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Roche debole a Zurigo, fatturato 9 mesi in calo e guidance deludente

La flessione su base storica è stata provocata dal calo della domanda di test per il Covid-19 e dalla forza del franco svizzero rispetto alle principali valute

di Giuliana Licini

Chris Ratcliffe/Bloomberg

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roche inciampa sul fatturato e sulla guidance alla Borsa di Zurigo ed è la 'maglia nera' dell'indice Smi. Roche ha registrato nel periodo gennaio-settembre un fatturato in calo del 6% a 44 miliardi di franchi svizzeri (46,6 miliardi di euro). Escluso l'effetto cambi, i ricavi sarebbero aumentati dell'1% e al netto dei prodotti legati al Covid-19, l’incremento risulta del 9%. La flessione su base storica è stata provocata dal calo della domanda di test per il Covid-19 e dalla forza del franco svizzero rispetto alle principali valute, spiega la società.

Al netto vendite legate al Covid prevista crescita business

Il dato è per altro nella parte bassa delle attese del mercato che in media puntavano a 44,25 miliardi di franchi. Nei nove mesi la divisione Pharma, la principale del gruppo, ha registrato vendite per 33,6 miliardi (+1%), mentre i ricavi dalla Diagnostica sono diminuiti del 25% a 10,4 miliardi. Il gruppo ha confermato l’outlook per l’esercizio, prevedendo un calo dei ricavi nell'ordine dell'1-5% a tassi di cambio costanti. Escludendo le vendite legate al Covid, invece, Roche «prevede una forte crescita del business di base in entrambe le sue divisioni». L’utile ‘core’ per azione dovrebbe «svilupparsi sostanzialmente in linea con il calo delle vendite» a tassi di cambio costanti, ha affermato il gruppo, che prevede anche di aumentare ulteriormente il dividendo.

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Conferma target può deludere il mercato

Secondo gli analisti di Jefferies, la conferma delle aspettative per il 2023 da parte di Roche Holding potrebbe risultare deludente in quanto era previsto un modesto miglioramento. Le vendite del terzo trimestre sono complessivamente in linea con le aspettative, ma mentre i ricavi dei prodotti farmaceutici sono leggermente superiori alle previsioni, quelli dei prodotti diagnostici sono inferiori. Per gli analisti di Stifel, le previsioni di Roche per quanto riguarda l'impatto valutario rendono le aspettative di consensus per gli utili ‘core’ per azione del 2023 troppo ottimistiche. Il colosso svizzero ha dichiarato che i soli tassi di cambio al 30 settembre avrebbero comportato una riduzione del 7% delle vendite, del 10% dell'utile operativo core e del 12% dell'Eps core. Se tali ipotesi di Roche si rivelassero corrette, l'Eps ‘core’ potrebbe scendere del 15% circa a 17,25 franchi svizzeri, considerando tutti i fattori, secondo le stime di Stifel, mentre il consensus ora è di 18,56 franchi.

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