ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùSocietà quotate: i dati dei primi nove mesi

Ricavi del gruppo Prada in aumento del 17% a 3,34 miliardi, balzo di Miu Miu (+49%)

Bene anche il terzo trimestre (+10%), che per il settore del lusso è stato il più difficile

di Giulia Crivelli

2' di lettura

Mancherebbe un ultimo tassello per completare il quadro dell’alta gamma nei primi nove mesi di quest’anno, i conti del gruppo Tod’s, che arriveranno con il cda in calendario per l’8 novembre. Ma con i dati del gruppo Prada, annunciati ieri, è già possibile avere un quadro abbastanza chiaro del settore della moda e del lusso europeo: nel complesso, si può dire che si va verso una “normalizzazione” delle crescite di ricavi e redditività (si veda l’intervista a fianco), pur in presenza di differenze tra i protagonisti.

Dati sopra le attese

Il gruppo guidato dal ceo Andrea Guerra e dai co-fondatori Patrizio Bertelli e Miuccia Prada, fa meglio di alcuni competitor e rafforza la leadership nella classifica delle aziende italiane della moda: nei primi nove mesi i ricavi sono cresciuti del 17% a cambi costanti a 3,34 miliardi di euro (risultato leggermente superiore alle previsioni degli analisti) e il dato ancora più significativo è quello relativo al solo terzo trimestre, in cui il gruppo è cresciuto del 10%, mentre altri protagonisti della moda e del lusso hanno registrato un rallentamento ben più consistente rispetto al primo semestre.

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La performance di Miu Miu

Tra i marchi, a fare un autentico balzo è stato Miu Miu (+49%), ma anche le vendite del brand che dà il nome al gruppo sono cresciute a due cifre (+13%). Interessante, soprattutto in un’ottica di medio-lungo periodo, l’andamento delle diverse categorie: al primo posto c’è l’abbigliamento (+32%), seguito da calzature (+16%) e pelletteria (+8%), segno che sia Prada sia Miu Miu sono sempre più apprezzati aldilà delle “classiche” borse e scarpe, categorie che restano centrali, ma lasciano spazio prezioso all’abbigliamento, tornato a essere punto di riferimento, quasi benchmark, per altri protagonisti dell’alta gamma. Come dimostra l’eco avuta dalle due sfilate più recenti di Prada e Miu Miu (nella foto in alto, quella della collezione P-E 2024, allestita a Parigi all’inizio di ottobre), con le collezioni per la prossima primavera-estate,che hanno confermato la forza creativa dei due marchi e le ottime prospettive per il 2024.

Crescita geografica a due cifre

Guardando alle aree geografiche, a trainare la crescita sono state Asia Pacifico, Giappone ed Europa, con vendite retail nei nove mesi in crescita rispettivamente del 21%, 47% e 17%. «In un contesto geopolitico ed economico incerto che ci richiede di rimanere vigili, continuiamo a osservare forte entusiasmo attorno ai nostri marchi – ha commentato Andrea Guerra –. Questo ci posiziona bene per un quarto trimestre positivo e per un anno di crescita solida, sostenibile e superiore alla media di mercato».

Il cauto ottimismo di Bertelli

Guarda avanti anche Patrizio Bertelli, presidente e amministratore esecutivo del gruppo: «Possiamo contare sulla nostra rafforzata organizzazione per accelerare sull’innovazione e rendere il gruppo ancora più dinamico, mantenendo la flessibilità e reattività che da sempre lo caratterizzano».

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