Ucraina e mondo ultime notizie. Casa Bianca conferma: Kiev usa bombe a grappolo. «Hacker legati a Pechino violano email ambasciatore Usa»
I punti chiave
Kiev, allerta aerea in tutte le regioni dell’Ucraina
Un’allerta aerea è stata dichiarata in tutto il territorio dell’Ucraina a causa del decollo del jet da combattimento MiG-31K. Lo riporta Ukrinform citando le forze armate ucraine. “Il decollo del caccia MiG-31K dell’aeronautica russa dall’aeroporto di Savasleyka nella regione di Nizhny Novgorod è stato registrato”, si legge nel messaggio.
Media, Zelensky vuole sostituire il ministro della Cultura
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha proposto al primo ministro Denys Shmyhal di licenziare Oleksandr Tkachenko dalla carica di ministro della Cultura e della politica dell’informazione e di nominare un’altra persona a tale carica. “Ho chiesto al capo del governo di trovare fondi fuori bilancio per progetti di cui si ha davvero bisogno in questo momento, e poi di valutare la possibilità di sostituire il ministro della cultura e della politica dell’informazione”, ha affermato Zelensky nel suo consueto videomessaggio serale, citato da Ukrainska Pravda. Zelensky ha precisato che durante una guerra, la massima attenzione dello stato e dunque delle risorse statali dovrebbero andare alla difesa. L’Ukrainska Pravda ricorda che “il ministro della Cultura Tkachenko ha speso durante la guerra più di 500 milioni di grivnie dal bilancio per completare la costruzione del Museo Nazionale dell’Holodomor-genocidio del popolo ucraino”.
«Hacker legati a Pechino violano email ambasciatore Usa»
Hacker legati a Pechino hanno avuto accesso all’account email dell’ambasciatore americano in Cina Nicholas Burns. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali l’attacco hacker avrebbe compromesso le email di centinaia di persone del governo americano. Fra queste anche quella di Daniel Kritenbrik, l’assistente del segretario di stato nell’Asia dell’est. Dall’accesso agli account email di Burns e Kritenbrik, gli hacker potrebbero ottenuto informazioni riservate sulle recenti visite di funzionari dell’amministrazione in Cina ma anche alle conversazioni interne sulle politiche americane verso Pechino.
Cina conferma, danni al nostro consolato a Odessa
La Cina ha confermato che il suo edificio del consolato a Odessa è stato danneggiato durante l’attacco russo sferrato stanotte sulla città ucraina. “Un’esplosione è avvenuta vicino al consolato generale cinese a Odessa. L’onda d’urto ha scosso parti della superficie del muro e dei vetri delle finestre. Il personale del consolato aveva lasciato da tempo i locali e nessuno è rimasto ferito. La Cina segue da vicino gli sviluppi e rimane in contatto con le parti interessate. Adotteremo tutte le misure necessarie per proteggere le istituzioni e i cittadini cinesi in Ucraina”, ha affermato in una nota l’ufficio stampa del ministero degli Esteri di Pechino.
Iraq: Casa Bianca, preoccupati che ambasciata svedese non sia stata difesa
Gli Stati Uniti sono «profondamente preoccupati» che «le forze irachene non siano intervenute contro l’attacco all’ambasciata della Svezia a Baghdad». Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale Usa, John Kirby, in un briefing con i giornalisti. «Nessuna sede diplomatica al mondo dovrebbe essere oggetto di attacchi», ha aggiunto il funzionario.
Casa Bianca conferma, Kiev sta usando le bombe a grappolo
La Casa Bianca ha confermato che l’Ucraina ha iniziato a utilizzare le bombe a grappolo inviate dagli Usa, come anticipato dal Washington Post e dal Wall Street Journal. In un briefing con la stampa, il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, ha risposto in modo affermativo ad una domanda sulla questione.
