Incendi, la Grecia brucia: fuoco da Rodi a Corfù. Fiamme anche in Croazia e Turchia
Mitsotakis: «Siamo in guerra contro gli incendi, dobbiamo aspettarci altri tre giorni difficili ma nessuna vita è andata persa. Ricostruiremo ciò che abbiamo perso e risarciremo chi è stato ferito»
I punti chiave
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La Grecia continua a bruciare: mentre la situazione a Rodi rimane critica, con almeno tre fronti di fuoco alimentati dai forti venti che avanzano, le fiamme hanno minacciato anche Corfù dove nella notte tra domenica e lunedì circa 2.500 persone sono state evacuate da 17 centri abitati nell’isola sul Mar Ionio a causa di un incendio boschivo. E i vigili del fuoco lottano per spegnere i roghi anche nell’isola di Evia.
Maxi incendio anche in Turchia vicino alla località turistica mediterranea di Kemer, nella provincia di Antalya. Le fiamme si sono propagate per circa 120 ettari di foresta. Evacuate una dozzina di case e un ospedale. Le autorità stanno impiegando 10 canadair e 22 elicotteri.
E pure in Croazia enormi incendi sono divampati i nelle zone di Soline e Dubrovnik. Sedici autopompe e 95 Vigili del fuoco sono stati inviati per cercare di spegnere le fiamme. Anche l’aeronautica militare è intervenuta con due aerei specializzati per arginare i roghi. Quella di Dubrovnik è una delle mete turistiche più ambite d’estate con decine di migliaia di visitatori ogni anno.
Corfù sotto controllo
A Corfù l’incendio sembra sotto controllo e circa 2mila turisti evacuati domenica sera dalle zone di Kalami, Nisaki e Mparmpati hanno potuto gradualmente rientrare nei loro hotel con autobus privati dopo aver passato la notte in uno stadio e nel teatro municipale dell’isola.
L’incendio era divampato alle pendici del monte Pantokratoras, nel nord-est, e secondo la testimonianza del sindaco della zona nord dell’isola, raccolta dai media greci, si tratterebbe di un incendio doloso con le fiamme divampate contemporaneamente in tre diversi punti alle pendici del monte.
Situazione critica a Rodi
Continua a preoccupare la situazione a Rodi, nel Dodecaneso. L’isola brucia per il settimo giorno consecutivo: 30mila persone sono state allontanate dalle proprie abitazioni sabato scorso, e nonostante gli ingenti sforzi dei vigili del fuoco i tre fronti delle fiamme non sono ancora sotto controllo. Nella zona di Gennadi e Vati, sulla costa sud-orientale, il rogo continua a bruciare ininterrottamente. Ad Asklipio le fiamme sono entrate nel villaggio e hanno danneggiato almeno dieci case, con i pompieri impegnati a lottare contro il fuoco anche a Laerma, un altro insediamento gravemente danneggiato.
A Rodi il segretario generale della Protezione civile greca ha dichiarato lo stato di emergenza nell’area municipale di Rodi Sud a causa degli incendi che stanno bruciando l’isola da sei giorni. Nel provvedimento viene indicato che l’emergenza sull’isola greca dell’Egeo meridionale sarà in vigore per sei mesi, fino al 18 gennaio 2024.
Tajani: nessun italiano in pericolo
Secondo la Farnesina, sarebbero circa 2mila i cittadini italiani nelle aree coinvolte dagli incendi in Grecia: «Al momento non ci sono segnalazioni di italiani in pericolo, ci sono solo difficoltà dovute ai rientri in Italia con aeroporti superaffollati. Non c’è nessun italiano in pericolo», ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani. «Grazie alla collaborazione con la nostra ambasciata ad Atene da oggi - ha poi annunciato il capo dell’Unità di Crisi della Farnesina, Nicola Minasi - c’è un nucleo operativo nell’aeroporto di Rodi in contatto con gli italiani e con i tour operator sul posto». Molti turisti presenti in questo momento sull'isola sono clienti Alpitour. L'azienda sta provvedendo ad anticipare i rientri con diversi voli. I clienti potranno contattare il numero di assistenza dedicato Alpitour +39-011-19682471. Per tutti i connazionali a qualsiasi titolo presenti a Rodi si suggerisce la registrazione sul sito www.dovesiamonelmondo.it e di scaricare la App “Unità di Crisi”, gratuita e disponibile per tutti i cellulari. Ciò permetterà di ricevere più facilmente tutte le comunicazioni dell'Unità di Crisi.
Critica rimane la situazione anche nel sud dell’isola di Evia, a Karystos, dove le fiamme di un incendio boschivo divampate domenica minacciano alcuni insediamenti: sono stati evacuati i centri abitati di Platys Gialos, Livadi, Kastri, Potami, Pernaraki e Platanistos.
La solidarietà Ue
Di fronte all’emergenza degli incendi, Bruxelles ha ribadito la propria solidarietà ad Atene: «L’Europa è con la Grecia di fronte all’emergenza incendi che continua a imperversare a Rodi», ha scritto via Twitter la presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola, mentre la Commissione europea ha schierato tramite il meccanismo di protezione civile Ue oltre 450 vigili del fuoco e 7 aerei antincendio da Italia, Francia, Bulgaria, Croazia, Malta, Polonia, Romania e Slovacchia, per assistere le autorità greche.
