emendamento al dl crisi aziendali

Rider, trovato l’accordo: divieto di cottimo e paga minima oraria

Tra le modifiche pattuite dalla maggioranza anche lo sblocco del cosiddetto "end of waste", l'estensione dell'indennizzo per le attività in crisi e la proroga delle graduatorie dei concorsi della Pa

Rider, ecco tutte le novità per i ciclofattorini

2' di lettura

La maggioranza trova l'accordo per la revisione della disciplina sui rider. La ministra del Lavoro Nunzia Catalfo (M5S) annuncia infatti la presentazione di un emendamento al decreto sulle crisi aziendali (Dl 101/2019 all'esame del Senato) che prevede le stesse tutele del lavoro subordinato per i ciclofattorini impiegati in maniera continuativa. Per i rider occasionali l'emendamento fissa un pacchetto minimo di diritti inderogabili (divieto di cottimo, paga minima oraria collegata ai Ccnl, salute e sicurezza, tutele previdenziali) «a cui può affiancarsi una regolamentazione specifica tramite la stipula di contratti collettivi».

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L'intesa sull'emendamento non piace però al fronte sindacale dei ciclofattorini. «Siamo passati dalla padella alla brace», protesta Nicolò Montesi, portavoce del gruppo di rider che nei giorni scorsi si è opposto alla prima versione del decreto con una petizione che ha già raccolto 800 firme. L'emendamento Catalfo, spiega, «è insensato e pericoloso, perché obbliga le piattaforme a trovare un accordo coi sindacati tradizionali, ma i rider iscritti ai sindacati si contano sulle dita di una mano e il motivo è semplice: siamo lavoratori autonomi e quello che propongono i sindacati è lontano anni luce da quello che interessa a noi». «Non capiamo perché il governo dia potere di trattare con le piattaforme a sindacati che non rappresentano nessuno e non invece a noi stessi, che facciamo questo lavoro e sappiamo di cosa abbiamo davvero bisogno. Come sempre, purtroppo, gli unici a non avere voce in capitolo in questa assurda vicenda siamo proprio noi rider», conclude.

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Oltre alle norme sui rider, la "quadra" politica riguarda anche altri aspetti del Dl 101. Il r elatore Gianni Girotto (M5S) conferma anche un emendamento per lo sblocco del cosiddetto "end of waste", «con la definizione dei processi autorizzati che permettono l'utilizzo nei cicli produttivi dei rifiuti come materia prima secondaria». In arrivo ci sono inoltre «l'estensione dell'indennizzo per le attività in crisi, finanziata con 10 milioni, nuove risorse per le operazioni con cui i lavoratori rigenerano le imprese in crisi di cui erano dipendenti» (il worker buyout). Tra le modifiche pattuite dalla maggioranza anche la proroga delle graduatorie dei concorsi della Pa, a cui è appeso il destino di migliaia di idonei.

La maggioranza sta inoltre valutando modifiche alle norme sull'Ilva e il cosiddetto "sconto in fattura" per le ristrutturazioni (introdotto dal decreto Crescita), tema «complesso» che potrebbe trovare una soluzione non nel decreto sulle crisi aziendali ma nella prossima legge di Bilancio. «Stiamo lavorando – spiega Girotto - per salvare capra e cavoli», cioè sia le esigenze del consumatore finale che delle Pmi. Per fare questo «in qualche modo bisogna che ci sia un finanziamento, che si decida di finanziare il consumatore finale o l'impresa che fa il lavoro e bisognerà coinvolgere probabilmente o le banche oppure la Cdp o un fondo pubblico».

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