Borrell, ho proposto 5 mld l’anno per la difesa di Kiev
«Abbiamo proposto di finanziare fino a 5 miliardi all’anno per i prossimi 4 anni per la difesa Ucraina nell’ambito dell’European Peace Facility. Questa è la valutazione dei bisogni di Kiev. Ne parleremo nei dettagli a fine agosto alla riunione informale dei ministri degli Esteri in Ucraina». Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell al termine del Consiglio Affari Esteri
Russia: chiesti 20 anni di reclusione per Navalny
La pubblica accusa ha chiesto 20 anni di reclusione con l’accusa di “estremismo” per Alexey Navalny: lo riferisce Ivan Zhdanov, uno dei principali collaboratori dell’oppositore, precisando che la sentenza è prevista il 4 agosto. Navalny è considerato il principale rivale di Vladimir Putin e si trova in carcere dal gennaio del 2021. Le accuse nei suoi confronti sono ritenute di matrice politica. La notizia è riportata da diversi media russi, tra cui le testate online Meduza e Mediazona.
Ucraina: prestito di 1,5 miliardi di dollari da Banca Mondiale
«L’Ucraina riceverà un prestito di 1,5 miliardi di dollari dalla Banca mondiale con la garanzia del governo giapponese». Lo ha annunciato su Telegram il primo ministro ucraino Denys Shmyhal, aggiungendo che la Banca mondiale e il ministero delle Finanze hanno appena firmato l’accordo corrispondente durante il nostro incontro con la vicepresidente della Banca mondiale, Antonella Bassani”, Shmyhal ha precisato che i fondi hanno lo scopo di rafforzare la protezione sociale e fornire assistenza alle persone durante la guerra e ripristinare l’economia.
«In totale, il Gruppo della Banca mondiale, insieme ai suoi partner, ha mobilitato 34 miliardi di dollari per aiutare l’Ucraina - ha sottolineato Shmyhal - Di questi, più di 22 miliardi di dollari hanno già raggiunto il budget. Siamo particolarmente grati per il più grande progetto di investimento nella storia della Banca, il Peace (Public Expenditure for Administrative Capacity Endurance in Ukraine), che aiuta a finanziare le prestazioni sociali e le pensioni. Apprezziamo la nostra stretta collaborazione e attendiamo con impazienza ulteriori progetti comuni per la ripresa e lo sviluppo dell’Ucraina».
Ucraina: al via missione umanitaria delle Misericordie
È entrata nel vivo la Missione di una delegazione della Confederazione delle Misericordie in Ucraina, guidata dal Presidente Nazionale Domenico Giani, con l’obiettivo di offrire l’esperienza e il modello delle Misericordie nell’assistenza e cura della persona. Lo comunica una nota delle stesse Misericordie. «Oggi a Leopoli, insieme alla Fondazione Prosperity Ukraine, l’incontro con il Governatore Maksym Kozytskyy della Regione con il quale è stato sottoscritto un Memorandum of Cooperation - si fa sapere -. Inoltre, questa mattina sono state visitate due importanti strutture, la ’Lviv State Regional Clinical Perinatal Center’ che si occupa di alta assistenza dei neonati prematuri, e la struttura ’Centro Geriatrico di Leopoli’ che accoglie oltre 400 anziani. Successivamente la delegazione ha incontrato la fondazione Unbroken che si occupa di creare un ecosistema socio sanitario per la cura e la riabilitazione di persone invalide e mutilate di guerra anche mediante l’applicazione di protesi, consegnando una ambulanza pervenuta tramite un donatore».
Corea Nord, “sottomarino Usa ci autorizza a usare atomica”
La Corea del Nord ha affermato che l’arrivo in porto in Corea del Sud due giorni fa di un sottomarino nucleare statunitense “soddisfa effettivamente” la soglia di Pyongyang per l’uso di armi nucleari. “Il dispiegamento statunitense di risorse strategiche nucleari, tra cui un sottomarino dotato di armi nucleari, soddisfa le nostre direttive per l’uso di armi nucleari”, ha dichiarato in una nota il ministro della Difesa di Pyongyang, Kang Sun Nam.
Ucraina, Mosca: a Mykolaiv abbiamo colpito siti militari ucraini
L’esercito russo sostiene di aver colpito siti militari ucraini nel sud del Paese durante l’attacco di questa notte, il terzo consecutivo, affermando in particolare di aver distrutto siti di produzione e stoccaggio di droni navali a Odessa. “Le forze armate russe hanno continuato i loro attacchi di rappresaglia con armi aeree e marittime di precisione contro i siti di produzione e stoccaggio di imbarcazioni senza equipaggio nella regione di Odessa”, ha affermato il ministero della Difesa russo. “Inoltre, sono state distrutte infrastrutture per il carburante e depositi di munizioni vicino a Mykolaiv”.
