Resto al Sud, a Catania nasce il mercato di Piazza Scammacca
L’iniziativa di un gruppo di giovani catanesi che ha riqualificato un’area storica della città trasformandola nel tempio dell’enogastronomia
di Nino Amadore
2' di lettura
Il riscatto di un’area storica e pregiata di Catania, il riscatto di una generazione che non vuole lasciare la Sicilia e ha deciso di restare e investire qui, all’ombra dell’Etna. Chiave di tutto è l’enogastronomia che incrocia urbanistica, società, cultura e tradizione. Tutti ingredienti che ritroviamo nel progetto Piazza Scammacca che prevede la riqualificazione dell’area nel cuore di una delle zone storiche di Catania, tra Piazza Teatro e Piazza Duomo. Ed è alla fase finale il progetto promosso da un collettivo di giovani che scelto questa zona del capoluogo etneo come progetto per lasciare il segno sul territorio e sull'urbanistica della città. In pratica un progetto di rigenerazione urbana che nasce sotto l’insegna della buona cucina . «Vogliamo restare a Catania e mettere radici in un posto nuovo e stimolante aperto a tutti: essere partecipi di un cambiamento, contribuire a rendere migliore la nostra città, lasciare il segno e dare l'esempio» dicono i cinque promotori dell’iniziativa che hanno in media 35 anni.
Piazza Scammacca è primo mercato urbano cittadino che, attraverso un progetto composto da più realtà enogastronomiche, prova a costruire un sistema interconnesso: una struttura costata complessivamente due milioni (di cui 420mila da Invitalia e in particolare 350mila euro s valere sulla misura Resto al Sud) la nuova struttura darà inizialmente lavoro a 35 persone e i promotori prevedono di coinvolgere una clientela di 100mila persone l’anno.
«Il concetto di “piazza” è al centro dell'idea progettuale, approfondita attraverso una lente che ne esprime il valore nel claim persone, mercato, cultura – spiegano i promotori del progetto –. Questa struttura valorizza tutti gli aspetti dell'idea di “piazza”, cucendo in questo spazio antico del tutto ristrutturato le identità di sei ristoranti, ciascuno dedicato a un tema specifico e concepito come un'offerta ristorativa complementare».
Sei i differenti format, considerati come dei veri e propri centri di produzione di Piazza Scammacca, ciascuno dei quali risponde a un desiderio diverso, ma soprattutto racconta una storia che fa del Made in Italy una proposta originale e di valore.
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