Record per Oehlen, Wols e la nuova generazione di artiste da Sotheby’s
L'asta trova picchi di domanda focalizzati sul contemporaneo, mentre Bacon si salva grazie alle garanzie
di Giovanni Gasparini
5' di lettura
Le difficoltà di approvvigionamento per i cataloghi delle aste di giugno a Londra restano evidenti quando si considera il numero ridotto di lotti e il loro valore rispetto agli anni precedenti e alle tornate di maggio e ottobre.
Il catalogo proposto da Sotheby's la sera dal 26 giugno offriva 42 lotti (uno ritirato prima dell'asta), che grazie a solo quattro invenduti ha realizzato 69 milioni di sterline, entro la stima di 58-83 milioni una volta aggiunte le commissioni. Ancora una volta le garanzie hanno giocato un ruolo importante sia nella fase di raccolta del catalogo, con diversi lotti garantiti direttamente dalla casa d'aste, sia per proteggere alcuni lavori ed evitare che rimanessero invenduti, fra cui spicca il principale realizzo dell'asta, pari ad un quarto del totale.
L'autoritratto di Bacon
Sicuramente il destino dell'unico lotto stimato oltre la soglia dei 10 milioni di sterline sarebbe stato diverso se non fosse intervenuta una garanzia esterna che ha consentito di venderlo sotto la stima bassa di 15-20 milioni di £, divenuti 16,5 milioni con le commissioni. Si tratta di un autoritratto composto da Francis Bacon nel 1975, un singolo quadro di 35 x 30cm, di dimensioni ridotte rispetto ai pannelli monumentali tipici del grande pittore, che tornava sul mercato dopo solo quattro anni dalla vendita in asta sempre da Sotheby's per 15,3 milioni di £, pertanto il lotto ha dato un ritorno negativo all'impaziente speculatore che lo ha detenuto per un periodo così breve. Presumibilmente per sottolineare l'importanza del prezzo in funzione della dimensione, il comunicato stampa della casa d'aste ha ritenuto di dover fornire il prezzo per centimetro quadrato, come si fa dal sarto o dal venditore di tappeti.. A parte la caduta di stile che francamente speriamo non diventi una regola, in un mercato dove siamo ormai purtroppo abituati a leggere che i lavori sono ‘freschi sul mercato' come se fossimo dal pescivendolo, le ultime due volte in cui il mercato si mise a considerare i valori in tale forma fu durante gli eccessi dell'era vittoriana e della speculazione giapponese, in seguito ai quali vi furono due profonde recessioni pluridecennali: speriamo dunque che si tratti di una svista e non del canarino nella miniera, indice dell'esplosione che verrà.
Record per Albert Oehlen, Wols e Tayou
Non sono mancati, invece, aspiranti compratori per un altro autoritratto, questa volta del sessantacinquenne contemporaneo tedesco Albert Oehlen, la cui grande tela di due metri del 1998 a torso nudo fortemente espressiva sia nel volto che per la gestualità delle mani, ha scatenato una gara che ha coinvolto anche i galleristi che seguono il suo mercato, tra cui il suo buyer P er Skarstedt, portando il dipinto a sfiorare la stima alta di 6 milioni di £, nuovo prezzo record. Hanno convinto anche altri due lavori dello stesso artista, una tela astratta del 2005 “Untitled” finita a 1,8 milioni di £, tre volte la stima bassa di 600-800mila £, e una composizione ancora più grande di 2 metri per 3 del 2004 raffigurante un interno di una stanza, “Schlafzimmer (bedroom)”, aggiudicata alla stima bassa a 850mila £.
Un altro pittore tedesco ma operante in Francia, tragicamente scomparso in giovane età appena dopo la seconda guerra mondiale, noto col nome di Wols, straccia il precedente record di prezzo con una tela astratta dai toni verdi e neri del 1946-47 “Vert strié noir rouge (green stripe black red)”che viene lungamente conteso fino a 4,5 milioni di sterline, dieci volte la stima di 400-600mila £. I lavori di Wols sono estremamente rari e il suo ruolo fondativo riconducibile al movimento francese del ‘tachisme', l'astrattismo dell'immediato dopoguerra, scatena gli appetiti dei collezionisti le sparute volte che opere maggiori come questa tela di un metro di altezza sono proposti sul mercato. Entrambi i lavori erano stati consegnati con una garanzia diretta della casa d'aste e pertanto in teoria correvano il rischio di rimanere invenduti. Nell'ambito dei nomi emergenti del contemporaneo, aggiunge un nuovo prezzo record anche l'artista camerunense Pascale Marthine Tayou, rappresentato da Galleria Continua , con un gruppo di sei figure totemiche in cristallo e elementi decorativi che richiamano la tradizione africana realizzati nel 2007, aggiudicati entro la stima di 250-350mila £ a 312mila £.
Ottimi risultati per gli artisti contemporanei
L'altro prezzo record della serata è stato realizzato dalla trentaquattrenne afro-americana Toyin Ojih Odutola a 470mila £ da una stima di 100-150mila £ per un recentissimo dipinto del 2017 a pastello e matita su carta “Compound Leaf' che raffigura una donna di colore in un interno stilizzato geometricamente. Triplica la stima bassa di 50-70mila un lavoro di Charline von Heyl, quasi sessantenne recentemente ‘riscoperta' dal mercato e dalle istituzioni, con un lavoro del 2015 piuttosto decorativo raffigurante stelle rosse su un telo di lino, conteso fino a 150mila £.
Ottengono risultati milionari tre artiste oramai affermate sul mercato, guidate dalla monumentale tela di Jenny Saville “Shadow head”che ottiene un prezzo elevato per un lavoro ‘tardo' datato 2007-13, con un ritratto femminile probabilmente vittima di violenze, passata di mano al gallerista Timothy Taylor per 4,2 milioni di £ da una stima di 3-5 milioni, rendendo inutile la protezione della garanzia di parte terza sul lotto.
La ‘nonna' del gruppo femminile, Louise Bourgeois, deceduta quasi centenaria nel 2010, sfiora la stima alta di 2 milioni con una scultura di bronzo dipinto bianco alta due metri, “Listening one”, anch'essa garantita ma dalla casa d'aste, mentre l'ottantottenne inglese Bridget Riley supera la stima alta di 800mila £ con una caratteristica tela dalle strisce multicolore del 1985, “Bright shade” che passa di mano a 1,1 milioni di £.
Buoni risultati per il Minimalismo e Fontana
Sette lotti in asta, provenienti da diverse collezioni, erano riconducibili all'esperienza minimalista, con autori come Donald Judd, Robert Rayman, Morris Luis e il ‘nostro' Fontana. Tutti i lavori americani sono andati venduti oltre le stime alte, mentre i due tagli di Fontana le hanno confermate: un “Concetto Spaziale, Attesa” rosso con ben cinque tagli, tanti rispetto alla dimensione media di 65 x 54 cm della tela, ha raggiunto 2,4 milioni di £ da una stima di 1,8-2,5 milioni, mentre un altro bianco con tre tagli di dimensioni leggermente inferiori (55 x 46 cm) ha sfiorato la stima alta di 800mila £.
Mercato altalenante per Wool e gli invenduti
Il catalogo proponeva ben tre lavori di Christpoher Wool: mentre un pannello astratto del 2006 di oltre due metri a smalti grigi su lino bianco si è fermato allo stesso prezzo del ritratto di Saville a 4,2 milioni di £, partendo dalla stesa stima di 3-5 milioni e rendendo così inutile la garanzia di parte terza che lo proteggeva, una composizione a smalto su alluminio di circa un metro d'altezza con le classiche lettere squadrate maiuscole che recitavano la frase ‘WANT TO BE YOUR DOG” che partiva dalla stessa stima non ha trovato acquirenti. Un altro lavoro bicolore a smalti su alluminio del 1994 ha realizzato 2,8 milioni di £, entro la stima di 2,5-3,5 milioni grazie all'aggiunta delle commissioni.
Rimangono invenduti, invece, un lavoro di Basquiat del 1984, una tela di 1,5 metri per lato dedicata a Jesse Owens e alle Olimpiadi di Berlino del 1936, stimata 3,5-4,5 milioni di £, caratterizzata da ampie aree di campo bianco, un ritratto classico di Glenn Brown e una grande composizione di Kiefer. Circa un terzo dei lotti non hanno raggiunto la stima bassa prima dell'aggiunta delle commissioni, sintomo di un mercato molto cauto.
Le aste di arte contemporanea terminano in settimana con il catalogo proposto da Phillips il 27 giugno.
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