Coprifuoco alle 23 dal 18 maggio. Dai ristoranti alle palestre, le nuove date delle riaperture
Abolizione del coprifuoco in tre step: spostamento alle ore 23 subito e a mezzanotte dal 7 giugno, eliminazione a partire dal 21 giugno. I centri commerciali riapriranno nel weekend dal 22 maggio. Ristoranti anche al chiuso a pranzo e cena dal 1° giugno. Le discoteche restano chiuse. Approvato in Cdm il nuovo decreto
di Andrea Gagliardi
I punti chiave
3' di lettura
Un addio al coprifuoco in zona gialla in tre step: spostamento alle ore 23 da martedì 18 maggio e a mezzanotte dal 7 giugno. Eliminazione a partire dal 21 giugno. Sempre Centri commerciali riaperti nel weekend già dal 22 maggio. Ristoranti con servizio al chiuso a pranzo e a cena dal 1° giugno. Anticipata al 24 maggio l’apertura delle palestre. E al 15 giugno quella di congressi, convegni e parchi divertimento. Sono alcune delle misure di allentamento delle restrizioni proposte dal premier Mario Draghi e approvate dal governo alla luce dei dati confortanti su contagi e vaccinazioni e dei pareri, più ottimistici, degli esperti del Cts. Il provvedimento con le nuove riaperture è stato approvato in Cdm il 17 maggio. Ed è stato pubblicato il 18 maggio in Gazzetta Ufficiale, con entrata in vigore immediata.
Riaperti i centri commerciali nel weekend dal 22 maggio
In base al nuovo decreto i centri commerciali riapriranno in zona gialla nelle giornate festive e prefestive dal 22 maggio, primo weekend successivo all’entrata in vigore del nuovo decreto legge.
Apertura palestre anticipata al 24 maggio
L’apertura delle palestre è anticipata al 24 maggio (rispetto al 1° giugno). Le attività in sale da ballo, discoteche e simili, all'aperto o al chiuso, restano invee sospese.
Dal 1° giugno ok a ristoranti al chiuso a pranzo e a cena
Dal primo giugno, sempre in zona gialla, i ristoranti e i bar riapriranno al chiuso non solo a pranzo ma anche a cena. E sarà anche possibile perciò la consumazione al banco nei bar.
Competizioni sportive con pubblico all’aperto dal 1° giugno
La presenza di pubblico è autorizzata per tutti gli eventi e competizioni sportive dal 1° giugno all'aperto e dal 1 luglio al chiuso nei limiti già fissati (capienza non superiore al 25% di quella massima e comunque non superiore a 1000 persone all'aperto e 500 al chiuso), e non più limitatamente alle competizioni di interesse nazionale. Ma si va, secondo quanto si apprende da fonti di governo, verso una deroga ad hoc sul coprifuoco per la finale di Coppa Italia Atalanta-Juventus, prevista mercoledì 19 maggio alle 21:00.
Dal 15 giugno feste matrimonio, convegni e congressi
Le feste successive ai matrimoni civili o religiosi potranno essere organizzate dal 15 giugno, anche al chiuso, ma con il “green pass”, e cioè certificazione di vaccinazione o tampone, per i partecipanti. Anticipata (rispetto al 1° luglio) al 15 giugno la ripartenza in presenza di convegni e congressi, nonché l'apertura dei parchi divertimento
Sale giochi e piscine al chiuso riaperte il 1° luglio
Dal 1° luglio ripartiranno anche le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò; nonché le attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi; i corsi di formazione pubblici e privati. E così pure le piscine al chiuso (quelle all’aperto lo hanno fatto il 15 maggio) e i centri benessere e termali.
Sei regioni verso la zona bianca dal 7 giugno
Potrebbero essere sei, se il trend dei contagi non peggiorerà, le Regioni italiane in zona bianca a partire dal 7 giugno. Stando alla road map esaminata dalla cabina di regia presieduta dal premier Mario Draghi e alla quale ha partecipato anche il Cts, dal primo giugno dovrebbero entrare in zona bianca Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna. Dal 7 giugno, sempre che il trend dei contagi e delle ospedalizzazioni resti quello attuale, potrebbe toccare ad Abruzzo, Veneto e Liguria.
Meno parametri, non più RT ma conta incidenza
Cambiano poi i parametri delle zone rosse, arancioni e gialle: la guida non sarà più l'Rt (l’indice di trasmissione del contagio) ma l'incidenza dei nuovi casi su 100 mila abitanti. E un altro forte fattore decisivo sarà il tasso di ospedalizzazione, sia in terapia intensiva che in area medica. Arriva una radicale semplificazione insomma dei 21 parametri precedenti, che scendono a 12. La zona rossa dovrebbe scattare con oltre 250 casi Covid su 100mila abitanti. Quella arancione, tra i 150 e i 249 casi, la gialla, tra i 50 e 149 casi. La bianca sotto i 50 casi. Da metà giugno si dovrebbe però tenere conto anche dei ricoveri nelle realtà con incidenza dei contagi da zona arancione. Se il livello di occupazione dei posti letto di area medica ospedaliera e area intensiva superasse rispettivamente il 40 e il 30% del totale scatta il rosso. Mentre se i dati sono inferiori al 30 e al 20% si va in giallo.
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