Ricerca sul nucleare, l’Italia all’avanguardia in Europa
Il nostro Paese è terzo dopo Germania e Francia per numero di pubblicazioni, con elevato livello di qualità e di citazioni
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L’Italia non sfigura sul palcoscenico europeo per quanto riguarda la ricerca sull'energia nucleare. Nonostante il nostro Paese abbia da tempo rinunciato all’adozione di questa fonte energetica, un’analisi di Elsevier che prende in considerazione oltre 70mila paper in tutto il mondo negli ultimi sei anni piazza i ricercatori italiani sul podio dell'Unione europea in termini di pubblicazioni scientifiche insieme a quelli francesi e tedeschi.
«Un risultato non da poco - commenta Claudio Colaiacomo, vice president Global Academic Relations di Elsevier - considerando soprattutto che Francia-Germania-Italia coprono più del 60% delle pubblicazioni dell'Unione Europea».
Inoltre, guardando invece il settore della ricerca in generale, in numeri assoluti, l'Italia è al settimo posto nel mondo mentre la Germania figura al quarto e la Francia è appena sotto, all'ottavo posto.
Dal 2016 a oggi sono più di 2.600 le pubblicazioni accademiche sul nucleare attribuite all'Italia, e vantano livelli di citazioni più alti della media globale. Infatti, guardando alla qualità della ricerca scientifica misurate in termini di citazioni normalizzate (Fwci), l'Italia produce ricerca di qualità superiore non solo alla Cina e USA, ma anche superiore a Francia e Giappone, cioè paesi con una consolidata tradizione di ricerca e sviluppo nucleare.
Nei top 15 paesi più prolifici al mondo solo Uk e Germania hanno un Fwci più alto dell'Italia e non di molto – Italia 1,11, Germania 1,15 e Uk 1,20.
E non è tutto: quasi uno su cinque degli articoli italiani sulla ricerca nucleare appaiono nelle riviste più autorevoli al mondo (top 10%). Fra i principali centri italiani per la ricerca sul nucleare Elsevier censisce ai primi tre posti l’Istituto nazionale di Fisica Nucleare con 713 pubblicazioni tra il 2016 e il 2021, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, le energie e lo sviluppo economico sostenibile con 468 pubblicazioni e il Politecnico di Milano con 305.
Ma quali sono i temi al centro della ricerca sul nucleare in Italia? “Sulla direzione che il lavoro accademico sta prendendo nel nostro Paese, - spiega Claudio Colaiacomo - molto possono dire anche i topic cluster, cioè le aree di ricerca che nascono dall’aggregazione di una serie di argomenti su cui si basano le ricerche analizzate. Globalmente vediamo una maggiore frequenza su temi specifici come reattori, combustibile nucleari, e sul problema delle scorie radioattive. In Italia accanto a temi su reattori e combustibile, troviamo un'attenzione particolare alla ricerca sulla fusione nucleare e magnetoplasma”.
Anche per quanto riguarda la collaborazione con l'industria le pubblicazioni italiane sul nucleare vantano livelli migliori - più del doppio – rispetto alla ricerca italiana generale (8,5% vs 4,1%). Non solo, anche in confronto con Paesi che hanno una cultura più sviluppata della ricerca sul nucleare l'Italia ha numeri migliori circa la collaborazione con l'industria: negli Usa solo il 5,6% delle pubblicazioni sul nucleare sono in collaborazione con l'industria; in Cina 5,6% e Giappone 6,3%.
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