ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLa kermesse del centrodestra

Regionali Lazio, Tajani: è voto di fiducia al governo. Meloni sul 41 bis: «Stato non tratta con mafia e con chi lo minaccia»

Alla manifestazione organizzata all’Auditorium Conciliazione di Roma a sostegno del candidato alla presidenza della Regione Lazio Francesco Rocca, nelle elezioni del 12 e 13 febbraio sono intervenuti i leader di FdI, Lega e Fi

Meloni: "È finita l'Italia che fa la forte coi deboli e la debole coi forti"

3' di lettura

Il centrodestra si è dato appuntamento a Roma per sostenere il candidato alla presidenza della Regione Lazio Francesco Rocca, nelle elezioni del 12 e 13 febbraio. «Siamo l’unico Paese al mondo che non guadagna dallo smaltimento dei rifiuti: paghiamo altri Stati per farlo. Mancano i fatti. Vorrei vincere e vincere bene per dimostrare che questo governo sta lavorando bene, è un voto di fiducia non solo a Rocca ma a questo governo, che sta governando bene». È quanto ha sottolineato il ministro degli Esteri e coordinatore nazionale di Fi, Antonio Tajani, intervenendo alla kermesse che si è svolta all’Auditorium Conciliazione di Roma. All’incontro hanno partecipato tutti i leader delle tre forze politiche di maggioranza: oltre a Tajani, la premier Giorgia Meloni e il segretario della Lega Matteo Salvini.

Meloni, oggi come 10 anni fa la sfida è avere coraggio

«Nella vita serve coraggio e quella fu 10 anni fa la nostra parola d’ordine - ha detto Meloni nel suo intervento -. Senza paura di sfidare qualcosa che è più grande di noi. È esattamente quello che dobbiamo fare oggi. Abbiamo mantenuto gli impegni, facendo una destra moderna, rafforzare il centrodestra, senza mai abbassare la testa, o diventare una cosa diversa da quello che eri».

Loading...

«Italia isolata? No, ora consapevole centralità»

«C’è chi dice - ha aggiunto Meloni - che l’Italia è isolata, è isolatissima, una tragedia...Ma non è possibile isolare l’Italia, è fondatrice dell’Ue, della Nato, nel G7, una delle nazioni più ricche nel mondo. Ma ora siamo consapevoli della sua centralità».

«Stato non tratta con mafia e con chi lo minaccia»

Un passaggio dell’intervento della premier è stato sulla lotta alla mafia. Meloni non molla: seppur senza citare i suoi colonnelli Donzelli e Delmastro, la premier tira dritto ribadendo che lo Stato non deve «trattare con la mafia e nemmeno con chi lo minaccia». «Il 2023 - ha detto - sarà governo delle grandi riforme, daremo all’Italia riforma per far governare chi è eletto, una riforma della giustizia, perchè se hai una pena te la devi scontare tutta, vale per tutti».

Salvini: cappa di silenzio, il Pd si prenderà una lezione

«Domenica - ha detto il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini, aprendo il suo intervento alla kermesse a favore di Rocca - si vota in Lazio e in Lombardia, due regioni niente male, ma se vedi le tv e i grandi giornali, non ci siete, sembra non si voti. Mi sembra che ci sia una enorme cappa di silenzio su queste elezioni: siccome sanno che il Pd prenderà una lezione di cui se ne parlerà per i prossimi trent’anni non ne parla nessuno».

«Malgrado i gufi staremo qui 5 anni»

«Spero che Dio mi conceda la metà della forza di Silvio», ha continuato il leader della Lega. «A me spiace per chi ha gufato in questi 100 giorni, sperando che la Borsa crollasse, che ci fossero disastri. Ma avviso i giornalisti di sinistra che noi qua stiamo per almeno 5 anni, governando insieme».

Berlusconi: da sinistra un non-governo fallimentare

Alla kermesse si è collegato il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. «Il Lazio - ha sottolineato l’ex presidente del Consiglio - viene da una storia di immobilismo che tutti conoscete. Dai problemi più banali, come la raccolta dei rifiuti, a quelli più complessi, come creare un sistema di infrastrutture e di collegamenti adeguato, i veti incrociati e la non capacità di governo della sinistra ci hanno condotto alla situazione fallimentare di oggi».

«Vinceremo sfida ognuno con sue idee e storia»

«Per questo - ha continuato Berlusconi - vi dico che noi vinceremo la sfida del governo. Ognuno con le sue idee e con la sua storia che merita rispetto. Forza Italia ci sarà, e sarà decisiva non solo sul piano dei numeri ma anche su quello politico, perché noi siamo i liberali, siamo i cristiani, siamo i garantisti, siamo gli europeisti e siamo gli atlantisti, siamo in Italia i soli rappresentanti del Partito Popolare Europeo, la più grande famiglia politica d’Europa, alternativa alla sinistra».

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti