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Renantis avvia lo storage elettrico per stabilizzare i picchi di consumo

A Vado Ligure è operativo il primo impianto in Italia con servizio di fast reserve connesso alla rete nazionale

di Raoul de Forcade

2' di lettura

È operativo, presso il porto di Vado Ligure (Savona), il sistema di accumulo di energia elettrica di Renantis (ex Falck Renewables): si tratta del primo impianto in Italia a offrire, come richiesto da Terna, il servizio di fast reserve, cioè un punto di regolazione a frequenza ultrarapida della rete di trasmissione nazionale, che funziona grazie a un sistema di storage.

L’impianto, che nasce dalla collaborazione tra Renantis, la sua partecipata Saet e Sv port service (società che gestisce numerosi servizi nello scalo di Savona), permette di creare, in maniera virtuale, l’inerzia necessaria per la stabilità della frequenza della rete nei momenti di picco di consumo, come ad esempio il mattino presto e la sera.

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Sistema connesso alla rete nazionale

Il sistema di accumulo di Vado, da 9 megawatt di potenza (8 megawattora di energia erogata), è stand alone, ossia autonomo e connesso alla rete di trasmissione nazionale grazie alla stazione elettrica di proprietà di Sv port service. Questo significa che i moduli di accumulo situati nel porto sono allacciati direttamente alla rete nazionale, contribuiscono al suo supporto, e sono gestiti secondo la programmazione impartita dal team di trading di Renantis, a seconda della variabilità e convenienza del prezzo dell’energia.

I servizi erogati dal sistema di accumulo, spiega una nota di Renantis, «potranno essere estesi anche a logiche di demand side management volte a migliorare l’efficienza energetica del sistema portuale». E potranno essere utilizzati, in futuro, anche per il cold ironing. Ossia la tecnica che consente di dare energia alle navi, collegandole a un cavo di alimentazione a terra, in modo da evitare che, come accade normalmente, debbano tenere i motori continuamente accesi per far funzionare tutti i servizi di bordo.

Verso l’elettrificazione dei porti

«Questo progetto - sottolinea Marco Cittadini, head of downstream services di Renantis - rappresenta una pietra miliare nella nostra storia per due motivi: il primo è l’accelerazione dell’elettrificazione dei porti; il secondo attiene al nostro impegno continuo a essere innovativi e veloci nel rispondere alle esigenze del mercato, contribuendo per primi al progetto della fast reserve».

L’impianto, si legge ancora nella nota, «rende disponibili i megawatt contrattualizzati da Terna per la regolazione ultrarapida di frequenza nelle fasce orarie concordate. Questo consente al sistema di contribuire alla stabilità della frequenza della rete elettrica italiana. Renantis si occuperà anche del dispacciamento dell'energia», in modo da garantire, «da un lato l’accesso ai mercati dell’energia e ai servizi ancillari, dall’altro l’ottimizzazione dei ricavi».

Il servizio di fast reserve, come la partecipazione ai mercati elettrici, è gestito da Renantis attraverso un software di energy management system, sviluppato in collaborazione con il Politecnico di Milano e Leap (Laboratorio energia e ambiente).


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