Congresso degli ingegnerI

Restano in stand by le Norme tecniche di costruzione

di Giuseppe Latour

(© Ton Koene)

2' di lettura

L'aggiornamento delle Norme tecniche per le costruzioni (Ntc), in sospeso dal 2010, dovrà aspettare ancora qualche mese. Difficile che la partita delle regole di riferimento per la realizzazione di strutture nel nostro paese si chiuda prima di ottobre. Degli ennesimi rinvii che stanno prendendo forma in queste settimane ha parlato Giovanni Cardinale, vicepresidente del Cni, a margine della seconda giornata del 62esimo Congresso degli ingegneri, in corso ad Assisi fino a domani. Il testo del decreto, chiusa la fase di consultazione a Bruxelles, sta per completare il suo percorso. A rallentare l'iter, però, sarà la circolare esplicativa, essenziale per regolare la materia: ha bisogno ancora di diversi passaggi davanti al Consiglio superiore dei lavori pubblici.
Aggiornamento nel limbo dal 2010
Le Norme tecniche contengono le regole di riferimento per la realizzazione di strutture in Italia. La precedente versione delle Ntc era stata approvata con il Dm 14 gennaio del 2008, innovando un pacchetto di regole decisamente troppo vecchio: risaliva al 1996. Quel provvedimento è in vigore da luglio del 2009. L'iter di aggiornamento biennale del decreto è partito nel 2010 ma è da anni in sospeso. E non si tratta di una questione solo formale: con le nuove Ntc, ad esempio, arriveranno grandi semplificazioni per la messa in sicurezza degli edifici esistenti o per l'utilizzo di alcuni materiali innovativi, essenziali in chiave antisismica.
Decreto e circolare entrambi strategici
Questo testo così strategico, però, è tuttora nel limbo, come spiega Cardinale. “Ci sono due parti essenziali: il decreto e la circolare esplicativa. Il problema è che il primo senza la seconda servirà a poco”. Il decreto è ormai in dirittura d'arrivo: è uscito dal ministero delle Infrastrutture e sta completando la fase di consultazione a Bruxelles. “Mi attendo che sia pubblicato nel giro di poco, perché a Bruxelles non sono emersi grandi problemi”.
Lo stato dei lavori
Il fronte più delicato è legato alla circolare. Ancora Cardinale: “I lavori sul testo sono in dirittura d'arrivo, nel senso che il Consiglio superiore dei lavori pubblici sta arrivando a una prima bozza condivisa. A luglio è convocata una riunione nella quale sarà chiusa questa prima fase preliminare. Poi, però, l'iter prevede che venga nominata una commissione relatrice, che dovrà riesaminare la circolare. Poi, bisognerà passare dalla plenaria del Consiglio superiore, per l'approvazione finale. Spero che si riesca a chiudere tutto entro il mese di ottobre”.
In arrivo la mappa Istat del rischio
Sempre sul fronte della prevenzione è arrivato un annuncio importante da parte di Giovanni Azzone, coordinatore di Casa Italia: “Abbiamo da diverso tempo allo studio una mappa del rischio dei Comuni italiani. Darà ai cittadini un quadro immediato di tutte le tipologie di rischio, da quello sismico a quello delle frane, alle alluvioni”. A guidare il progetto c'è l'Istat che sta mettendo insieme dati di altre amministrazioni, come l'Ingv o l'Ispra. “Lo metteremo on line a breve, al massimo subito dopo l'estate”.

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