Ristobox, così i piatti gourmet arrivano anche nei piccoli centri
La start up consegna il 24 ore scatole contenenti ingredienti semilavorati che permettono alle persone di riprodurre i loro piatti, improvvisandosi chef senza spostarsi da casa
di Gianni Rusconi
2' di lettura
Pochi click e il pranzo o la cena gourmet arrivano direttamente a casa e in tempi relativamente brevi. I servizi di food delivery sono ormai un’abitudine di molte persone e famiglie che vivono nelle grandi città (anche come retaggio del periodo pandemico) ma spesso fuori portata per chi abita lontano.
Ed è proprio a questa “mancanza” che vuole sopperire Ristobox, start up fondata nel 2021 da due giovani imprenditori romani, Manuel e Davide Corradini. L’idea, come spiegano i diretti interessati, è quella di offrire al consumatore finale un’esperienza gastronomica unica, genuina ed autentica, mettendo in rete (sulla propria piattaforma digitale) una serie di realtà di eccellenza e garantendo un servizio di consegna adattato in base alle disponibilità di queste ultime: si tratta di un sistema che rispetta la stagionalità dei cibi e il lavoro dei ristoratori e arriva alla porta dei clienti nelle successive 24 ore dalla conferma dell’ordine.
Ristobox ha iniziato a proporsi al mercato per diffondere una nuova forma di food experience, quella del cosiddetto “meal kit 2.0”, da tradurre in concreto attraverso un’attenta selezione degli operatori partner e un variegato catalogo di piatti “scomponibili” che viaggiano in tutta Italia senza vincoli di distanza, in apposite box e nel modo più sostenibile possibile. «Non vendiamo piatti pronti – spiega Davide Corradini – ma vere e proprie scatole contenenti semilavorati che permettono alle persone di riprodurre i loro piatti, improvvisandosi chef senza spostarsi da casa».
Al momento, come confermano i portavoce della start up, i ristoranti affiliati sono circa 30 fra Roma e Milano ma la copertura del servizio è assicurata in tutta Italia. L’intenzione dei fondatori è quella di stringere accordi con ristoratori di altre città e piccoli centri e di toccare quota mille box vendute entro fine anno, aumentando ulteriormente il numero di utenti (circa 400) che fino ad oggi hanno utilizzato il servizio. Il secondo grande obiettivo fissato per i prossimi mesi da Ristobox punta invece alle aziende e prevede l’apertura di un canale B2B che guarda anche in direzione dei mercati esteri, a cominciare dalla Germania.
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