Risparmio, Italia lepre d’Europa. Ma il divario resta da colmare
In dieci anni il patrimonio in gestione è cresciuto del 154% contro il 109% continentale, vola la raccolta (e gli utili). Sui fondi comuni però i privati continuano a preferire gli esteri.
di Maximilian Cellino
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I punti chiave
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Un 2021 così l’industria del risparmio gestito italiana non avrebbe probabilmente neanche osato immaginarlo. Certo, le premesse per proseguire la crescita avviata negli anni precedenti e per superare anche lo scoglio Covid-19 esistevano tutte, ma la realtà ha finito per superare anche le previsioni più rosee e permesso al nostro Paese di compiere un ulteriore e significativo passo nella rincorsa verso l’Europa che conta.
Raccolta (e utili) da primato nel 2021
A dimostrarlo sono anzitutto i dati di dicembre che le cinque società del settore...