Regnare è difficile come la vita di coppia
The Great 3.La terza stagione, dedicata alla vita di Caterina II la Grande, racconta i compromessi della zarina tra la sua volontà riformatrice e gli istinti selvaggi del marito. Migliora ancora l’approfondimento dei personaggi secondari
di Gianluigi Rossini
2' di lettura
Quando si parla di The Great bisogna sempre ricordarsi che la serie nasce come adattamento dell’opera teatrale scritta nel 2008 dal creatore Tony McNamara, e che Yorgos Lanthimos ingaggiò McNamara nel 2014 per riscrivere la sceneggiatura della Favorita, proprio dopo aver letto una prima versione del pilot della futura serie tv. Quindi, di quell’ampio filone di period drama astorici che giocano con il passato e lo reinventano senza imbarazzi, The Great è uno dei capostipiti, e probabilmente ancora il migliore – basta guardare per confronto a Marie Antoniette, la recente creazione di Deborah Davis, prima sceneggiatrice della Favorita.
Arrivata alla terza stagione, The Great mantiene il suo brio comico nel rappresentare la corte imperiale di Russia, anapologeticamente dedita a intrighi, depravazione e disumanizzazione dei sottoposti ma ora sotto il comando della sovrana illuminata per eccellenza, Caterina II la Grande, che ha letto tutto Diderot, tiene a corte Voltaire e propone riforme radicali come rendere illegale l’omicidio. Alla fine della stagione precedente Caterina (Elle Fanning) aveva accoltellato alla schiena Pugachev, il sosia del suo consorte Peter (Nicholas Hoult), e una volta resasi conto dello scambio aveva capito di essere ancora innamorata di lui. Nel primo episodio Caterina e Peter sono seduti fianco a fianco su un divano, in una parodia delle moderne consulenze di coppia che, ovviamente, si rivela invece un dialogo con una maga e finisce in un bizzarro e inefficace rituale.
La prima metà della stagione si regge sul costante tentativo di trovare un compromesso tra la razionalità riformatrice di Caterina e l’indomabile istintualità selvaggia di Peter, un conflitto presente tanto nella loro dinamica di coppia quanto nella società russa. Più avanti il tono cambia radicalmente, ma non diremo altro per evitare spoiler. Restano i dialoghi brillanti e gli spettacolari costumi, e rispetto alla stagione precedente c’è una migliore orchestrazione dei personaggi secondari, che offrono motivi di interesse ulteriori alla sempre splendida chimica tra Fanning e Hoult. The Great, che in Italia era stato importato dalla scomparsa Starzplay, sarà pubblicato settimanalmente sulla neoarrivata piattaforma MGM+, che ha raccolto alcune serie Lionsgate e Starz.
Tony McNamara The Great 3 MGM+
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