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Renault-Nissan e la storia di un’Alleanza voluta da Carlos Ghosn

Il punto sul mega gruppo che ha raggiunto l’accordo per il rilancio anche strategico fra i due brand dell’auto a cui si aggiunge Mitsubishi

di Corrado Canali

4' di lettura

Il ribilanciamento dell'Alleanza Renault-Nissan che era atteso da tempo sta ora prendendo forma. Con una nota ufficiale la casa francese ha annunciato che dopo diversi mesi di discussioni col colosso giapponese, è stato raggiunto un'intesa per stabilire le basi della nuova partnership. Al momento, però, gli accordi sono in fase di finalizzazione sottoposta per l'approvazione dei Consigli di Amministrazione di Renault e di Nissan, coi membri dell'Alleanza che prevedono di darne l'annuncio dopo l'approvazione. Sin da ora, però, la solidità della Alleanza non sembra essere in discussione, al contrario sarà rilanciata.

Alleanza rilanciata e partecipazione paritetica

L'idea di riequilibrare la composizione interna nasce proprio con l'obiettivo di rafforzare il rapporto tra Renault e Nissan, senza dimenticare, poi, la presenza di Mitsubishi. Il gruppo francese riassume in tre fasi il riassetto della partnership: rilancio della collaborazione con progetti operativi e creazione di valore con progetti in America Latina, India e Europa che si svilupperanno sui mercati, che sui veicoli e anche le tecnologie. Nel secondo punto c'è indicato come avviare il rafforzamento dell'agilità strategica con nuove iniziative a livello globale a destinate ad essere sottoscritte da entrambi i due partner.

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Nissan investirà nella divisione Ampere di Renault

Il che significa che Nissan potrebbe ad esempio investire nella divisione Ampere di Renault per diventarne anche un azionista strategico. Infine l'ultimo tassello è la governance che sarà più equilibrata e abbinata a delle partecipazioni incrociate per favorire l'accelerazione degli incrementi di efficienza operativa. Sotto questo aspetto il riequilibro della Alleanza prevede che Renault e Nissan mantengano una partecipazione incrociata del 15%. L'ulteriore decisione riguarda Renault, che trasferirà il 28,4% delle sue attuali azione Nissan in un fondo fiduciario francese.

La storia dell'Alleanza Renault-Nissan

Creata esattamente il 27 marzo 1999 per affrontare le difficoltà di tipo finanziario di Nissan che ha consentito a Renault di acquisire il controllo del gruppo giapponese e di mettervi a capo Carlos Ghosn con l'obiettivo di ristrutturarla. L'Alleanza ha consentito a Renault- Nissan di diventare nel 2021 il terzo gruppo automobilistico mondiale subito dietro a General Motors e Volkswagen. E nel 2017 con l'aggiunta di Mitsubishi di ottenere la prima posizione mondiale davanti a colossi come Volkswagen, Toyota e General Motors. Un successo non di poco conto, ma rivelatosi nel tempo di breve durata.

Un'Alleanza che per molti sembrò un'acquisizione

L’Alleanza è stata realizzata in due tempi. Renault ha acquisito da subito il 36,4% di Nissan investendo 5 miliardi di euro per la ristrutturazione del Nissan. Una ulteriore partecipazione del 15% di Nissan è stato poi acquisito da Renault per arrivare al 43,4% anche se secondo gli analisti di allora, si trattò di una sorta di acquisizione Nissan che da parte di Renault. Nell'Alleanza era operativa in aggiunta anche la consociata Renault-Nissan BV detenuta con quote del 50% rispettivamente da Renault e da Nissan. Il risultato finale era che Renault controllava il 43,4% di Nissan che a sua volta aveva il 15% di Renault.

Un'Alleanza strategica a livello industriale

Da un punto di vista strategico industriale l’aspetto più evidente era la possibilità di marchiare i veicoli di entrambi i costruttori con i rispettivi modelli, in funzione dell’immagine degli stessi marchi nei mercati origine. Era il caso dei rispettivi veicoli commerciali. Ma col tempo l'Alleanza consentì ai due partner di sfruttare piattaforme per progetti comuni come la B per Micra, Note e Juke e Renault Clio e Modus o la C per la Nissan Qashqai e la Renault Megane e la piattaforma D per le Nissan Altima e Maxima in vendita negli Usa e Renault Laguna in Europa e Samsunf SM5 in Corea del Sud.

Mitsubishi entra nell'Alleanza nel 2016

Anche i motori sono motivo di condivisione: quelli diesel erano inizialmente ad appannaggio della Renault, mentre i benzina soprattutto di grande cilindrata erano di Nissan. Tutte le Nissan diesel erano motorizzate Renault, mentre motori Nissan si trovavano su Renault Clio, Laguna, Espace e Vel Satis. Nel novembre 2013 Renault-Nissan studiano un accordo con Mitsubishi che porta all'entrata del costruttore giapponese nell’Alleanza a partire del 2016 con un aumento di capitale che ha permesso a Nissan di acquisire il 34% di Mitsubishi che era allora in condizioni finanziarie non certo delle migliori.

I primi risultati dell’Alleanza sono vendite record

La sinergia tra le due aziende ha portato nel 2014 ad un'ulteriore alleanza con l'Avtovaz il più importante costruttore d'auto russo, segnato un ulteriore record con la commercializzazione di veicoli: oltre 8,5 milioni di veicoli nel mondo, in aumento del 2,5% rispetto al 2013 con vendite in aumento sia negli Stati Uniti che nell’Europa occidentale. Nel complesso, l'Alleanza Renault-Nissan vanta allora il controllo di ben 8 marchi: Renault, Nissan, Renault Samsung, Infiniti, Venucia, Dacia, Datsun e Lada. Insomma un vero e proprio soggetto in grado di mettere insieme Case di diverse aree mondiali

Le celebrazioni dei 15 anni dell'Alleanza

«Unendo le forze, Renault e Nissan hanno sviluppato considerevolmente la loro presenza globale e generato economie di scala di gran lunga superiori a quelle che sarebbero state possibili se loro avessero agito separatamente», dichiarava Carlos Ghosn, allora presidente dell'Alleanza Renault-Nissan. «L'Alleanza ha percorso un cammino unico in questi 15 anni, ottimizzando le sinergie e alimentando al contempo la cultura aziendale e i distinti brand di ciascuna delle due aziende». Così si era espresso il sostenitore numero uno dell'Alleanza caduto in seguito in disgrazia: prima arrestato nel 2018, poi fuggito rocambolescamente in Libano e inseguito anche dalla Francia (mandato d’arresto internazionale nell’aprile 22, che va a sommarsi a quello giapponese) per avere sottratto 15 milioni alle casse della Regie, nome della Renault quando nel dopoguerra passò sotto il controllo statale.

Il riequilibrio di oggi necessario per l’Alleanza

Nonostante i primati di vendite iniziali dell'Alleanza e la leadership nel settore dell’elettrico attribuibile a Nissan con il lancio della Leaf, l'auto elettrica a lungo più venduta al mondo, le sorti dell'Alleanza entrano in grave crisi per una vera e propria guerra senza esclusioni di colpi fra Nissan e il suo ex presidente Carlos Ghosn concretizzatasi con una causa di risarcimento miliardaria intentata dal costruttore per danni collegati alla violazione da parte di Ghosn del dovere fiduciario come direttore del gruppo oltre alla appropriazione indebita di risorse e di beni attribuiti alla stessa Nissan. Il resto è ormai storia di oggi.

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