Ue, “rogo del Corano? Non c'è spazio per l'intolleranza”
“La Commissione è sempre stata chiara sul fatto che le manifestazioni di razzismo, xenofobia e relativa intolleranza non hanno posto in Europa. Queste azioni non sono compatibili con i valori su cui si fonda l’Ue. Sappiamo che le autorità svedesi stanno indagando”, l’azione del rogo “non riflette in alcun modo l’opinione dell’Ue”. Così un portavoce Ue rispondendo alle domande dei giornalisti sull’azione programmata a Stoccolma nella quale si prevede di bruciare una copia del Corano davanti all’ambasciata irachena. L’autorizzazione della manifestazione in Svezia è comunque una prerogativa delle “autorità nazionali”, ha precisato.
WP: Kiev ha usato bombe a grappolo
Le forze ucraine hanno iniziato a usare le munizioni a grappolo statunitensi contro le forze russe nel sud-est del Paese, nel tentativo di smantellare le posizioni russe ben fortificate che hanno rallentato l’offensiva estiva di Kiev: lo scrive il Washington Post (Wp), che cita funzionari ucraini
Onu, importante riattivare al più presto l’iniziativa sul grano
“Spero solo che si tratti di una battuta d’arresto temporanea e che l’iniziativa sul grano del Mar Nero si realizzi comunque, perché il mondo ne ha bisogno”. Lo ha detto l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Türk, intervenendo alla sottocommissione Diritti umani del Parlamento europeo a Bruxelles. “Per noi era molto importante far uscire i fertilizzanti, il grano e i cereali” ed “è importante rivitalizzare al più presto l’iniziativa del Mar Nero sul grano perché se non la portiamo a termine ciò avrà un impatto massiccio”, ha aggiunto Türk, spiegando che “il Programma alimentare mondiale stima che più di 345 milioni di persone dovranno affrontare alti livelli di insicurezza alimentare quest’anno, più del doppio rispetto al 2020. E naturalmente i conflitti, dalla guerra contro l’Ucraina ai cambiamenti climatici, sono alcuni dei principali fattori alla base della fame nel mondo”.
Mosca, «nostra posizione su navi Mar Nero legata a stop a grano»
La dichiarazione del ministero della Difesa russo secondo cui Mosca considererà potenziali vettori di carichi militari le navi che solcano il Mar Nero dirette verso i porti ucraini “è collegata alla risoluzione dell’accordo” sul grano decisa dalla Russia e non all’attacco al ponte di Crimea: lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ripreso dall’agenzia Interfax.
Turchia, «i russi lasciano il centro per l’export del grano»
I funzionari della Federazione russa hanno lasciato il centro istituito a Istanbul lo scorso anno per coordinare le esportazioni di grano dall’Ucraina attraverso un corridoio sicuro nel Mar Nero. Lo rende noto la tv di Stato turca Trt citando fonti nella sicurezza. Secondo queste fonti, il centro resterà comunque operativo anche dopo la partenza del personale russo. Il centro di coordinamento dell’iniziativa sul grano era attivo dalla scorsa estate nei locali dell’Università della Difesa di Istanbul e ospitava personale di Turchia, Russia, Ucraina e Nazioni Unite. Dalla fine del luglio 2022, quando è stato trovato l’accordo che ha dato il via libera alle esportazioni dai porti ucraini, sono state esportate in tutto oltre 32,9 milioni di tonnellate di grano e altri prodotti alimentari. Mosca aveva chiesto in più occasioni che l’accordo potesse includere anche l’esportazione di prodotti russi.
Bombe russe sul Kherson, danni a scuola e centro culturale
La Russia ha bombardato questa mattina la regione di Kherson, nell’Ucraina meridionale, danneggiando una scuola, un centro culturale e alcune abitazioni: lo ha reso noto l’amministrazione militare regionale, come riporta Ukrinform. Nell’attacco non ci sono stati feriti o vittime. “L’esercito russo continua a distruggere le infrastrutture civili della regione di Kherson”, si legge nel messaggio. Nel villaggio di Dniprovske della comunità di Bilozersk la scuola e le case dei residenti locali hanno subito danni significativi, ha precisato l’amministrazione. C’è stato inoltre un attacco con l’artiglieria al centro culturale di Zolotia Balka della comunità di Novoaleksandriv, in seguito al quale il tetto dell’edificio è stato danneggiato.
