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Centro Studi 24Max, nel 2023 transato in calo di quasi il 10% sull’anno scorso (e il fisso scalza il variabile con cap)

Secondo il Centro Studi della società Italia, la contrazione è legata all’aumento dei tassi di interesse. I richiedenti sono per oltre la metà coniugati e lavoratori a tempo indeterminato. Dalle soluzioni quali tassi variabili a rata fissa o green per gli immobili di nuova costruzione, da quest’anno torna a prevalere il fisso

di Davide Madeddu

(IMAGOECONOMICA)

3' di lettura

Dopo un biennio “dinamico ed esuberante”, il mercato creditizio legato al settore immobiliare si affaccia al nuovo anno che preannuncia di contrazione ma con un numero di compravendite superiore rispetto al 2019. Sono alcuni aspetti che emergono dal Credit Report 2023 rilasciato da 24Max, società di mediazione creditizia del Gruppo Remax Italia e che contiene un focus sul mercato creditizio del 2022 e le previsioni per quello in corso.

Un biennio dinamico ed esuberante

«Il biennio 2020-2021 è stato caratterizzato da un dinamismo fin “troppo esuberante”, frutto di un mix di ingredienti ormai noti, a partire dai tassi ai minimi storici unitamente alla rilassatezza delle banche rispetto ai requisiti richiesti per ottenere un mutuo, fino alle agevolazioni governative e alle nuove esigenze abitative nate dalla pandemia – si legge nel rapporto –. Per il 2023, secondo le analisi svolte dal Centro Studi di Re/Max Italia, si prevede una contrazione del transato di circa l’8/9% rispetto al 2022, ma con un numero di compravendite superiori al 2019».

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Le ricadute sul mercato creditizio

E l’andamento del real estate residenziale, come sottolinea Marco Boidi, head of sales network di 24MAX «avrà ricadute sul mercato creditizio. La contrazione prevista per il mercato immobiliare implicherà ovviamente una leggera riduzione dell'erogato da parte delle banche». Per il primo semestre 2023 sono previsti nuovi aumenti da parte della Bce con ricadute sull’economia delle famiglie con mutui a tasso variabile. In questo scenario, come evidenziano le analisti dell'ufficio studi di 24Max, viene favorito il ritorno al tasso fisso, «che congela le condizioni allo status quo, probabilmente per rispondere anche a una necessità emotiva di chi accende un mutuo».

Mutui per la prima casa

«La scorsa estate – commenta Riccardo Bernardi, chief development officer di 24MAX – l’interesse degli acquirenti si stava progressivamente orientando verso soluzioni quali tassi variabili a rata fissa, mutui variabili con Cap e mutui green per gli immobili di nuova costruzione o ristrutturati in classi energetiche efficienti (A o B), ma a fine anno il fisso è diventato simile al variabile causando una repentina inversione di tendenza a vantaggio del fisso».

C’è poi un altro aspetto esaminato dall’ufficio studi di 24Max e riguarda la finalità dei mutui erogati che vanno soprattutto per la prima casa. In misura minore, invece, e con un calo rispetto al passato, per l’acquisto di un secondo immobile.

A leggere i dati relativi al transato di 24MAX, si scopre che il 46,6% di chi ha richiesto un mutuo nel 2022 è coniugato. Il 42,5% è single, con una prevalenza degli uomini (58,7%) sulle donne (41,3%). In calo le richieste di separati e divorziati, che scendono al 7,4% rispetto al 9,8% del 2021. Stabile nel corso dell’anno anche la richiesta dei conviventi, che rappresentano il 2,1%, e dei vedovi, che si attesta all’1,4% dopo la riduzione di quasi un punto percentuale registrata rispetto al 2021.
La maggior parte dei mutui è stata sottoscritta da lavoratori a tempo indeterminato (78,1 per cento). A seguire con l'8,3% le partite iva. In calo di oltre 2 punti percentuali rispetto al 2021 il dato relativo ai lavoratori a tempo determinato (4,7%) e dell’1,7% quello dei pensionati (5,1%).Quanto alla fascia di età, si registra una sostanziale parità tra la fascia 35-44 anni e 25-34 anni che quotano rispettivamente il 30,5% e il 30,3% su base annua, con una crescita di circa 5 punti percentuali della categoria dei più giovani, che nel 2021 si attestava al 25,1 per cento. In leggero aumento anche le richieste di mutuo da parte dei giovanissimi, in età tra i 18 e i 24 anni, che raggiungono il 3,1%, e della fascia 45- 55 anni che rappresenta il 21,2%. In diminuzione di 4 punti percentuali gli over 55 che si attestano al 14,9%.

L’erogato cresce del 14 per cento. In tutta questa partita emerge una crescita del 14% dell’erogato che passa dai 142 milioni di euro del 2021 a 162 milioni. «Nel 2022 le pratiche accese dai Credit Specialist di 24MAX sono state quasi 2.022, per un valore di circa 260 milioni di euro, di cui 1.206 già erogate per mutui dell'importo medio di 121.802 euro di cui il 64,23% a tasso fisso, il restante a tasso variabile – chiariscono dal gruppo –. Aumenta anche la capillarità di 24MAX con l’ingresso di 31 nuovi mediatori che portano il network a quota 118 Credit Specialist, con l’obiettivo di raggiungere i 140/150 collaboratori entro fine anno». Infine, ambiziosa la sfida per l’anno in corso. «Per il 2023 – spiegano dal gruppo – il target è superare la soglia dei 200 milioni di erogato, puntando, da un lato, sulle linee di business prestiti e cessione del quinto, e dall’altro, su nuovi strumenti in grado di rendere la rete sempre più efficiente».

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