarebbe pronto ad accettare di fare il prefetto di Roma, sede scoperta ormai da due mesi. De Gennaro potrebbe quindi occupare il posto di vicedirettore dell’Aisi eventualmente lasciato da Pisani, e nella primavera 2024 sarebbe uno dei candidati a succedere a Mario Parente che lascerà dopo 8 anni la guida del servizio interno di intelligence.

In mattinata Meloni parteciperà alla celebrazione del 75° anniversario dalla prima seduta del Senato della Repubblica.

Meloni rilancia sulle riforme e chiama le opposizioni

Il secondo dossier è quello delle riforme. Martedì 9 maggio la premier Giorgia Meloni incontrerà tutte le opposizioni per un round di confronti che la vedrà per la prima volta seduta di fronte alla leader del Pd, Elly Schlein (la quale già in queste ore riunisce la sua segreteria per prepararsi all’incontro). Mentre non dovrebbe esserci Giuseppe Conte, alla guida dei Cinque Stelle, impegnato - dicono i suoi - a Brescia, dove è chiamato dal Tribunale dei ministri a testimoniare nell’inchiesta Covid. Udienza, però, calendarizzata il 10 maggio. Una eventuale assenza sarebbe interpretata come un segnale politico. L’appuntamento è per l’ora di pranzo alla Camera, nella Biblioteca del presidente: si partirà con +Europa a mezzogiorno e mezzo e a seguire tutti gli altri, le Autonomie, l’Alleanza Verdi e sinistra, il Terzo Polo (che si presenterà unito) per chiudere con M5S e Pd, cui sarà dedicato più tempo. Una serie di bilaterali che serviranno per capire il margine di disponibilità al dialogo dei diversi partiti, sia sul contenuto delle riforme, sia sul percorso da seguire, se cioè ricorrere alla via ordinaria, ad una Bicamerale o a una Costituente. In una lettera inviata alla premier il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, viene espressa «la volontà delle Regioni e delle Province autonome di contribuire in modo propositivo a questo percorso e, pertanto, sono a chiederle un incontro con la Conferenza».

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Il Papa e Meloni agli Stati Generali della Natalità

Il terzo dossier su cui si focalizzerà l’attenzione dell’esecutivo questa settimana sarà quello delle denatalità e del costante invecchiamento della popolazione. Giovedì 11 e venerdì 12 maggio si terranno a Roma gli Stati Generali della Natalità, promossi dalla Fondazione per la Natalità. Un momento di riflessione e di confronto per spingere la politica, al di là degli schieramenti, a mettere in campo azioni concrete per raggiungere nel 2033 i 500mila nati. Ci saranno in presenza Papa Francesco, Meloni, i ministri Valditara, Roccella, Lollobrigida, Urso, Salvini, Tajani e collegato dal Giappone Giorgetti, ma anche i leader dell’opposizione Schlein, Conte, Calenda. Ed ancora il presidente della Cei Matteo Maria Zuppi, il sindaco di Roma Gualtieri e tanti esponenti di aziende.

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Quarto dossier: il 12 maggio scadrà la proroga della trattativa in esclusiva tra il Tesoro e Lufthansa per la vendita di una quota di minoranza della newco Ita Airways al gigante tedesco. In origine il periodo di esclusiva doveva concludersi il 24 aprile ma poi i tedeschi avevano chiesto una breve proroga, concessa dal Mef, azionista unico di Ita. Il «focus è sul prezzo» ma «l’operazione nella sua struttura è definita», è stato spiegato nei giorni scorsi dai vertici di Ita. Lufthansa punta a rilevare, attraverso un aumento di capitale riservato, il 40% di Ita per un esborso tra i 250 e i 300 milioni di euro. Colonia ha poi l’opzione di acquistare le quote rimanenti in mano al Mef successivamente e salire così al 100% della newco. Se tutto andrà secondo le attese, Ita Airways entrerà in un universo Lufthansa che comprende Air Dolomiti, Brussels Airlines, Austrian Airlines, Swiss International, Lufthansa Regional, Lufthansa CityLine, Edelweiss Air, Eurowings e Lufthansa Cargo.

L’appuntamento con le urne il 14 e 15 maggio

La settimana si chiuderà con una prova elettorale. Sono più di sei milioni (6,3) i cittadini italiani che potranno esprimere il proprio voto nella prossima tornata di elezioni amministrative, prevista il 14 e il 15 maggio. Andranno al voto 598 comuni di regioni a statuto ordinario, 91 sopra i 15.000 abitanti, e 16 capoluoghi di provincia (Vicenza, Treviso, Sondrio, Brescia, Imperia, Siena, Massa, Pisa, Latina, Ancona, Brindisi, Teramo, Catania, Siracusa, Ragusa e Trapani). In Sicilia e Sardegna si voterà il 28 e il 29 maggio (eventuale ballottaggio domenica 11 e lunedì 12 giugno). Per la maggioranza che sostiene l’esecutivo l’appuntamento elettorale fornirà l’occasione per misurare il grado di consenso di cui gode tra gli italiani, a oltre sei mesi dalla nascita.

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