La Svezia convoca l’ambasciatore iracheno
La Svezia ha convocato l’incaricato d’affari iracheno dopo l’assalto dell’ambasciata a Baghdad, nell’ambito delle proteste per i roghi del Corano. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri di Stoccolma, sottolineando che è stata espressa condanna per quanto accaduto.
Netflix: giro di vite sulle password, 6 milioni di nuovi abbonati
Un giro di vite sulla condivisione delle password ha aiutato Netflix ad aggiungere quasi 6 milioni di abbonati, più del doppio di quanto previsto dagli analisti. Lo scrive il Financial Times.
Dopo aver scioccato gli investitori perdendo abbonati l’anno scorso, Netflix ha risposto con due grandi passi: introducendo una versione più economica del suo servizio con pubblicità e cercando di limitare la condivisione delle password, una pratica che aveva ampiamente ignorato quando la crescita era elevata.
Netflix a maggio ha represso la condivisione delle password per gli account negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in oltre 100 altri paesi. Negli Stati Uniti, Netflix ha detto ai clienti che se vogliono condividere la loro password, devono pagare 7,99 di dollari al mese per aggiungere una persona fuori casa, o 6,99 di dollari se sono disposti ad avere un account con pubblicità.
Bombe russe su Mykolaiv, ucciso un civile
Un civile è morto in seguito all’attacco russo della notte scorsa su Mykolaiv, nell’Ucraina meridionale: il corpo di un uomo è stato estratto dalle macerie di un edificio colpito nel centro della città. Si tratta della prima vittima degli attacchi notturni russi su Odessa e Mykolaiv, che hanno provocato anche almeno 20 feriti. Lo hanno reso noto media locali, come riporta Rbc-Ucraina.
Gb, «Mosca ostacolerà commercio via mare»
“Il 17 luglio, la Russia non ha rinnovato il suo coinvolgimento nella Black Sea Grain Initiative. Ciò ha di fatto annullato l’accordo che, nonostante la guerra, aveva garantito il passaggio sicuro delle navi che esportavano grano dall’Ucraina. La Russia mira a scoraggiare tutte le spedizioni mercantili dai porti ucraini. La Russia probabilmente ha preso questa decisione perché l’accordo non serviva più i suoi interessi”. Lo scrive su Twitter l’intelligence britannica. “La Russia sostiene che il suo ritiro è invece dovuto alla preoccupazione che le navi civili siano a rischio a causa delle mine ucraine - prosegue il ministero della Difesa di Londra - e che l’Ucraina stesse facendo un uso militare del corridoio del grano senza fornire prove per queste affermazioni. Il 19 luglio 2023, il ministero della Difesa russo ha affermato che avrebbe presunto che tutte le navi in avvicinamento all’Ucraina trasportassero armi”. “La flotta russa del Mar Nero - conclude il tweet - assumerà probabilmente ora un ruolo più attivo nell’interrompere qualsiasi commercio. Tuttavia, queste operazioni saranno a rischio a causa dei veicoli di superficie senza equipaggio ucraini e dei missili da crociera per la difesa costiera”.
Ucraina: droni russi hanno colpito Chernihiv nella notte
Le truppe russe hanno attaccato nella notte il nord dell’Ucraina. In particolare, ha affermato Vyacheslav Chaus, capo dell’amministrazione militare regionale di Chernihiv, l’esercito russo ha attaccato Semenivka con i droni kamikaze Shahed. “Ci sono edifici residenziali colpiti”, ha detto. Sempre nella regione, a Novgorod-Siversk, sono stati registrati colpi di artiglieria e di mortaio e un attacco con missili da un elicottero. Le autorità regionali di Sumy hanno riferito di bombardamenti della comunità di Esman. Inoltre, intorno all’1,30, le truppe russe hanno sparato tre droni Shahed 136 su Sumy. Due droni sono stati abbattuti, mentre “il terzo ha colpito l’edificio di una struttura sanitaria. A causa dell’impatto, i locali dell’istituto sono stati danneggiati e successivamente hanno preso fuoco. Sul luogo dell’incidente, l’équipe medica di emergenza ha fornito assistenza all e infermiere dell’istituto”, si legge nel messaggio.
