Rolls Royce Ghost Black Badge, il lato oscuro dell’esclusività da 650mila euro
La Ghost è la Rolls Royce che infrange le regole del conformismo, lasciando spazio all’indivualismo più esasperato specie optando per la versione Black Badge
di Massimo Mambretti
4' di lettura
La Ghost è il modello che ha maggiormente contribuito a fare registrare lo scorso anno alla Rolls Royce il record storico di vendite: quasi 5.600 unità. Adesso la Ghost si presenta dopo un aggiornamento che ha innalzato la potenza da 570 a 600 cavalli e la coppia sino a 900 Nm del suo V12 sovralimentato di 6,75 litri di origine Bmw che come è noto è proprietaria di Rolls Royce Aumentata la reattività del cambio automatico e incrementato il dinamismo con la rivisitazione dell’assetto e l’adozione del retrotreno sterzante.
L’upgranding tecnologico è destinato a incitare ancora più chi la compra a sedersi personalmente al posto guida. Nelle Rolls il volante è tipicamente in mano all'autista, ma questa situazione sta cambiando e molti, tra coloro che hanno staccato assegni stratosferici per piazzare nel proprio garage un esemplare della serie precedente, preferiscono guidarla personalmente.
Diversamente da ogni altra analoga Rolls Royce, la Ghost ha attratto una clientela ancora più giovane che spesso si orienta verso la versione Black Badge.
Quest’ultima rientra nella serie nata nel 2016 e disponibile per anche per la cabriolet Dawn, la coupé Wraith e il suv Cullinan, che offre infinite possibilità di personalizzazione come rammenta il simbolo matematico ∞ disseminato nel sontuoso arredamento dell’abitacolo. In questa specie rientrerà anche la prima Rolls Royce elettrica, la Spectre che sarà presentata nel 2023.
Rolls Royce Ghost Black Badge, non veste solo di nero
Esteticamente la Ghost si lega alle altre Black Badge per le cromature fumé ottenute attraverso un processo chimico che coinvolge anche la statuetta dello Spirito dell’Estasi, che resta illuminata dai Led solo nei mercati extra europei, e la griglia dell’inconfondibile mascherina del radiatore ispirato ai lineamenti del Pantheon, ma si distingue dalle altre per alcune peculiarità. Per esempio, i cerchi da 21” costituiti da quarantaquattro strati di fibra di carbonio, con mozzi in alluminio e titanio e coprimozzi che lasciano sempre dritto il logo Rolls Royce, che sono dedicati solo a questa Rolls Royce e non si possono sostituire con altri, e per le fasi del processo di verniciatura. Sgombriamo il campo da dubbi: il colore delle vesti della Ghost Black Badge si può scegliere fra 44mila tinte opzionali oppure si può fare realizzare su misura e di proprietà esclusiva, ma la tinta più gettonata è il nero. Quest’ultima è l’unica offerta senza sovrapprezzo, anche se richiede la lavorazione più impegnativa.
Rolls Royce Ghost Black Badge, l’ennesima potenza dell’artigianalità
Chiamato Black Diamond, questo colore è il più nero fra tutti quelli in circolazione ed è il risultato di un processo in cui si abbinano soluzioni tecnologicamente avanzate con la manualità di esperti artigiani. Per la Ghost Black Badge occorrono 45 kg di vernice nera, che viene atomizzata e applicata su una carrozzeria bianca caricata elettrostaticamente prima di essere essiccata in forno.
Successivamente la livrea riceve due strati di trasparente e un processo di lucidatura a mano che va da tre a cinque ore, al quale segue l’aggiunta dell’opzionale coachline nella tinta scelta dall’acquirente dipinta a mano.
L’esclusività dell’abitacolo poggia anch’essa sulle scelte dell’acquirente e su complesse lavorazioni artigianali. L’arredamento opulente si sintonizza con i tempi attuali con la strumentazione configurabile e il display dell’infotainment, basato sul sistema iDrive di mamma Bmw.
A prescindere dalla presentazione impressa dagli abbinamenti cromatici, anch’essi infiniti, l’ambiente è personalizzato dai materiali. Oltre che per la sconfinata presenza di pellami pregiati si caratterizza per le componenti dell’arredamento, la cui tonalità crea sempre un’atmosfera noir. La base è costituita da pannelli e inserti in composito di carbonio abbinati a una trama di sottilissimi fili di alluminio che creano in sottofondo disegni romboidali che affiorano con un effetto tridimensionale, sopra vengono pressati più strati di “foglie” di radica. L’impiallacciatura è realizzata con un processo di polimerizzazione a cento gradi che dura un’ora al quale seguono la sabbiatura, l’applicazione di sei strati di lacca, la levigatura e anche in questo caso la lucidatura a mano.
Rolls Royce Ghost Black Badge, seduzioni galattiche
Fra l’infinta serie di personalizzazioni disponibili ci sono anche il cielo stellato formato da migliaia di fibre ottiche inserite a mano nel rivestimento del padiglione seguendo una delle quindici costellazioni base previste dalla Rolls Royce e il display davanti al passeggero anteriore, nel quale sono incastonati 152 Led che creano ottocentocinquanta stelle. La costellazione viene riflessa in tutto l’ambiente dalle superfici ultra-lucidate dell’arredamento e crea la sensazione di trovarsi al centro di una galassia. Un effetto accentuato anche dal fatto che ogni 8 secondi c’è una pioggia di stelle cadenti. Ma non è tutto, perché le possibilità di personalizzazione si estendono anche a queste componenti. Infatti, per il padiglione può essere richiesta la costellazione relativa a un momento particolare, per esempio il giorno e l’ora in cui si è nati, o farsene creare una che riproduca un logo come pare abbia fatto il presidente di una nota squadra di calcio. In questi casi il costo è definito in base alla complessità della scelta.
Rolls Royce Ghost Black Badge, bespoke sconfinato
La Ghost Black Badge costa 365.000 euro ma la cifra pur comprendendo una dotazione regale tanto per appagare l’occhio quanto la sicurezza, poiché sono di serie tutti i più recenti Adas di casa Bmw, è ipotetica. Infatti, nessuno si accontenta di quanto passa la casa. Così, spaziando da abbinamenti cromatici specifici a cieli più o meno stellati, da materiali che gli umani non pensano nemmeno si possano richiedere come possono essere i tappettini in lana di agnello, a frigoriferi, a theatre home e a ogni altro “bendidio” si arriva in fretta a 500.000 euro. Per la cronaca, non è il tetto massimo perché si può arrivare sino a 650.000 euro sbizzarrendosi sino al massimo della personalizzazione.
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