Rinviate le Olimpiadi, è la prima volta in tempo di pace
L’annuncio del premier giapponese, Shinzo Abe: i Giochi, in programma a Tokyo dal 25 luglio al 9 agosto, saranno posticipati all’estate 2021
di Stefano Carrer
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Ora è ufficiale: per la prima volta in tempo di pace, le Olimpiadi vengono rinviate. L’annuncio è stato dato dal primo ministro giapponese Shinzo Abe, dopo una telefonata con il presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach: a causa della pandemia da coronavirus, i Giochi Olimpici non si terranno più quest’estate (dal 25 luglio al 9 agosto) ma saranno posticipati fino alla prossima estate al massimo.
Resta quindi aperta l’opzione di tenere i Giochi a primavera, mentre appare scartata l’eventualità di tenerli in autunno (come era successo per le Olimpiadi di Tokyo del 1964). Nei mesi autunnali di quest’anno sarebbe troppo complicato, non da ultimo per il rischio che l’epidemia possa protrarsi.
L’accelerazione dei contagi - dall’Europa agli Usa - ha fatto precipitare una situazione che fino a pochi giorni fa vedeva ufficialmente sia il Cio sia il governo giapponese sulla linea di una conferma di Tokyo 2020. Domenica scorsa Bach aveva ammesso, dopo una riunione del board, che un eventuale rinvio sarebbe stato deciso entro quattro settimane. Ma interi Comitati Olimpici nazionali (compreso quello Usa), numerose federazioni sportive (a partire da quella internazionale di atletica) e molti singoli atleti avevano sollecitato una decisione immediata sul rinvio: alle preoccupazioni per la sicurezza e la salute dei partecipanti si sono sommate le difficoltà nel training determinate dalla chiusura di molti centri sportivi.
Senza contare il rischio di provocare una ulteriore diffusione dell’epidemia, tanto più se milioni di visitatori da tutto il mondo fossero calati su Tokyo tra pochi mesi. Lo stesso Abe - che fino a ieri non voleva parlare di rinvii - da ultimo aveva indicato di non volere tenere i Giochi a porte chiuse.
Il posticipo porterà a ingenti perdite finanziarie non solo per il Giappone, ma anche per il Cio e altri “stakeholder”, compresi gli atleti. Ora partiranno negoziati a tutto campo, con in prima fila i grandi sponsor, per trovare una tempistica per i Giochi che possa risultare accettabile. Il Comitato giapponese dovrà decidere anche sulle modalità di rimborso di milioni di biglietti già venduti.
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