Lituania lancia campagna crowdfunding per acquisto 500 droni
Una nuova campagna di crowdfunding è stata lanciata in Lituania per raccogliere 300.000 euro per l’acquisto di 500 droni kamikaze FPV, secondo il sito web di notizie Delfi. La campagna, avviata dall’organizzazione ’Piccolo ma forte’, è iniziata ieri e durerà fino al giorno dell’indipendenza dell’Ucraina, il 24 agosto. Il fondatore dell’organizzazione, Raimundas Aleknavičius, sottolinea che il dispiegamento di droni è un elemento cruciale della guerra moderna: “Recentemente, la Russia ha acquistato migliaia di droni che infliggono danni immensi ai difensori ucraini. A volte, sembra che gli occupanti abbiano così tanti droni kamikaze cinesi che li usano come proiettili”, ha detto Aleknavičius. “L’Ucraina nasce ogni giorno, non muore. Pertanto, uno sciame di 500 droni inviati dalla Lituania in occasione del Giorno dell’Indipendenza del Paese sarà il miglior regalo che possiamo farle ora”, ha aggiunto Aleknavičius.
Kiev, nella notte abbattuti 18 missili e droni russi su 38
Le forze russe hanno lanciato la notte scorsa un totale di 38 tra missili da crociera e droni kamikaze sul territorio ucraino, 18 dei quali sono stati abbattuti dalle forze di difesa di Kiev: lo ha reso noto su Telegram l’Aeronautica militare ucraina, come riporta Rbc-Ucraina.
Palestinese colpito a morte in scontri a Nablus
Un palestinese è stato colpito a morte la scorsa notte a Nablus (Cisgiordania) durante scontri fra gruppi di dimostranti e reparti dell’esercito. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa che ha identificato la vittima in Bader al-Masri, 19 anni. Tre persone sono state ferite da proiettili e alcune decine sono rimaste intossicate da gas lacrimogeni, secondo il ministero palestinese della Sanità. Media israeliani riferiscono che l’esercito è entrato a Nablus per scortare una comitiva di religiosi ebrei diretta verso la Tomba di Giuseppe, dove essi intendevano pregare. Fonti militari, citate dai media, aggiungono che verso la comitiva è stato lanciato un ordigno esplosivo e che l’esercito ha reagito a quell’attacco.
Per approfondire: Video/ Jenin, 10 morti e 120 arresti nell’operazione di Israele
Israele, sciopero “preventivo” dei medici contro riforma della Giustizia
I medici israeliani hanno tenuto uno sciopero di due ore ieri, mercoledì 19 luglio, per protestare contro il piano del primo ministro Benjamin Netanyahu di rivedere il sistema giudiziario del Paese. I medici sostengono che il piano metterà in pericolo la salute pubblica garantendo a Netanyahu e ai suoi alleati un maggiore controllo sul sistema sanitario del Paese.
Indossando camici e reggendo cartelli con scritto “Siamo il muro che protegge la democrazia”, i medici si sono riuniti fuori dall’ospedale Ichilov di Tel Aviv. I leader medici hanno avvertito che prenderanno misure più severe se il governo di Netanyahu - il più di destra nei 75 anni di storia di Israele - procederà con una proposta di legge per limitare i poteri di controllo della magistratura, che potrebbe diventare legge già la prossima settimana.
Class action manifestanti contro ingiustizie razziali, da città di New York risarcimenti per 13 milioni $
La città di New York ha accettato di pagare più di 13 milioni di dollari per risolvere una causa sui diritti civili intentata per conto di circa 1.300 persone che sono state arrestate o picchiate dalla polizia durante le manifestazioni contro l’ingiustizia razziale che hanno attraversato la città nell’estate del 2020. Si ritiene che l’accordo sia uno dei maggiori pagamenti mai effettuati per una causa per arresti di massa. L’accordo si concentra sui manifestanti che sono stati arrestati o sottoposti a violenze da parte della polizia in 18 diverse località di New York durante la settimana successiva all’omicidio di George Floyd. Gli avvocati dei querelanti hanno accusato la polizia di New York di aver privato i manifestanti dei loro diritti del 1° emendamento attraverso una campagna “coordinata” di brutalità indiscriminata e arresti illegali. In base all’accordo, la polizia di New York non è tenuta ad ammettere alcun illecito.
