Renault record nel 2022: redditività raddoppiata e ritorno al dividendo
Il ceo Luca de Meo: «Siamo usciti dall’emergenza e siamo di nuovo in gara. È il bello dell’Automotive, è sempre possibile ribaltare una situazione negativa»
di Alberto Annicchiarico
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«Il 2022 è stato un anno di svolta e ha più che mantenuto le sue promesse. Siamo usciti dall’emergenza e siamo di nuovo in gara. È il bello dell’Automotive, è sempre possibile ribaltare una situazione negativa. Da ora in avanti lavoriamo per puntare a una posizione di leadership». Luca de Meo ha presentato per la terza volta il risultato annuale del gruppo Renault. Il ceo non è mai stato così soddisfatto: la redditività è raddoppiata e al contempo è stato tagliata di un quarto dal 2010 la quantità di emissioni di CO2, «frutto di un decennio di investimenti» e segno che l’obiettivo della decarbonizzazione nei tempi stabiliti è alla portata del gruppo francese.
La casa automobilistica di Boulogne-Billancourt è tornata al dividendo per la prima volta dopo quattro anni e ha visto un forte aumento del suo margine operativo. Le perdite complessive di 338 milioni sono dovute al ritiro dalla Russia, senza il quale l’utile sarebbe stato di 1,6 miliardi (+1,1 miliardi), ben diverso dal profondo rosso record di 8 miliardi del 2020. Il secondo semestre 2022 «è stato il migliore degli ultimi 10 anni», ha sottolineato il cfo Thierry Pieton.
Redditività raddoppiata
Nel 2022 Renault ha registrato un significativo miglioramento della redditività: margine operativo del 5,6% rispetto a una previsione superiore al 5% e in aumento di 1,4 miliardi di euro rispetto al 2021 (+2,8 punti). È stato raggiunto il 6,4% nel secondo semestre 2022 (+2,9 punti rispetto al secondo semestre 2021). L’obiettivo è arrivare al 10% entro il 2030.
Ricavi di gruppo a 46,4 miliardi di euro: +11,4% sul 2021, a dispetto del calo delle vendite del 5,9%.
Margine operativo automobilistico a 1,4 miliardi di euro (3,3% dei ricavi): in aumento di 1,4 miliardi di euro rispetto al 2021 (+3,3 punti), raggiungendo il 4,2% nel secondo semestre 2022 (+3,5 punti rispetto al secondo semestre 2021).
Renault ha dichiarato che mira a un margine operativo di gruppo del 6% o più nel 2023, dopo aver raggiunto il 5,6% nel 2022, il doppio rispetto al 2021 e leggermente superiore alle aspettative. Un dividendo di 0,25 euro per azione sarà proposto al voto dell’assemblea generale annuale dell’11 maggio.
Il free cash flow operativo automobilistico, sotto esame da parte degli analisti, ha raggiunto i 2,1 miliardi di euro lo scorso anno, superando le aspettative e punta ai 3 miliardi entro la fine del decennio. La situazione finanziaria del core business automobilistico è tornata positiva a 549 milioni di euro, rispetto a un debito di 1,1 miliardi nel 2021.
Rinnovata attenzione al prodotto
«Abbiamo fiducia nel futuro del Gruppo. La straordinaria partecipazione dei nostri dipendenti al piano di azionariato lo dimostra e mi rende particolarmente orgoglioso. La seconda fase del nostro piano, “Renovation”, incentrata sui prodotti, è già in gran parte in corso e consentirà al Gruppo Renault di avere la sua migliore gamma di veicoli in 30 anni. I successi di Megane E-tech Electric, Austral e Dacia Jogger sono i primi di questa ondata», ha commentato de Meo.
Effetto Russia sull’utile
La quota di gruppo dell’utile netto ha registrato una perdita di 338 milioni di euro, in netto calo rispetto a un utile di 888 milioni di euro nel 2021, ma sostanzialmente in linea con un consenso degli analisti fornito dalla società che ha registrato una perdita di 310 milioni di euro.
Renault, che era tornata in utile nel 2021 dopo due anni in rosso e una perdita storica nel 2020, ha comunque dichiarato che il suo utile netto senza la cessione della sua ex unità russa Avtovaz è in aumento rispetto al 2021 e si attesta a 1,6 miliardi di euro. La Renault ha venduto la sua quota di maggioranza in Avtovaz allo stato russo per un solo rublo l’anno scorso, ma con un’opzione di sei anni per riacquistarla.
«I fondamentali del Gruppo sono stati rimessi in ordine, con disciplina, e non si tornerà indietro. Le prospettive finanziarie per il 2023 e il ritorno di un dividendo lo dimostrano”, ha dichiarato ancora de Meo nella nota dei conti.
L’accordo con Nissan
Il ceo ha sottolineato nell’introduzione alla presentazione dei conti che il recente accordo con Nissan garantirà più libertà ai partner ma garantirà vantaggi nell’ordine di centinaia di milioni nel medio termine.
In Borsa
Il titolo Renault guadagna il 30% dall’inizio del 2023 e oltre il 40 negli ultimi sei mesi. La seduta di oggi lo ha visto oscillare e chiudere in positivo (+0,7%).
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