Telecomunicazioni

Roaming in Europa? Ricompaiono i costi extra

di Alessandro Longo

(Marka)

3' di lettura

Non è mica vero sempre che da quest'estate possiamo usare il cellulare in Europa come se fossimo in Italia, alle stesse condizioni. Alcuni operatori italiani, infatti, tra cui Tim e Vodafone, hanno stabilito eccezioni alla regola del roaming gratuito in Europa. E ora Agcom (l'Autorità garante delle comunicazioni) vuole vederci chiaro. Il sospetto è che in almeno alcuni casi queste eccezioni non siano lecite. Non sia lecito cioè che, per esempio, alcune offerte permettano di usare in Europa solo una piccola parte dei GB inclusi nel canone. Oppure che alcune opzioni (per telefonate, internet) siano utilizzabili solo in Italia.

È quanto ha potuto apprendere Nova24 analizzando i siti degli operatori (che presentano spesso in piccolo le eccezioni al roaming) e dall'Agcom, che ha aperto un'indagine sulla questione. “Credo che faremo un richiamo a questi operatori, la prossima settimana”, dice Antonio Nicita, commissario Agcom. In questi stessi giorni, Agcom ha concesso la deroga di 12 mesi sul roaming gratuito a Fastweb (pendenti le richieste di altri mobili virtuali, tra cui Tiscali). L'operatore dice però a Nova24 che non cambierà le tariffe di conseguenza.

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Tra quelle finite sotto la lente dell'Authority c'è invece Tim Special Medium, che concede in roaming solo 2 GB su 4 dell'offerta. Oppure Supergiga & Music, sempre di Tim: 6 GB su 10 dell'offerta sono usabili solo in Italia; idem lo streaming della musica senza intaccare i GB (“zero rating”). Il regolamento europeo che ha decretato la fine dei costi extra per il roaming permette agli operatori di limitare la quantità di GB usabili fuori dal proprio Paese, per ciascuna offerta. La Commissione europea però ha stabilito anche una formula per calcolare la quantità massima di GB escludibili. Se il taglio dei GB su Supergiga & Music è ancora nei limiti (ma è un punto dubbio l'esclusione dello zero rating), risulta eccessivo su Special Medium. Inoltre, Internet 50 GB è usabile solo “sul territorio nazionale”, dice il sito. Vodafone, nella pagina dedicata al roaming, scrive che “potrai usufruire delle componenti gratuite che includono traffico dati e delle opzioni che includono traffico dati illimitato solo sul territorio nazionale”. Per esempio alcune offerte Vodafone “Red” permettono di usare solo in Italia il GB aggiuntivo concesso a chi vi abbina uno smartphone (nel pacchetto sottoscritto con l'operatore). E «se termini i Giga puoi continuare a navigare con Sos internet, 500 MB per 1,50 euro al giorno», «solo sul territorio nazionale». Invece «in roaming è prevista la tariffazione a scatti da 2 euro ogni 100 Mega fino al raggiungimento di 4,5 Giga al giorno previsti dalla tua offerta».

Rivoluzione roaming Ue

Valide “solo sul territorio nazionale” risultano anche le nuove Vodafone Pass (navigazione illimitata per social, chat, video, musica), essendo “iniziative a particolare caratteri di innovatività”, dicono da Vodafone. È il solo operatore ad aver messo sul proprio sito, con uno sforzo di trasparenza, uno strumento per calcolare, in base al canone di un'offerta, quanto traffico GB è utilizzabile in roaming. Ma di nuovo i valori sono (un po') più bassi di quelli ottenibili con la formula della Commissione europea. Vodafone fa notare di essersi adoperata per indicare con chiarezza, sul sito sotto ogni offerta, quanti GB sono disponibili in roaming.

Wind 3 ha corretto dopo una segnalazione alcune clausole di determinate offerte e oggi dichiara sul proprio sito di non fare alcuna eccezione al roaming. Tra i virtuali, solo Poste Mobile fa così. Fastweb limita a 1 GB il roaming, meno di quanto concesso dalla formula europea, ma ora può farlo grazie alla deroga. «Siamo stati costretti a fissare questa soglia per via di un paradosso creato dal Regolamento Europeo che ha azzerato i costi del roaming agli utenti lasciando al contempo molto alti i costi all'ingrosso, quelli cioè pagati dagli operatori», spiegano da Fastweb. È un danno in particolare per i virtuali: questi operatori infatti acquistano traffico dati dalle reti che li ospitano.

CoopVoce, Lycamobile e Kena Mobile (di Tim) continuano ad applicare differenze di costi per il roaming. «Come comunicato all'Autorità e ai clienti, al momento la policy di Tim prevede che le promozioni nazionali non siano aperte al traffico sviluppato in roaming nei Paesi dell'Unione europea in quanto totalmente gratuite», dicono dall'operatore.

«Il regolamento permette di fare eccezioni per offerte particolarmente scontate, ma ritengo che non possa valere per quelle lanciate dopo la fine del roaming», dice Nicita. «Altrimenti si potrà sempre trovare un modo per discriminare il traffico europeo. Ecco perché sono abbastanza fiducioso che respingeremo queste mosse degli operatori».

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