Renault e Nissan affrontano il rilancio puntando sull’hi-tech
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Dopo l’annunciato piano industriale di Renault, battezzato Renaulution, la marca francese ribadisce il suo ruolo di pioniere nelle auto elettriche, non solo lanciando una nuova piattaforma per i modelli Bev, ma svelando un concept che riporta in vita, in chiave elettrica uno del modelli di più grande successo: la Renault 5. Il ceo italiano Luca De Meo dovrà tuttavia mettere in conto anche il rilancio dell’Alleanza con Nissan e Mitsubishi.
I tre brand sembravano ad un passo dalla fusione voluta fortemente dal ex ceo Carlos Ghosn e poi tramontata anche per le resistenze di Nissan. Il nuovo modello di alleanza ha come obiettivo di risparmiare il 40% degli investimenti in ricerca e sviluppo.
Fino ad arrivare entro il 2025 con il 50% dei modelli prodotti dall’Alleanza con questo tipo di sinergia. In pratica, per ogni settore di prodotto ci si concentrerà su un modello e da quello ne saranno sviluppati altri con l’aiuto degli altri brand. Inoltre, il nuovo piano dell’Alleanza prevede per le diverse aree geografiche una società che farà da riferimento: Nissan lo sarà per la Cina, Nord America e Giappone, Renault in Europe, Russia, Sud America e Nord Africa e Mitsubishi Motors nell’area Asia e Oceania. Il primo modello in arrivo dopo la ritrovata Alleanza è l’evoluzione del crossover Nissan Qashqai. Se la prima generazione del modello rappresentava una discontinuità nel mercato, riuscendo ad anticipare le esigenze degli utenti, intercettando per primo le nuove tendenze di stile e tecnologia. La seconda generazione ha fatto leva sul successo della prima, con un approccio di continuità focalizzato a consolidare la fiducia dei potenziali acquirenti. L’attuale terza generazione, invece, rappresenta una super evoluzione in chiava green, dettata dall’esigenza di adattarsi al mondo che cambia, di anticipare ancora una volta i bisogni delle persone e fissare nuovi standard nel settore dei crossover medi. Il nuovo Qashqai migliora elementi di successo quali il design, le dimensioni compatte e l’abitabilità degli spazi interni, arricchendo di contenuti tecnologici per il confort o la sicurezza e si propone per la prima volta in Europa con motori completamente elettrificati. La terza generazione del crossover Nissan ha, poi, un aspetto moderno e imponente, caratterizzato da linee esterne più affilate che si sommano con superfici pulite e volumi muscolosi. La vettura ha una presenza più robusta, grazie ai nuovi cerchi in lega da 20 pollici. Il Qashqai è poi il primo modello in Europa a usare la piattaforma CMF-C dell’Alleanza un’avanguardia in termini di strutture e di architetture tecnologiche. A bordo offre il nuovo infotainment Nissan Connect con display ad alta risoluzione da 9 pollici e un nuovo quadro strumenti digitale multifunzione da 12,3 pollici interamente digitale.
Il Qashqai è la primaNissan in Europa con soluzioni solo elettrificate, disponibile col motore a benzina 1.300 cc DiG-T con tecnologia mild hybrid a cui si aggiungerà nel 2022 l’esclusivo sistema e-Power, al debutto in Europa. Si tratta di una tecnologia di Nissan con un motore elettrico che muove le ruote dell’auto e un benzina la cui unica funzione è di generatore di corrente. La vettura funziona come un veicolo elettrico, con la stessa brillante accelerazione ma senza la ricarica alla spina visto che il generatore di corrente è a bordo e per la carica di cui si ha bisogno basta mettere benzina nel serbatoio per alimentare il generatore. Un altro dei segnali di discontinuità all’interno dell’Alleanza è il cambio di strategia di Mitsubishi che pareva intenzionata a lasciare i mercati europei. L’Alleanza Renault Nissan dal 2016 comprende l’altra giapponese ha infatti annunciato di aver trovato una soluzione che consentirà a Mitsubishi con la produzione in alcune fabbriche europee di Renault di due nuovi modelli. La gamma Mitsubishi sarà completata dal 2023 coi due veicoli realizzati insieme al brand francese per raggiungere importanti risultati: aggiornare l’offerta di Mitsubishi con una citycar che andrà a sostituire la Colt e con un urban suv in un settore in espansione con l’obiettivo la presenza in Europa. Mentre Renault farà funzionare al meglio la capacità produttiva che oggi è al 70% del totale.
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