Rider: dall’assicurazione alla retribuzione, tutte le novità del decreto
Obiettivo «promuovere un’occupazione sicura e dignitosa» e «accrescere e riodinare i livelli di tutela per i prestatori occupati con rapporti di lavoro non subordinato»
di Nicoletta Cottone
2' di lettura
Sui ciclofattorini c’è l’intesa M5S-Lega. La nuova normativa entrerà nel decreto sulle crisi aziendali, come confermato dal vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio nel corso di una diretta Facebook. «I rider - ha detto Di Maio - passeranno dall'essere i lavoratori più sfruttati d'Italia a quelli che avranno tutele». Obiettivo, spiega la bozza di decreto legge, «promuovere un’occupazione sicura e dignitosa» e «accrescere e riodinare i livelli di tutela per i prestatori occupati con rapporti di lavoro non subordinato».
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L’assicurazione Inail
La bozza stabilisce alcuni livelli minimi di tutela di chi lavora nell’ambito della consegna di cibo a domicilio e riceve ordini tramite una piattaforma digitale o una app. La principale novità è che per i rider arriva l’assicurazione obbligatoria Inail contro infortuni e malattie per chi porta i pasti a domicilio o fa consegne in città e su “due ruote”, e prende gli ordini attraverso app e piattaforme digitali. L’impresa titolare della piattaforma è tenuta a compiere tutti gli adempimenti chiesti al datore di lavoro.
Mix di cottimo e paga oraria
La retribuzione sarà un mix di cottimo e paga oraria. I rider, si legge nel documento, «possono essere retribuiti in base alle consegne effettuate, purché in misura non prevalente». La retribuzione base oraria sarà riconosciuta a patto che, per ogni ora lavorata, «il lavoratore accetti almeno una chiamata». Viene specificato che i contratti collettivi potranno definire «schemi retributivi modulari e incentivanti, che tengano conto delle modalità di svolgimento della prestazione e dei diversi modelli organizzativi». La soluzione adottata è dunque diversa rispetto alle norme precedentemente allo studio che prevedevano il divieto di retribuzione a cottimo.
Monitoraggio affidato a un osservatorio
Al ministero del Lavoro nascerà un Osservatorio permanente, costituito dai datori di lavoro e dai lavoratori del food delivery, che avrà il compito di monitorare e verificare gli effetti delle nuove disposizioni. L’osservatorio riceverà i dati Inps, Inail e Istat e potrà proporre revisioni in base all’evoluzione del mercato del lavoro. I componenti non avranno compensi.
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