«Siamo in guerra contro gli incendi, ma nessuna vita è andata persa», ha commentato il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis durante un intervento in Parlamento. «Quest’estate porta ondate di caldo inesorabili, venti forti. Nelle prossime settimane dovremo essere in costante allerta», ha aggiunto, ricordando che lo Stato non si tira indietro di fronte alle sfide del «cambiamento climatico».
Roghi hanno interessato anche altre località greche, come Agios, Karystos, e Ylikis. Nella giornata di ieri, secondo la tv greca Ert, si sono verificati 64 incendi boschivi, portando a 82 il totale dei roghi che hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco. A Karystos le fiamme hanno raggiunto i 20 metri di altezza e il sindaco ha chiesto un maggior impiego mezzi aerei nelle operazioni di spegnimento. A Santos le autorità hanno disposto l’evacuazione dei villaggi di Kastro e Bank Achaia.
Aerei vuoti inviati a prelevare i turisti
Le compagnie aeree e le agenzie di viaggio stanno cancellando voli e vacanze programmate a Rodi a causa degli incendi che stanno imperversando nella città. Lo riporta l’emittente Ert. L’agenzia TUI sta cancellando tutti i viaggi a Rodi, tutti i voli e i pacchetti vacanza fino a martedì 25 luglio e sta inviando aerei vuoti per prelevare i turisti e rimpatriarli.
La compagnia aerea low cost Jet2 ha cancellato tutti i voli previsti per oggi con direzione Rodi e sta inviando aerei vuoti per i suoi clienti per il ritorno nel Regno Unito. Anche EasyJet ha annunciato che sta cancellando tutti i pacchetti vacanza per l’isola di Rodi fino a mercoledì 26 luglio, tuttavia i suoi voli oggi sono ancora operativi. La compagnia ha comunicato che chiunque abbia prenotato per viaggiare prima del 29 luglio può cambiare il proprio volo gratuitamente.
Un giornalista italiano: «Tutta la notte a fuggire dal fuoco»
«Abbiamo bisogno di una mano, facciamo un appello alle autorità italiane: servono altri voli, in settimana sono pochi e non si trovano i biglietti». Massimo Alberti, giornalista di Radio Popolare che si trova in vacanza a Rodi, lancia un appello per «i tanti italiani che si trovano sull’isola dove la situazione peggiora: le fiamme avanzano verso nord e minacciano anche centri abitati». Il suo obiettivo, come quello di migliaia di altri connazionali, è partire al più presto. «I roghi non finiscono, si fa ancora fatica a spegnere le fiamme che continuano a essere un grande problema».
La mobilitazione dei cittadini, però, «è straordinaria» sottolinea Alberti che ha girato alcuni centri d’accoglienza a Rodi. Anche se questo non basta ad allontanare la paura dei turisti italiani in Grecia.
Anche a Corfù altri turisti italiani cercano di andarsene. «Abbiamo cominciato a vedere il fumo intorno alle 21.00, eravamo a cena, alle 22.30 c’erano le fiamme dietro la montagna», a testimoniarlo sono Alessia, 28 anni, e Leonardo, 30 anni, di Bergamo. Era la loro ultima sera a Nisaki quando si sono trovati a dover scappare verso Ipsos. «La situazione era tranquilla ma la notte di paura è iniziata quando sul telefono, intorno alle 23.00, sono arrivati i messaggi d’allarme della protezione civile - spiegano contattati dall’ANSA al telefono - Davano elenchi sempre più lunghi di località che dovevano essere evacuate al più presto».
A quel punto hanno fatto le valigie e si sono messi in macchina, nella notte, seguendo le indicazioni che avevano ricevuto. «In aeroporto la situazione è tranquilla, ma i voli portano un grandissimo ritardo», racconta Alessia. Dovevano partire alle 15.30 del pomeriggio, ma il loro aereo è stato dirottato senza passeggeri verso un’altra città greca, Prevesa. «Dicevano un po’ per mancanza di carburante, un po’ perché c’era un eccessivo traffico aereo», spiega la ragazza, mentre il tabellone indica le 19.30 come nuovo orario di partenza. «L’aeroporto è pieno di turisti: abbiamo tutti la stessa speranza, partire al più presto», conclude.
Astoi: mancano informazioni dalla Protezione civile locale
«I Tour Operator associati che programmano la destinazione stanno registrando molte limitazioni nell'operatività dovute alla mancanza di informazioni da parte della Protezione Civile locale». A dirlo è Astoi Confindustria Viaggi, l'associazione che rappresenta oltre il 90% del mercato del tour operating in Italia, in riferimento alla gestione dell'emergenza dovuta agli incendi nell'isola di Rodi. Astoi riferisce che «gli assistenti degli operatori stanno contattando i propri clienti per fornire tutte le necessarie informazioni e per capire in quale centro di raccolta gli stessi siano stati inviati dalle Autorità locali». Secondo i calcoli di Astoi, i turisti italiani (esclusi gli sbarchi dalle crociere) a Rodi in questi giorni dovrebbero essere circa 7-8 mila di cui circa 2500 clienti dei tour operator italiani appartenenti all’associazione.
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