Ucraina: da Usa altri 1,3 mld di aiuti a Kiev
È del valore di 1,3 miliardi di dollari il nuovo pacchetto di aiuti militari Usa all’Ucraina. Secondo quanto annunciato dal Pentagono, il pacchetto comprende “capacità di difesa aerea critiche e munizioni” e non proviene dagli arsenali Usa, ma è fornito nell’ambito dell’Ukraine Security Assistance Initiative (USAI), con acquisizioni dall’industria o da partner. Gli aiuti, tra l’altro, comprendono: quattro sistemi missilistici terra-aria Nasams e relative munizioni; munizioni di artiglieria da 152mm; equipaggiamento anti-mine; sistemi missilistici Tow; droni esplosivi; 150 cisterne; e 165 veicoli tattici.
Ucraina, attacchi russi su Odessa e Mykolaiv: i feriti sono 20
Almeno 20 persone, inclusi cinque bambini, sono rimasti feriti la notte scorsa negli attacchi russi su Odessa e Mykolaiv, nell’Ucraina meridionale: lo hanno reso noto le autorità locali, come riporta Ukrinform. A Mykolaiv, ha annunciato il capo dell’amministrazione militare regionale Vitaly Kim, i feriti sono 13 adulti e cinque bambini. Due persone, un uomo e una donna, ha precisato, sono state estratte dalle macerie di un edificio. A Odessa, ha riferito il governatore locale Oleg Kiper, sono rimaste ferite due persone che sono state ricoverate in ospedale.
Ucraina,Usa: Russia potrebbe attaccare navi civili in Mar Nero e incolpare Kiev
Dopo che la Russia ha sospeso l’accordo sul grano ucraino, la Casa Bianca avverte che l’esercito russo si sta preparando per possibili attacchi alle navi civili nel Mar Nero. “Le nostre informazioni indicano che la Russia ha posato ulteriori mine marine”, ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca Adam Hodge, e “riteniamo che questo sia uno sforzo coordinato per giustificare eventuali attacchi contro navi civili nel Mar Nero e dare la colpa all’Ucraina per questi attacchi”.
In Ucraina attacchi russi su Odessa e Mykolaiv, almeno 11 feriti
La Russia ha lanciato un attacco su Mykolaiv e Odessa ferendo almeno undici persone, secondo quanto riferito dalle autorità locali. “I russi hanno colpito il centro della città (di Mykolaiv). Sono andati a fuoco un garage e un edificio residenziale. I vigili del fuoco sono sul posto”, ha scritto su Telegram il governatore della regione, Vitaliy Kim, aggiungendo che sono rimasti feriti quattro adulti e cinque bambini. Secondo il sindaco della città, Oleksandre Sienkevitch, sarebbero stati danneggiati 15 garage A Odessa, un altro attacco ha ferito due persone che sono state ricoverate in ospedale. Secondo il governatore locale, Oleg Kiper, è stato colpito il centro cittadino.
Proteste per rogo Corano, in Iraq assaltata ambasciata svedese, “staff al sicuro”
Assaltata da una folla di manifestanti l’ambasciata svedese in Iraq. I dimostranti hanno appiccato il fuoco dopo la notizia di un’iniziativa che sarebbe prevista a Stoccolma, vicino alla rappresentanza diplomatica irachena con una persona che, secondo l’agenzia Tt, sarebbe intenzionata a bruciare la bandiera irachena e una copia del Corano, dopo quanto avvenuto a fine giugno. Nelle ultime ore a Baghdad, stando a testimonianze riportate dall’agenzia Dpa, in centinaia hanno marciato in direzione dell’ambasciata svedese, molti hanno superato le barriere di sicurezza. “Sì al Corano”, è stato uno degli slogan intonati.
Tra i manifestanti c’erano sostenitori dell’influente leader sciita Moqtada al-Sadr. Sui social media sono circolati foto e video di una folla di manifestanti radunata nella notte nei pressi dell’ambasciata a Baghdad. Le immagini mostrano un incendio e fumo. Alcuni manifestanti sarebbero riusciti a entrare nella rappresentanza diplomatica, mentre altri sono rimasti nelle strade della città armati di bandiere irachene. “Siamo al corrente della situazione - hanno fatto sapere da Stoccolma dal ministero degli Esteri - Lo staff della nostra ambasciata è in sicurezza e il ministero è in contatto costante con il personale”. Le autorità irachene, si sottolinea, sono responsabili per la protezione delle missioni e dello staff diplomatico.