Ricchi ma evasori di ticket sanitari: Gdf scopre 885 evasori su 1.000 controllati
di Roberto Turno
2' di lettura
Possedevano case, terreni, yacht e perfino postavano capitali all'estero. Ma non pagavano i ticket sanitari, dichiarandosi poveri. Ma adesso sono finiti in una maxi retata in tutta Italia di evasori dei ticket sanitari da parte della Guardia di Finanza. Su mille italiani messi sotto controllo ben 885 - l'88,5% - sono risultati falsi esenti, beneficiando con false autocertificazioni di prestazioni farmaceutiche e specialistiche a carico della sanità pubblica per 800mila euro. A loro sono state irrogate sanzioni per 1 milione di euro.
Dichiarazioni di povertà smentite dai fatti
L'azione delle Fiamme Gialle si è svolta in tutto il territorio nazionale e ha interessato il 2011, il 2012 e il 2013. Tre anni che si sono rivelati caldissimi per gli evasori dei ticket-salute, ma sicuramente non saranno stati gli ultimi. Le autocertificazioni di esenzione hanno attestato a seguito delle indagini false dichiarazioni relativamente al reddito del nucleo familiare degli assistiti, col risultato di sottrarsi sempre in tutto o anche solo in parte al pagamento di quanto dovuto al Ssn per le prestazioni sanitarie ricevute. Dichiarazioni di “povertà”, facilmente smentite dopo gli accertamenti che hanno testimoniato in più caso di condizioni economiche invece assolutamente elevate. Con tanto di possesso di immobili, auto di lusso, yacht, anche operazioni finanziarie speculative.
Falsi esenti con capitali all’estero
Non senza casi eclatanti, fa notare una nota della Gdf: Come una 78enne del varesotto che ha goduto di esenzioni per mille euro, mentre movimentava capitali da e per l'estero per 1,3 milioni di euro, con la disponibilità di terreni e immobili per più di 150mila euro. E un'altra 78enne di Roma che ha ottenuto esenzioni per 1.500 euro, mentre intanto spostava capitali da e per la Svizzera per 70mila euro. O ancora un 68enne di Napoli che ha beneficiato di prestazioni sanitarie gratuite per 1.700 euro con movimenti finanziari per 20mila euro. Ma anche due cittadini di Taranto, di 56 e 71 anni, con ticket non pagati fino a 1.900 euro, pur possedendo diverse abitazioni e terreni e insieme “spostando” capitali all'estero.
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