Riforma degli Its a rilento: restano da emanare ancora 13 decreti attuativi
Prevista dal Pnrr come condizionalità per un investimento di 1,5 miliardi di euro
di Gianni Bocchieri
I punti chiave
2' di lettura
Già al suo primo passaggio alla Camera, il testo di quella che sarebbe diventata la legge 99/2022 di riforma degli Istituti tecnici superiori (Its) aveva ottenuto un larghissimo consenso, sfiorando l’unanimità. Prevista dal Pnrr come condizionalità per l’investimento di 1,5 miliardi, la consapevolezza della sua necessità era avvertita dall’intero arco parlamentare.La costruzione dell’intera filiera professionalizzante, del resto, non può essere rimandata sia per contrastare il mismatch formativo, sia per valorizzare i giovani con talenti e vocazioni che si possono esprimere meglio tramite l’Istruzione e Formazione professionale.
I numeri
L’attuazione della riforma richiede però 19 provvedimenti attuativi, di cui 17 decreti ministeriali che devono acquisire l’intesa della Conferenza Stato, Regioni e Province autonome. Finora sono solo quattro quelli approvati in Conferenza, di cui tre già formalizzati con decreto dell’Istruzione e del Merito. Mancano quindi all’appello 13 decreti, tra cui quello fondamentale che dovrà definire le nuove figure professionali nazionali di riferimento e i relativi standard di competenze tecnico-professionali, in base alle nuove esigenze del mercato del lavoro. Quelle vigenti discendono ancora dal programma “Industria 2015”.
I quattro decreti adottati
1) Il primo decreto adottato finora è quello che disciplina costituzione e funzionamento del Comitato nazionale Its Academy, composto da 12 componenti in rappresentanza degli altri ministeri coinvolti e delle Regioni e Province autonome. Il Comitato svolge compiti di consulenza, proposta e di consultazione delle associazioni di rappresentanza delle imprese, delle organizzazioni datoriali e sindacali degli studenti e delle Fondazioni Its Academy, per raccogliere elementi sui nuovi fabbisogni di figure professionali di tecnici superiori nel mercato del lavoro;
2) il secondo decreto pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» del 4 luglio scorso contiene le indicazioni per gli esami finali di verifica delle competenze acquisite nei percorsi Its Academy e i criteri e le modalità di costituzione e funzionamento delle commissioni d’esame dall’anno formativo 2023/2024. Questo Dm disciplina il “diploma di specializzazione per le tecnologie applicate” e il “diploma di specializzazione superiore per le tecnologie”. Il primo si consegue con percorsi di quinto livello Eqf, articolati in quattro semestri con almeno 1.800 ore di formazione. Il secondo si consegue al termine di percorsi di sesto livello Eqf, della durata di sei semestri, con almeno 3mila ore di formazione. Spendibili sull’intero territorio nazionale, questi diplomi costituiscono anche titolo valido per l’accesso ai pubblici concorsi;
3) il terzo decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 18 luglio 2023 riguarda lo schema di statuto che tutte le Fondazioni Its Academy dovranno adottare (Dm 89/2023). Confermando la forma giuridica della fondazione di partecipazione, il decreto precisa che l’individuazione dei soci della fondazione è condizione necessaria per la presentazione della proposta progettuale triennale per percorsi formativi di Istruzione tecnologica superiore previsti dalle programmazioni regionali. Da costituire con atto pubblico, la fondazione Its Academy deve poi ottenere il previsto riconoscimento e l’accreditamento delle Regioni. Le Fondazioni Its Academy già esistenti dovranno adeguare il loro statuto entro 12 mesi dall’efficacia del Dm;
4) con intesa acquisita nella Conferenza Stato, Regione e Province autonome di ieri, infine, il quarto decreto riguarda i requisiti e gli standard minimi per il riconoscimento e l’accreditamento Its Academy, compreso i presupposti e delle modalità per la sospensione e la revoca dell’accreditamento.
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