ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùUcraina

Robot italiani per far tornare a camminare i feriti di guerra

La piattaforma riabilitativa di Movendo Technology viene utilizzata nel centro Unbroken di Leopoli per aiutare amputati e portatori di protesi

di Raoul de Forcade

2' di lettura

La tecnologia italiana è in prima linea nel supportare la medicina ricostruttiva in Ucraina. La piattaforma riabilitativa hunova, realizzata da Movendo Technology (gruppo Dompé) ha cominciato a essere utilizzata sui pazienti di Unbroken, centro nazionale dedicato alla riabilitazione, da poco inaugurato in un edificio di 4.500 metri quadrati e sette piani dedicato, realizzato vicino all’ospedale di Leopoli, cui è collegato con un tunnel, e inaugurato in aprile.

Con quasi 15mila feriti tra i civili e oltre 125mila tra i militari, dall’inizio del conflitto causato dall’invasione russa, l’Ucraina oggi si confronta con un’emergenza sanitaria e riabilitativa senza precedenti in Europa dalla seconda guerra mondiale.

Loading...

Centro di cure a Leopoli

Leopoli, a 75 chilometri dal confine con la Polonia, ha accolto, dall’avvio degli scontri a oggi, cinque milioni di profughi dal resto del Paese. Da febbraio 2022 l’ospedale della città ha curato più di 12mila feriti, tra i quali più di 350 bambini e sono state effettuate oltre10mila operazioni chirurgiche, fra interventi di tipo ricostruttivo, plastico, d’impianto di protesi, rigenerativi e con osteo integrazioni.

Presso Unbroken, da fine aprile, è anche arrivata la tecnologia robotica di Movendo Technology, azienda spin off dell’Istituto italiano di tecnologia, fondata da Simone Ungaro (in passato anche direttore generale dello stesso Iit, costituito insieme al direttore scientifico Roberto Cingolani) e Sergio Dompé, presidente dell’omonimo gruppo biofarmaceutico.

Robotica avanzata

Si tratta, chiarisce Daphne Arfenotti, responsabile clinica di Movendo, di una «piattaforma robotica avanzata. In pratica il paziente, amputato o con una protesi agli arti, è sottoposto a sollecitazioni che recuperano il tono muscolare e preparano al ritorno al cammino, prevenendo il rischio di caduta. Il robot, grazie all’intelligenza artificiale, valuta dunque lo stato del paziente ed elabora una riabilitazione personalizzata valutando i miglioramenti nel tempo».

Il robot italiano era già presente, prima del conflitto, all’ospedale di Kharkiv, racconta Ungaro, «ma è stato distrutto dai bombardamenti. Siamo voluti tornare a Leopoli perchè ora siamo in uno scenario di guerra e la nostra presenza è ancora più importante. Inoltre, nella recente Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina tenutasi a Roma il 26 aprile, l’invito lanciato era a essere presenti nel Paese; e noi siamo pronti ad accogliere quell’invito e a supportare gli ucraini nella loro difficile impresa».

High tech e protesi

La robotica riabilitativa hunova sarà funzionale, spiegano i tecnici di Movendo, per la valutazione e il trattamento di molteplici condizioni derivanti da politraumi e coprirà le esigenze dei pazienti con protesi ed amputazioni, supportando anche la riabilitazione relativa a problematiche neurologiche e neuromotorie.

Il centro Unbroken, progetto realizzato dalle istituzioni mediche e civili di Leopoli, col sostegno del ministero della Salute dell’Ucraina e il patrocinio patrocinio dell’ufficio del Presidente dell’Ucraina e di altre istituzioni sanitarie, come la Croce Rossa, produce al suo interno le proprie protesi, soprattutto per gli arti inferiori.

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti