Roccella dice no ai sindaci, sulla trascrizione «ci sono leggi e una sentenza precisa»
«Sanno quello che possono e che non possono fare»», dice il ministro della Famiglia
2' di lettura
«Non c’è un confronto da fare. Ci sono leggi e una sentenza precisa. I sindaci sanno quello che possono e che non possono fare». Sono disobbedienti? «No, è qualcosa che decidono loro sapendo che c’è una sentenza che non applicano. Non c’è qualcosa da contrattare». Lo dice il ministro della Famiglia Eugenia Roccella dopo la lettera di alcuni sindaci sui figli delle coppie omogenitoriali.
C’è una sentenza molto precisa
«I sindaci non stanno protestando contro la circolare Piantedosi - aggiunge - ma contro la sentenza della Cassazione. Quindi dovrebbero avere casomai un dialogo con il presidente delle Sezioni Unite. C’è una sentenza molto precisa che dice determinate cose». La ministra ha risposto ai giornalisti sulla protesta dei sindaci che trascrivono gli atti di nascita dei bambini nati dalle famiglie omogenitoriali, a margine di un incontro sul modello Trentino della certificazione family dei Comuni. E alla domanda su che cosa pensi, a livello umano, della richiesta dei sindaci “ribelli” di incontrare là premier Giorgia Meloni per un confronto sul tema, Rocella risponde. «A livello umano? I sindaci si incontrano tutti i giorni. Io non ho deleghe in materia».
Famiglia in Italia troppo spesso maltrattata
«La strategia del governo a sostegno della famiglia, e dunque a favore della natalità contro la crisi demografica, non si limita al solo piano normativo. Per noi si tratta di una priorità assoluta, come abbiamo già dimostrato in questi primi mesi di attività. Intendiamo dunque stimolare un clima culturale diverso da quello degli ultimi anni, nei quali la famiglia in Italia è stata troppo spesso maltrattata». Così Roccella intervenendo al convegno “Comuni amici della famiglia” svoltosi oggi alla Pontificia università di Roma su impulso della Provincia di Trento. «Vogliamo promuovere una sfida comune perché questa sfida riguarda tutti: istituzioni nazionali, enti locali, imprese, parti sociali, volontariato. Il nostro obiettivo è costruire un welfare di prossimità, con spirito pienamente sussidiario, che non si limiti agli aspetti economici ma aiuti le famiglie in termini di servizi - ha aggiunto Roccella -. In questo senso è fondamentale mettere a sistema le tante buone pratiche che ci sono nei nostri territori e rispetto alle quali il territorio trentino vanta esempi di eccellenza. Iniziative come quella della rete dei Comuni Amici della Famiglia sono dunque di grande aiuto per una scommessa che dobbiamo vincere insieme».
Gualtieri: Gpa non c’entra con bimbi di due mamme
«Mi sembra che la ministra Roccella continui a fare confusione tra sentenze che trattano fattispecie differenti. L’ultima sentenza della Corte di Cassazione del dicembre 2022, a cui fa riferimento, tratta infatti sempre un caso di maternità surrogata. Quella sentenza indica l’adozione in casi particolari come strada da seguire per il riconoscimento della doppia genitorialità nei casi di Gpa. Noi invece stiamo parlando di altro. Di bambini con due mamme, di cui una delle due ha portato avanti la gravidanza». Così in una nota il sindaco Gualtieri sottolineando che per i casi di figli di due mamme, di cui una è la madre biologica, «ci sono varie sentenze delle Corti, cassazione e costituzionale, che riconoscono la possibilità di trascrivere gli atti di nascita esteri con due mamme per la tutela del superiore interesse del minore e che nel fare questo non esiste alcuna contrarietà all’ordine pubblico».
loading...