Reddito di cittadinanza verso il tramonto, ecco a chi spetta ancora
Per continuare a fruire del sostegno senza incorrere nella sospensione oltre le sette mensilità, i nuclei familiari devono avere al loro interno uno dei seguenti componenti: persone con disabilità; minorenni; over 60; percettori che risultino presi in carico dai servizi sociali in quanto non attivabili al lavoro. Ma dal 1° gennaio questi soggetti scatta l’Assegno di inclusione (Adi)
I punti chiave
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Nel complesso saranno circa 229mila le famiglie coinvolte dallo stop al Reddito di cittadinanza, dopo averne fruito per sette mensilità nel 2023, a partire dalla fine di luglio e fino alla fine dell’anno. Si aggiungono agli altri 159mila soggetti che hanno già esaurito il Rdc a luglio
Supporto alla formazione e lavoro al posto dell’Rdc
Si tratta di famiglie senza minori, disabili o over 60. Per tutti questi soggetti “occupabili”, se lo vorranno, è diventato operativo il Supporto alla formazione e al lavoro. Il nuovo intervento è destinato agli ex percettori del Reddito di cittadinanza considerati occupabili d’età compresa tra 18 e 59 anni. Possono rivolgersi ai Centri per l’impiego e sottoscrivere il Patto di servizio personalizzato (PSP). Saranno così avviati al lavoro o verso un percorso di formazione professionalizzante durante la frequenza del quale (se i richiedenti hanno i requisiti) possono usufruire - dal prossimo primo settembre - di un contributo di 350 euro al mese per un massimo di 12 mesi che sarà personale.
Reddito sospeso a 40mila famiglie tra settembre e dicembre
L’Inps sta procedendo, mensilmente (17.317 nuclei a settembre, 12.784 a ottobre, 6.844 a novembre, 3.863 a dicembre) a sospendere l’erogazione del Reddito di Cittadinanza per i nuclei che non abbiano i requisiti per continuare a fruire della misura nel 2023 oltre le sette mensilità.
I requisiti per continuare a ricevere l’Rdc
Per continuare a fruire del sostegno senza incorrere nella sospensione oltre le sette mensilità, i nuclei familiari devono avere al loro interno uno dei seguenti componenti: persone con disabilità; minorenni; persone con almeno sessant’anni di età; percettori che risultino presi in carico dai servizi sociali in quanto non attivabili al lavoro.
Assegno di inclusione dal 1° gennaio
Si tratta di un’opzione che scade a fine anno. Dal primo gennaio 2024 scatta infatti l’Assegno di inclusione (Adi) destinato appunto ai nuclei con disabili, minori, over-60 o componenti in condizione di svantaggio
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