ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùI mercati chiave

Richard Mille pronto alla partnership con Ferrari

di Paco Guarnaccia

L’RM 032 Voiles de Saint Barth è un diver in 120 esemplari

2' di lettura

Finalmente nel mondiale di Formula 1 2022 è tornata protagonista la Ferrari, diventata una seria candidata alla vittoria sia del titolo piloti (soprattutto con il monegasco Charles Leclerc) sia di quello costruttori. Con un tempismo perfetto, sebbene non programmato per cavalcare l’onda dei risultati sportivi, sembrerebbe in dirittura d’arrivo l’orologio frutto della collaborazione tra la maison orologiera Richard Mille, specializzata in segnatempo all’avanguardia, e il Cavallino Rampante. Annunciato a inizio 2021, il modello «sarà pronto per l’estate. Sarà un concept watch in serie limitata», anticipa Tim Malachard, global marketing director di Richard Mille.

Il marchio nel frattempo è tornato alle regate della Les Voiles de Saint Barth Richard Mille, di cui dal 2019 è diventato anche naming partner. «Abbiamo cominciato insieme nel 2010. Ci piace lo spirito di questa gara, perché è una vera competizione e la location è molto qualitativa in termini di audience e pubblico». Per l’occasione è stato lanciato il subacqueo impermeabile fino a 300 metri di profondità, l’RM 032 Voiles de Saint Barth, realizzato in 120 pezzi, con la parte centrale della cassa in titanio grado 5, anse e fondello in Carbon TPT e lunetta girevole in quarzo TPT nei colori blu e bianco, e un sofisticatissimo calibro automatico con funzioni di cronografo flyback, data, mese e indicatore di marcia del movimento. Per quanto riguarda il business, secondo Malachard il 2021 è stato «da record per noi: abbiamo venduto 5.200 orologi. Quest’anno prevediamo di venderne 5.300: per molti c’è già una lista d’attesa (i modelli di Richard Mille hanno un prezzo medio molto alto, ndr.). Ogni anno presentiamo tra i 5 e i 7 modelli». Finora, continua il manager. «Il Q1 è andato molto bene e abbiamo difficoltà nel soddisfare la domanda. I nostri mercati di riferimento sono per il 30% gli Stati Uniti, per il 30% l’Emea, per il 30% l’Asia e per il 10% il Giappone. Visto che la richiesta è soddisfacente ovunque, non privilegiamo un’area rispetto ad un’altra».

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Anche perché, chiude Malachard: «Vogliamo che siano collezionisti ed appassionati ad acquistare i nostri segnatempo. Per questo organizziamo eventi nelle nostre boutique, al momento 40, in cui i clienti possano incontrare anche i nostri importanti partner come, ad esempio, il tennista Rafael Nadal. Vogliamo comunicare i valori del brand e fare in modo che questi facciano da traino: per noi l’esperienza d’acquisto va oltre la vendita dell’orologio».

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