Riso Scotti, Ponti e Mise: 41,6 milioni di investimenti in tecnologia 4.0
Ammodernamento dei processi produttivi per riso, aceto e conserve: l’apporto del ministero sarà di 16,1 milioni
di Silvia Marzialetti
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Investimenti in tecnologie 4.0 per complessivi 41,6 milioni di euro. È il cuore degli accordi di sviluppo industriale autorizzati per le aziende Riso Scotti e Ponti dal ministero dello Sviluppo economico, che mette sul piatto 16,1 milioni di euro.
L'ammodernamento dei processi produttivi è finalizzato all'incremento e al miglioramento qualitativo della produttività nei comparti di riferimento: riso, aceto e conserve sottolio e sottaceto.
Nel caso di Riso Scotti - azienda che ha trasformato la mera commodity in un sistema di prodotti diversificati - gli investimenti attivati ammontano a 21,3 milioni di euro e il sostegno del Ministero guidato da Giancarlo Giorgetti ammonta a 8,2 milioni di euro. Si punta ad un ampliamento della capacità produttiva dello stabilimento di Pavia, con l’introduzione di macchinari innovativi dedicati in particolare al riso e ai derivati ed è previsto un incremento occupazionale di tredici lavoratori
Gli investimenti programmati per Ponti – azienda storica specializzata in aceto, sottoli e sottaceti – ammontano a 20,3 milioni di euro, a sostegno dei quali il ministero dello Sviluppo economico mette a disposizione 7,9 milioni di euro. L’incremento occupazionale previsto è di 14 unità.Gli hub interessati dal ricambio tecnologico sono Ghemme (in provincia di Novara) e gli altri dislocati tra Veneto, Lazio ed Emilia-Romagna.
«L'agroalimentare è una filiera industriale strategica del nostro Paese, che il Ministero sostiene – commenta il ministro Giorgetti –. Si tratta di uno dei settori per cui sono in atto importanti cambiamenti nei processi produttivi e su cui rivolgiamo attenzione anche per l'impatto che i costi legati alle materie prime hanno sull'intera filiera».
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