ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLe proposte dem

Controproposte del Pd di Schlein alla riforma fiscale: no alla flat tax

Schlein ha presentato in Parlamento un pacchetto di “controproposte” rispetto alla delega fiscale del governo

Schlein: Ci batteremo contro questa riforma fiscale in Aula e fuori

3' di lettura

Il Pd con la segretaria Elly Schlein ha presentato oggi alla Camera un pacchetto di ’controproposte’ alla riforma fiscale del governo all’esame di Montecitorio. Il giudizio dem sull’intervento della destra è fortemente negativo.

«Diciamo no alla flat tax» dice Schlein, dietro cui «si nasconde la vera idea della destra: abbassiamo le tasse ai ricchi e semmai ci saranno meno risorse per i servizi» graveranno sui «poveri. Questo non lo possiamo tollerare».

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Quindi, il nodo dell’evasione. «Abbiamo un problema di evasione fiscale e il governo Meloni in questi primi nove mesi va in direzione diametralmente opposta: hanno alzato il tetto del contante, inserito una decina di condono. Quando parlando di pizzo di Stato stanno strizzando l’occhio agli evasori a scapito e danno di cittadini e imprenditori onesti», argomenta la segretaria dem.

Schlein: Governo strizza l'occhio agli evasori fiscali a danno dei contribuenti onesti

La proposta dem sulle rendite

Quanto al 'delicato' tema della patrimoniale, i dem spiegano che non vi sono proposte di nuove imposte anche perché non se ne parla nella riforma, ma se c’è un terreno nel quale è possibile recuperare risorse è quello delle rendite. «Se dobbiamo abbassare le tasse sul lavoro e impresa, oltre alla lotta all’evasione fiscale e a un sistema più equo, sicuramente se c’è una parte su cui poter intervenire è quella dei redditi da capitale e delle rendite dove le aliquote sono sensibilmente più basse».

La riforma del catasto

Tra le proposte Pd c’è anche quella della riforma del catasto su cui i dem si erano impegnati già nel governo Draghi. “Non c’è alcuna proposta di nuove imposte su patrimoniale, ma sulle rendite catastali su cui c’è una fortissima iniquità segnalata anche dall’Unione europea”. Per la capogruppo Chiara Braga , “la delega fiscale del governo presenta molte criticità, non affronta i problemi e anzi aggrava l’iniquità e l’inefficienza ed è l’aspetto che ci preoccupa di più”.

Irpef in ottica duale

Le principali proposte del Pd si concentrano su Irpef, Ires, contrasto all’evasione, catasto. Sull’Irpef la linea è quella di una semplificazione nel segno dell’equità “con l'eliminazione dei tanti regimi speciali e sostitutivi e l'organizzazione del prelievo sui redditi in un'ottica duale: in Irpef tutti i redditi di lavoro e per quelli derivanti dall'impiego di capitale una sola aliquota”.

Si guarda al modello tedesco

Si guarda al modello tedesco con la sostituzione degli attuali scaglioni e aliquote con un sistema progressivo ’ad aliquota continua’. Ed inoltre l’utilizzo delle maggiori entrate derivanti dalla revisione di detrazioni e deduzioni Irpef per ridurre il carico sui soli soggetti che pagano quell'imposta.

Ires e superAce

Sull’Ires i dem spingono per una razionalizzazione e stabilizzazione degli incentivi per gli investimenti, la formazione, la ricerca e sviluppo, l'occupazione, il Mezzogiorno, e conferma della SuperAce (per incentivare anche la capitalizzazione delle imprese e non solo la mancata distribuzione degli utili).

Riscuotere tutti i crediti certi

Si parla anche di riscossione: la delega introduce la selettività nella riscossione e il discarico anche di carichi su cui non si è cercato neppure di effettuare un'attività esecutiva, mentre è necessario che lo Stato operi per riscuotere tutti i crediti certi, senza pianificazioni fiscali, né stabilizzazioni a dieci anni per la riscossione con rateizzazione, che vanno circoscritte solo in caso di reale difficoltà a pagare da parte del contribuente.

Catasto: il riferimento ai valori di mercato degli immobili

Quindi proposte di contrasto all'evasione e all'erosione e l’introduzione della riforma del catasto, “con riferimento ai valori di mercato degli immobili, eliminando la giungla dei moltiplicatori esistenti, garantendo la parità di gettito, redistribuendo il gettito fra i contribuenti senza aumentare l'onere complessivo”.

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