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Rinnovabili, crowdfunding per realizzare un parco eolico in provincia di Avellino

A Casalbore, Ener2Crowd per conto della portoghese Edp Renewables, lancia una raccolta fondi per un’installazione di pale eoliche, capace di rispondere alla domanda di 22 mila famiglie. La posizione del Wwf Sannio

di Daniela Russo

(REUTERS)

3' di lettura

È ora aperta a tutti gli investitori italiani la campagna di crowdfunding per la realizzazione del Parco Eolico Casalbore, in provincia di Avellino. La raccolta fondi, partita in esclusiva il 5 settembre per gli abitanti del Comune irpino e di alcuni tra quelli limitrofi, oltre che per i residenti a Benevento, è promossa dalla piattaforma di lending crowdfunding ambientale ed energetico Ener2Crowd per conto della società portoghese EDP Renewables (Edpr) e interessa l’area dell’Appenino campano, a cavallo tra Sannio e Irpinia, che si caratterizza per una importante presenza di impianti eolici.

La zona del vento

Qui, secondo stime Ener2Crowd, si trova il 16% degli aerogeneratori di energia eolica istallati in Italia, il 25% della produzione dell'intero Mezzogiorno. In particolare, la provincia di Benevento vanta parchi eolici per oltre 800 MW di potenza installata.

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L'intera regione si colloca tra le prime in Italia per potenza installata: 3.205 MW con un valore medio di 54,7 kW ogni 100 abitanti. Con l'eolico che pesa per il 54,4% del totale, seguito dal fotovoltaico al 27,4%, l'idroelettrico al 10,9% e le bioenergie al 7,4 per cento.

Parco Eolico Casalbore: tutti i dati sulla campagna

Il progetto promosso da Edpr punta alla realizzazione di un parco eolico composto da 6 turbine con una capacità totale di 28,8 MW, per una produzione annua pari a 65.000 MWh, capace di rispondere alla domanda energetica di 22 mila famiglie.

Per i residenti a Casalbore e nei Comuni limitrofi è stata aperta una finestra di investimento in esclusiva, chiusa lo scorso 25 settembre, con tassi di interesse pari al 6% per gli abitanti della cittadina irpina, del 5% per quelli delle aree vicine (Buonalbergo, Castelfranco in Miscano, Ariano Irpino, Montecalvo Irpino, Ginestra degli Schiavoni, San Giorgio la Molara, Montefalcone Val Fortore, Apice, Sant’Arcangelo Trimonte, Molinara, Foiano Val Fortore e Paduli) e del 4,5% per i residenti nel Comune di Benevento. È proprio quest’ultimo il tasso di interesse previsto per tutti gli investitori italiani che dal 26 settembre al 31 ottobre hanno accesso alla campagna.

L’obiettivo minimo di raccolta è di 300 mila euro

L’investimento è quadriennale e prevede un piano di ammortamento “bullet”, con rate semestrali di soli interessi. «L’iniziativa promossa da Edpr – spiega Niccolò Sovico, amministratore delegato e co-fondatore di Ener2Crowd – punta a coinvolgere le comunità locali, offrendo loro l'opportunità di ottenere un beneficio non solo energetico ma anche economico, partecipando all’investimento. Spesso, infatti, i progetti sono visti in maniera critica dalla popolazione locale perché non viene percepito a pieno l’effetto diretto sulla comunità. Il crowdfunding energetico favorisce la nascita di una nuova relazione tra territori e soggetti proponenti, basata sul coinvolgimento e il co-investimento».

Wwf Sannio: puntiamo allo sviluppo dell’energia a Km Zero

Iniziative che puntano allo sviluppo di impianti di energia rinnovabile, senza incidere negativamente sul microhabitat del territorio, sono accolte positivamente anche dalle associazioni ambientaliste.

«In generale - spiega Camillo Campolongo, presidente del Wwf Sannio – i residenti vedono con favore l'avvio di queste iniziative perché implicano una risorsa economica importante per le aree interessate, basti pensare al semplice affitto della particella dove sarà realizzato l’impianto. Noi ambientalisti abbiamo contrastato alcune iniziative, come quelle portate avanti nell’area del Matese, perché non si limitavano a incidere sull’aspetto del territorio, ma ne rovinavano definitivamente il microhabitat, con danni importanti per le specie presenti, come i rapaci».

Per Campolongo, il coinvolgimento diretto delle popolazioni diventa occasione per favorire un approccio critico nei confronti del consumo energetico: «É importante capire che il Km Zero favorisce anche sul fronte dell’energia un risparmio diretto, diminuendo il numero di infrastrutture necessarie per il trasporto e alleggerendo le bollette». Impianti piccoli e molto diffusi rappresentano la ricetta ideale per rispondere alle esigenze di approvvigionamento dei territori.


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