Rivoluzione Isee: cambia il calcolo per il nuovo reddito di cittadinanza
La Garanzia per l'inclusione, il nuovo aiuto economico previsto dal decreto sul lavoro, fissa requisiti Isee diversi e restrittivi rispetto a quelli validi per il reddito di cittadinanza
di Valentina Melis
3' di lettura
Più peso ai figli piccoli e alle persone con disabilità, parametri meno generosi sui componenti adulti del nucleo familiare.
La Garanzia per l'inclusione, il nuovo aiuto economico previsto dal decreto sul lavoro, fissa requisiti Isee diversi e restrittivi rispetto a quelli validi per il reddito di cittadinanza. Innanzitutto, la soglia dell'indicatore della situazione economica del nucleo familiare (Isee) per accedere al nuovo beneficio economico sarà di 7.200 euro, anziché di 9.360 euro, con una riduzione della platea di aspiranti beneficiari, verso livelli più bassi di reddito e patrimonio (l’Isee fotografa entrambi i valori).
I nuovi punteggi
Una seconda modifica molto rilevante riguarda la scala di equivalenza sulla base della quale sono determinati sia la soglia di reddito per accedere al beneficio (che è un requisito ulteriore rispetto all’Isee), sia l’ammontare del sussidio annuo.
Come per il reddito di cittadinanza, anche per la Garanzia per l’inclusione, ai componenti del nucleo familiare è attribuito un “punteggio”.
È il valore per il quale va moltiplicata la soglia di reddito di 6mila euro, per ottenere il posizionamento reddituale della famiglia ai fini del beneficio, ed è anche il valore per il quale va moltiplicato l’ammontare annuo della prestazione (sempre 6mila euro), per definire l’entità dell’aiuto destinato alla singola famiglia.
Più questo punteggio è elevato, più la soglia di reddito ammessa aumenta, e più sarà generosa la prestazione economica.
l componenti adulti oltre il primo, ad esempio, nel reddito di cittadinanza “valgono” sempre 0,4. Nel nuovo sistema della Garanzia per l’inclusione, invece, questo punteggio si ottiene soltanto se il componente maggiorenne ha carichi di cura (ovvero figli sotto i tre anni o persone da accudire con disabilità grave o non autosufficienti).
Altrimenti non c’è nessun punteggio aggiuntivo rispetto a quello che spetta all’intero nucleo familiare (cioè 1).
Minori e disabili
Nel reddito di cittadinanza i minori “valgono” sempre 0,2. Nel nuovo sistema invece i minori “valgono” 0,15 fino al secondo e 0,10 oltre il secondo.
Le persone con disabilità nel calcolo del reddito di cittadinanza non portano in dote un punteggio autonomo, ma consentono di arrivare al valore massimo di 2,2, posto che gli altri componenti consentano di raggiungerlo. Nel nuovo sistema, invece, la presenza di una persona ultrasessantenne o con disabilità porta in dote un punteggio “autonomo” di 0,4.
L’esempio
Per capire meglio l’impatto di queste modifiche, si può considerare il caso di una famiglia di quattro persone, due adulti e due bambini, uno dei quali sotto i tre anni.
La soglia di reddito per poter accedere alla Garanzia per l’inclusione e al reddito di cittadinanza è di 6mila euro annui, moltiplicata per i corrispondenti parametri della scala di equivalenza.
Questa famiglia potrà avere dunque un reddito fino a 10.800 euro in base alla scala di equivalenza prevista per il reddito di cittadinanza (6mila euro per 1,8: 1+0,4+0,2+0,2 = 10.800 euro).
La stessa famiglia potrà accedere alla Garanzia per l’inclusione con un reddito massimo di 10.200 euro (6mila euro per 1,7: 1+0,4+0,15+0,15). In presenza di una persona con disabilità, la stessa famiglia accede al nuovo aiuto anche con il reddito fino a 12.600 euro annui.
Il peso degli immobili
Per quanto riguarda gli immobili, per accedere al reddito di cittadinanza la casa di abitazione non rileva. Gli altri immobili non devono avere un valore, come definito a fini Isee, superiore a 30mila euro. Per accedere alla Garanzia per l'inclusione, invece, la casa di abitazione deve avere un valore massimo a fini Imu di 150mila euro (che corrisponde a una rendita fra 800 e 900 euro) e gli altri immobili posseduti devono avere lo stesso valore previsto per Rdc.
Non ci sono differenze, invece, sul computo del patrimonio mobiliare (risparmi e conti correnti).
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