l’impresa

Rivoluzione alle porte su privacy e cybersecurity

1' di lettura

La nuova normativa europea, che entra in vigore il prossimo 25 maggio, sull'accesso alla Rete e la protezione dei dati personali da parte delle aziende e pubblica amministrazione (cosiddetta Gdpr) è, innanzitutto, un profondo cambiamento culturale perché richiede un nuovo approccio all'uso che si fa dei big data. Comporta, infatti, che tutte le imprese debbano adottare un sistema di trattamento dati secondo il sistema di Privacy by Design, che prevede una protezione dei dati fin dall'origine, cioè dalla loro acquisizione. Ma non solo: la Gdpr impone di intervenire su vari livelli, dalla governance, ai processi sino alle modalità di comunicazione. Non c'è da scherzare: gli adempimenti da rispettare sono tanti e le sanzioni previste, che al momento non fanno distinzione tra Pmi e grandi aziende, draconiane.

Ecco perché su “L'Impresa”, il mensile di management del Sole 24 Ore in edicola da mercoledì 7 marzo, abbiamo raccolto l'opinione di numerosi esperti al riguardo, tra i quali Riccardo Puglisi, docente di economia politica all'Università di Pavia e redattore de lavoce.info, Carlo Mauceli è National Digital Officer di Microsoft Italia, Antonio Samaritani, direttore generale dell'Agenzia per l'Italia Digitale sino al Data protection officer del Parlamento europeo, Secondo Sabbioni.

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